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Dai bonus al reddito di cittadinanza, tutte le misure in manovra

AGI – Con il via libera del Senato, la manovra è legge. Il contenimento dell’aumento dei costi energetici, legati al conflitto in corso in Ucraina da 10 mesi, impegna quasi due terzi dei 35 miliardi della legge di bilancio. Tra i provvedimenti più discussi l’avvio del taglio del reddito di cittadinanza per le persone occupabili tra il 18 ed i 59 anni: l’anno prossimo sarà erogato per 7 mesi prima di venire rimodulato a partire dal 2024. Ma anche alcune misure come quella – prima portata avanti e poi stralciata – sul tetto a 60 euro per gli esercenti per rifiutare i pagamenti con il Pos. Una dinamica che racconta i tempi compressi con cui è stata realizzata la legge di bilancio dopo una inusuale tornata elettorale a fine settembre. Ma anche il tentativo della maggioranza di provare a realizzare in corsa degli interventi che diano un segno politico alla finanziaria.

Giorgetti: “Missione compiuta”

“Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora piu importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così”, è il commento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

“Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato – prosegue – in questo breve e intenso percorso: credo che gli effetti di questa manovra si vedranno nel tempo. È un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni senza trascurare la stabilità dei conti pubblici”.

Un iter complesso

L’iter parlamentare, infatti, è stato scandito da richieste di modifica e ha visto 44 rilievi dalla Ragioneria generale dello Stato per mancate coperture. Con un emendamento sul risanamento dei debiti degli enti locali che è stato votato per errore e poi stralciato in Commissione perchè creava un disavanzo di ben 450 milioni di euro.

Tra le novità la legge di bilancio prevede un nuovo reddito alimentare. La riformulazione di 18 App, che si divide in due strumenti, cumulabili: carta cultura giovani per i redditi familiari fino a 35mila euro di Isee e carta del merito per chi prenderà 100 alla maturità. Ma c’è anche la rateizzazione dei debiti delle società sportive, che ha acceso le polemiche per l’agevolazione ai club di Serie A. Altre misure riguardano il fisco, le pensioni (la minima sale a 600 euro per gli over 75), la famiglia, le infrastrutture, il Sud e la sanità. Mentre tra gli emendamenti approvati ci sono norme sui mutui, con la possibilità di rinegoziare i prestiti da tasso variabile a fisso, per gli Enti locali e a sostegno dei centri antiviolenza.

Presente anche una nuova formulazione del contributo di solidarietà per gli extraprofitti che dispone vada versato solo se almeno il 75% dei ricavi 2021 è derivato dalle attività di produzione di energia elettrica, gas metano,estrazione di gas naturale, di rivendita di energia elettrica, di gas metano.

 Ecco alcune delle novità introdotte dalla manovra.

REDDITO DI CITTADINANZA – Se si rifiuta anche la prima offerta di lavoro, si perde il diritto. Soppressa la parola ‘congruà dal testo. Si intendeva offerta ‘congrua’ quella che valutava “la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti)”.

Ma su questa misura è scontro di interpretazioni normative. La deputata Pd Maria Cecilia Guerra fa notare che l’emendamento Lupi “cancella la parola congrua dove era superflua” perchè la norma rimanda al testo del Jobs Act, dove invece la congruità è citata. Maurizio Lupi di Noi Moderati, primo firmatario della proposta di modifica, replica che “non c’è stato nessun problema tecnico ma una riformulazione complessiva del governo di un emendamento che avevamo presentato. Il governo ha voluto fare un passaggio più moderato”.

Quanto ai giovani tra 18 e 29 anni che non hanno completato le scuole, per riceverlo sono tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. La quota prevista per l’alloggio, in caso di abitazione in affitto, sarà erogata direttamente al locatore.

REDDITO ALIMENTARE – Per il sostegno delle persone socialmente più fragili, è prevista in via sperimentale l’erogazione di generi alimentari derivati dall’invenduto della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati etc.). Per la misura sono stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 per il 2024. 

CULTURA – La 18 App viene sostituita da due strumenti, una carta cultura giovani ed una legata al merito scolastico. Per i diciottenni sono previste due nuove card, cumulabili, che assegnano 500 euro per i consumi culturali, una per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35mila euro ed una per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori. La misura è finanziata fino ad un massimo di 190 milioni di euro annui.

Il fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. Istituito un fondo presso il Ministero della cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 nel 2024, 32 nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.

EXTRAPROFITTI – Il contributo straordinario si applica solamente alle aziende che generano almeno il 75% dei loro ricavi dalle attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

MULTE – Lo stralcio automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro non varrà per le multe e i tributi locali. A parte gli interessi, che saranno comunque cancellati, saranno gli enti locali a decidere se procedere o meno alla cancellazione o meno dell’imposta dovuta. La norma prevede, l’annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro “sia limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora” e “non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute”.

FISCO – Ok alla rateizzazione dei debiti fiscali di federazioni e società sportive. I debiti possono essere pagati in sessanta rate di cui tre da pagare entro la fine dell’anno e le altre a decorrere da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata. In caso di pagamento rateale delle somme dovute a seguito della definizione del ravvedimento speciale per le violazioni tributarie, si applica il tasso di interesse “nella misura del 2% annuo” invece del tasso di interesse legale. La gestione dei sistemi informatici per i servizi della riscossione passeranno entro fine 2023 alla Sogei Spa.

POS – Cancellata la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Resta in vigore il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro. Si istituisce inoltre un tavolo tra banche ed imprese per tagliare i costi di utilizzo del Pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Se non si dovesse arrivare a un’intesa, scatterà un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro. 

PENSIONI – Sale all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), L’indicizzazione passa al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; al 47% tra 6 e 8 volte il minimo al 37% da 8 a 10 volte il minimo e al 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5.000 euro).

Il testo base prevede un anno di quota 103, con 62 anni di età e 41 di versamenti, in attesa della riforma complessiva della previdenza. E poi opzione donna per l’anticipo del collocamento in pensione per chi ha 60 anni (o 58 se con 2 figli) a condizione di essere cargiver o portatrice di invalidità.

Le borse di studio erogate agli studenti universitari con disabilità non entrano nel calcolo reddituale ai fini del diritto alla pensione. Aliquota al 5% sulle pensioni, di vecchiaia, invalidità o superstiti, erogate ai frontalieri da enti o istituti del Principato di Monaco. 

SANITÀ – Aumentano di circa 200 milioni di euro le risorse del Fondo sanitario nazionale che vengono riservate e ripartire tra le Regioni virtuose. Si potenzia il ‘meccanismo premiale’: aumenta dello 0,40% la quota del Fondo destinata alle Regioni che raggiungono obiettivi finanziari e di qualità del servizio. Stabilizzato il bonus psicologo fino a 1.500 euro.

Vengono stanziati 5 mln per il 2023 e 8 a decorrere dal 2024. Incrementata a 15mila euro la prestazione riconosciuta ai malati di mesotelioma (causato dal contatto con amianto) per esposizione familiare o ambientale e incrementa del 17% la prestazione aggiuntiva per i percettori erogata per patologia absesto-correlata. I termini per la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante l’emergenza Covid viene prorogato alla fine del 2024.

Via libera a 600 mila euro per il triennio 2023-2025 per garantire ai pazienti oncologici affetti da colangiocarcinoma, di accedere ai test Ngs per la valutazione simultanea delle diverse alterazioni molecolari. Arrivano 600mila euro in tre anni, dal 2023 al 2025, a sostegno dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi. In favore degli istituti di ricovero e cura di carattere scientifico della rete oncologica del ministero della salute impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali, vengono stanziati 250mila euro per il 2023 e 500mila euro per il 2024 e il 2025.

Altri 5 mln di euro all’anno dal 2023 al 2026 in favore degli Irccs della rete cardiovascolare. Per attivare ulteriori borse di studio in favore dei medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specialistica, dal 2023 sono incrementate di 5 mln di euro all’anno le apposite disponibilità vincolate al Fondo sanitario nazionale. In favore della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia vengono destinati 500 mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

INFRASTRUTTURE – Stanziati 75 milioni nel quinquennio 2023-2027 per la realizzazione della linea M4 della metropolitana di Milano e altri 75 milioni per il collegamento tra Afragola e la rete metropolitana di Napoli oltre che per l’acquisto di nuovi treni. Nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina, che provveda alla soluzione economicamente più vantaggiosa del progetto definitivo dell’opera e definisca un cronoprogramma dei lavori assieme alle iniziative per l’affidamento.

Previsti nel testo licenziato dal governo anche fondi per oltre 2 miliardi di euro fino al 2032 per il prolungamento della metro C di Roma fino alla Farnesina. E poi fondi per l’avanzamento della Tav Torino-Lione.

Arrivano delle risorse per garantire migliori collegamenti aerei da e per la Sardegna e la Sicilia e contrastare il caro biglietti. Istituito un fondo per rimuovere gli svantaggi legati all’insularità con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e 15 milioni a decorrere dal 2024. Stanziati 3,7 milioni l’anno, dal 2023 al 2025, alla Regione Marche da destinare a compensazioni per gli oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per l’aeroporto Ancona.

CASA, MUTUI E SUPERBONUS – Il mutuo potrà essere rinegoziato, passando dal tasso variabile a quello fisso. La misura è rivolta a coloro che hanno un Isee fino a 35mila euro e devono rinegoziare un finanziamento che non superi i 200mila euro. Detrazione di imposta pari al 50% dell’Iva per l’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di abitazioni di classe energetica A o B. Il termine per la comunicazione della Cila asseverata per richiedere il superbonus 110% viene prorogato al 31 dicembre. La delibera assembleare per i lavori deve essere intervenuta entro il 18 novembre.

L’Iva scende dal 22% al 5% per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% sui pellet per tutto il prossimo anno. Prorogato il bonus 75% relativo all’eliminazione delle barriere architettoniche. La misura riguarda opere di abbattimento barriere architettoniche all’interno di tutti gli edifici, non solo abitazioni o condomini. Innalzato a 8mila euro il tetto del bonus mobili per il 2023, in caso di interventi di ristrutturazione della casa.

FAMIGLIA – Il congedo parentale retribuito all’80% viene esteso di un mese utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio da entrambi i genitori, in alternativa tra di loro. Niente sanzioni per violazione dei termini di adempimenti fiscali o contrattuali per le libere professioniste impossibilitate a svolgere le loro attività per parto, interruzione di gravidanza o di ricovero per malattia grave del figlio minorenne.

AGRICOLTURA – Istituito il contratto per l’impiego occasionale della manodopera in agricoltura che “assicura ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato”. La norma consente l’utilizzo dello strumento solo in relazione ai disoccupati, percettori di Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza, pensionati (di anzianità o vecchiaia), studenti under 25 e detenuti, con un tetto di 45 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi. I lavoratori fragili del settore pubblico e privato potranno lavorare in smart working fino al 31 marzo prossimo.

VIOLENZA SULLE DONNE – Incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni di euro per il 2024 le risorse del Fondo per le politiche attive relative ai diritti e alle pari opportunità, destinate ai centri antiviolenza.

INTERCETTAZIONI – Le spese passano al Mef. Quelle per all’attività di intelligence potranno durare al massimo 40 giorni, prorogabili di 20. I documenti dovranno essere distrutti entro 6 mesi.


Dai bonus al reddito di cittadinanza, tutte le misure in manovra

Manovra, per l’Unione europea misure in “linea” ma bocciato il tetto al contante 

AGI – Il documento programmatico di bilancio dell’Italia “è conforme alle raccomandazioni dell’Ue per il 2023”. Lo scrive il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. “Tuttavia, dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere d’occhio la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”, aggiunge. 

No al tetto al contante e ai limiti al Pos 

La Commissione europea boccia l’aumento del tetto al contante e la rimozione dell’obbligo del Pos a partire dai 60 euro.

Nell’opinione della Commissione si legge: “Il documento programmatico di bilancio comprende misure che non sono coerenti con le passate raccomandazioni specifiche per Paese. Il 9 luglio 2019 il Consiglio, tra gli altri, ha raccomandato all’Italia di combattere l’evasione fiscale, in particolare sotto forma di omessa fatturazione, anche rafforzando l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici, anche mediante l’abbassamento delle soglie legali per i pagamenti in contanti, nonchè di attuare pienamente riforme pensionistiche per ridurre la quota delle pensioni nella spesa pubblica”.

Nel dettaglio, “le misure incluse nel documento programmatico di bilancio che non sono in linea con queste raccomandazioni specifiche per paese riguardano in particolare: (i) una disposizione che aumenta il massimale per le operazioni in contanti dagli attuali 2.000 euro a 5.000 euro nel 2023; (ii) una misura equiparata al condono fiscale che consente la cancellazione di debiti tributari pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a mille euro; (iii) la possibilità di rifiutare pagamenti elettronici inferiori a 60 EUR senza sanzioni; e (iv) il rinnovo, con criteri di età più stringenti, nel 2023 dei piani di prepensionamento scaduti a fine 2022”.

Italy’s draft budget plan complies with EU recommendations for 2023

Still, should better target energy measures to reduce demand and help most vulnerable.
It should also keep a firm eye on current spending and maintain pace of reforms and investments.#EuropeanSemester pic.twitter.com/b6ozv2NejT

— Valdis Dombrovskis (@VDombrovskis) December 14, 2022

 

Il documento della Commissione europea

La Commissione europea nel suo parere sul Dpb italiano chiede di fare di più sulla riforma fiscale e sulle agevolazioni iva, in particolare per le pensioni. Nel dettaglio, il documento del parere – di otto pagine – spiega che “il 12 luglio 2022 il Consiglio ha inoltre raccomandato all’Italia, al fine di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, di adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma tributaria, in particolare rivedendo le aliquote marginali effettive, allineando i valari catastali ai valori correnti di mercato, razionalizzando e riducendo le agevolazioni fiscali, anche per l’Iva, e le sovvenzioni dannose per l’ambiente garantendo equità e riducendo la complessità del codice tributario. Il disegno di legge delega, presentato dal governo nell’ottobre 2021, ha delineato i principi cardine per una riforma generale del sistema tributario”, ricorda l’esecutivo.

“Ha previsto diverse modifiche strutturali, quali: una revisione delle imposte personali e societarie, compresa la graduale eliminazione dell’imposta sulle attività produttive; una riforma dei valori catastali unitamente ad un meccanismo di adeguamenti periodici; una razionalizzazione delle aliquote Iva e delle basi imponibili; e una revisione delle tasse ambientali in linea con i principi del Green Deal europeo. Ha inoltre incaricato il governo di semplificare il sistema fiscale e di armonizzare la legislazione fiscale in un unico codice legale. Tuttavia, la legge delega non è stata approvata dal Parlamento”

Gentiloni: “Opinione complessivamente positiva con rilievi critici” 

“Abbiamo pubbicato l’opinione della Commissione sulla proposta di legge di bilancio che la Commissione ha ricevuto il 24 novembre. E l’opinione della Commissione è complessivamente positiva con alcuni rilievi critici”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Complessivamente positiva perché nell’insieme, nei saldi, la proposta di legge rispetta quelle che erano le raccomandazioni del Consiglio europeo del mese di luglio. In sostanza di tenere sotto controllo la spesa corrente in un periodo come questo caratterizzato da alta inflazione, dalla stretta della politica monetaria. E quindi la raccomandazione di prudenza è stata recepita dal Governo, come ha fatto la maggior parte dei Paesi ad alto debito, con alcune eccezioni”, ha spiegato.

“Entrando nel merito della legge, ci sono alcuni aspetti positivi. Noi sottolineamo la positività degli impegni di spesa per gli investimenti, legati alla transizione verde, all’innovazione tecnologica e ci sono delle osservazioni, dei rilievi, su varie altre misure”, ha aggiunto. “In primo luogo dal punto di vista strutturale c’è l’invito a procedere sulla riforma del fisco e in secondo luogo su singole misure ci sono dei rilievi in particolare su misure legate ai pagamenti digitali e all’evasione fiscale. Quindi un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici”, ha ribadito Gentiloni. 


Manovra, per l’Unione europea misure in “linea” ma bocciato il tetto al contante 

Tutte le misure a rischio a causa della crisi di governo

Dall’Assestamento di bilancio, che insieme al dl “salva conti” rientra nel piano del governo per evitare la procedura d’infrazione europea, al salario minimo, fino all’ultimo decreto legge con le tutele sui rider, il sostegno alle aziende in crisi e lo stop all’immunità per gli attuali gestori dell’ex Ilva, approvato dal Consiglio dei ministri “salvo intese” nei giorni scorsi. Questi sono alcuni dei provvedimenti rimasti “appesi” che rischiano di saltare con la crisi di governo.

DDL ASSESTAMENTO

Un provvedimento chiave, rimasto in sospeso, è il disegno di legge sull’assestamento di bilancio che, insieme al decreto ‘salva conti’, già approvato dalle Camere, riduce di 7,6 miliardi il deficit rispetto alle previsioni del Def di aprile. Il via libera del Consiglio dei Ministri è arrivato il 1 luglio. Essendo un disegno di legge non ha una scadenza, ma poiché le misure si inseriscono all’interno della trattativa con Bruxelles, il Parlamento dovrà varare il testo il prima possibile.

L’Aula del Senato ha approvato il Rendiconto 2018 e l’Assestamento 2019 il 23 luglio senza modifiche rispetto al testo presentato dal Governo. Il ddl è passato ora all’esame della Camera per il via libera definitivo ed è atteso in Aula da lunedì 16 settembre.

SALARIO MINIMO

In stand-by da mesi, in commissione Lavoro del Senato, il ddl sull’introduzione del salario minimo, cavallo di battaglia dei 5 Stelle, da sempre terreno di scontro tra M5s e Lega. L’approdo nell’Aula di Palazzo Madama è più volte slittato a causa del mancato accordo politico tra le forze di maggioranza. La proposta grillina contro cui si sono schierate tutte le parti sociali, tranne i sindacati autonomi e di base, è stata frenata dalla Lega che teme contraccolpi per il mondo produttivo, soprattutto in termini di aumento del costo del lavoro.

Secondo quanto prevede il Ddl, che la senatrice 5S Nunzia Catalfo ha presentato a luglio del 2018 e modificato nel corso dell’iter parlamentare, il trattamento economico minimo orario previsto dal contratto collettivo nazionale non può essere inferiore ai 9 euro lordi. Il salario minimo a 9 euro determinerebbe un maggiore costo del lavoro stimato in una forchetta tra i 4,3 miliardi stimati dall’Istat e i 6,7 miliardi stimati dell’Inapp (ex Isfol). La Lega ha sempre contestato la misura ritenendola dannosa per le imprese. Il tema è stato oggetto anche dei tavoli con le parti sociali convocati da Matteo Salvini al Viminale nelle scorse settimane.

DL IMPRESE

Approvato dal Consiglio dei ministri nella formula “salva intese”, il decreto doveva essere pubblicato in Gazzetta ufficiale il 28 agosto per poi essere convertito in legge dalle Camere. Ma il testo deve essere ancora approvato definitivamente dal governo e sottoposto alla Ragioneria dello Stato per la bollinatura. Successivamente dovrà essere inviato al Capo dello Stato per la promulgazione. Altrimenti queste norme resteranno solo sulla carta.

Il provvedimento prevede tutele per i rider: dall’introduzione dell’assicurazione obbligatoria Inail contro infortuni e malattie al mix di cottimo e paga oraria come trattamento economico. La retribuzione base oraria sarà riconosciuta a patto che, per ogni ora lavorata, il lavoratore accetti almeno una chiamata. Nel decreto trovano spazio anche le norme per salvare l’impianto napoletano della Whirlpool, la proroga della cassa integrazione per la Blutec di Termini Imerese, il sostegno alla riduzione dei costi dell’energia per l’ex Alcoa di Portovesme, disposizioni per l’area di crisi di Isernia, modifiche all’ indennità di disoccupazione per i co.co.co, ampliamento delle tutele in favore degli iscritti alla gestione separata e la stabilizzazione dei precari di Anpal servizi. Nonché lo stop all’immunità penale, civile e amministrativa per ArcelorMittal che avrà alcune tutele legali a tempo strettamente vincolate al rispetto del piano ambientale nell’ex Ilva.

CHIUSURE DOMENICALI

Tra i provvedimenti in stand-by che rischiano di non ottenere mai il disco verde del Parlamento anche la proposta di legge per le chiusure domenicali dei negozi, altro cavallo di battaglia M5s. Il ddl è fermo in commissione Attività produttive della Camera. All’origine dello stop ci sarebbe il fatto che l’opportunità di tenere chiusi gli esercizi commerciali di domenica è considerato un tema molto divisivo nel Paese.

GOLDEN POWER

Si è arenato l’iter parlamentare del dl golden power, licenziato dal Consiglio dei ministri l’11 luglio. Il provvedimento, che scade il 9 settembre, rafforza i poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e del 5G. Il governo nel corso dell’esame in commissione Finanze del Senato ha annunciato che non intende insistere per la conversione in legge visto che in Consiglio dei ministri il 19 luglio è stato approvato un disegno di legge per disciplinare in modo più organico la materia della sicurezza informatica nazionale. L’esame in Commissione e’ stato pertanto rinviato. 

Agi

Come è cambiata la manovra. Ecco le 28 principali misure 

Il 'saldo e stralcio', ovvero il nuovo condono per chi è in difficoltà economica, la nuova clausola con gli aumenti Iva, i tagli ai fondi del reddito di cittadinanza e di quota 100 per le pensioni, la web tax, i finanziamenti e l'esercito in campo per fronteggiare l'emergenza buche a Roma e la proroga di 15 anni delle concessioni balneari.

Così cambia la manovra, corretta fino all'ultimo, dopo un percorso a ostacoli tra Roma e Bruxelles e un iter tortuoso in Parlamento.

Queste alcune delle principali misure entrate nel maxiemendamento su cui il governo, dopo vari slittamenti, ha posto la fiducia nell'Aula del Senato senza nemmeno un voto in Commissione:

1. TAGLI A REDDITO E QUOTA 100

100 Il fondo per il reddito di cittadinanza sarà ridotto di 1,9 miliardi nel 2019 scendendo a 7,1 miliardi. La dote per la misura bandiera dei Cinque Stelle scende di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021. Sul fronte delle pensioni, ci sarà un taglio di 2,7 miliardi ai fondi per quota 100, che scendono cosi' da 6,7 a 4 miliardi. La dote per la misura fortemente voluta dalla Lega sale di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 miliardi nel 2021.

2. AUMENTI IVA PER 23 MLD NEL 2020 

Confermata la sterilizzazione totale degli aumenti Iva nel 2019 che vengono pero' innalzati nel 2020 per circa 23 miliardi e nel 2021 e 2022 per 28,8 miliardi. Previsti anche aumenti delle accise per 400 milioni l'anno dal 2020. Se non saranno disinnescate le clausole, l'Iva agevolata salirà dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021

3. NUOVA CLAUSOLA DI SPESA

Arriva una nuova clausola di spesa. Alcune voci del bilancio dello Stato ( che riguardano i ministeri) saranno congelate per un ammontare di 2 miliardi di euro nel 2019. Sulla base del monitoraggio di luglio queste risorse potranno essere sbloccate, con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Economia, solo nel caso in cui l'andamento tendenziale dei conti pubblici risulti coerente con gli obiettivi fissati.

4. TAGLIO AL FONDO PER GLI INVESTIMENTI

Arriva la sforbiciata al fondo per gli investimenti. Si passa dai 9 miliardi in tre anni inizialmente previsti a 3,6 miliardi. Per il 2019 il fondo scende a 740 milioni di euro (contro i 2.750 precedenti), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300). 

5. SALTA NORMA NCC, VERSO DECRETO AD HOC

Salta la stretta per gli Ncc che aveva innescato la protesta dei conducenti delle auto a noleggio. Il governo ha deciso di stralciare la norma dal maxiemendamento per problemi di copertura suscitando la protesta delle opposizioni. La disposizione prevedeva paletti al raggio d'azione per il servizio di autonoleggio con conducente pur ampliando la deroga per il rientro in rimessa, misura che accoglieva solo in parte le richieste del settore. L'esecutivo ha fatto marcia indietro e si appresta a varare un decreto ad hoc in attesa di una riforma più organica. 

6. PENSIONI D'ORO

Il taglio sulle pensioni d'oro (valido dal 2019 per 5 anni) sarà del 15% per i redditi compresi tra 100.000 e 130.000 euro lordi e arriverà al 40% per quelle superiori ai 500.000 euro. Previsto un taglio del 25% per gli assegni compresi tra 130.001 e 200.000 euro, del 30% per quelli compresi tra 200.001 e 350.000 euro e del 35% tra i 350.001 e i 500.000 euro. La misura garantirà 239 milioni nel triennio 2019-2021.

7. STRETTA SU RIVALUTAZIONI PENSIONI OLTRE 1.522 EURO

Le pensioni saranno rivalutate al 100% fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) mentre per gli assegni superiori scatterà una stretta sulla rivalutazione all'inflazione. Sei fasce: l'indicizzazione sarà riconosciuta al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo. La misura porterà un gettito di 2,26 miliardi nel triennio 2019-2021.
 

8. CAMBIA PROROGA ASSUNZIONI P.A

Sono stati espunti dal maxiemendamento i commi che prorogano al 31 dicembre 2019 le graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, comprese quelle dei comparti sicurezza, del soccorso e della difesa, della scuola e delle università in vigore al 31 dicembre 2018.

Queste norme, ha spiegato il governo in commissione Bilancio, "non sono compatibili" con altre previste dal testo che prorogano le vecchie graduatorie, quelle dal 2010 al 2013, ma con dei paletti come la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione, il superamento di un apposito esame per verificare le idoneità. Le stesse disposizioni prorogano la validità delle graduatorie approvate dal 2014 al 2019.
 

9. STOP ASSUNZIONI PER MINISTERI E UNIVERSITà

La Presidenza del Consiglio, i ministeri, gli enti pubblici non economici, le agenzie fiscali e le università non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato fino al 15 novembre 2019. Per le università il blocco è posticipato al primo dicembre, con l'eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere assunti come professori nel corso del 2019. 

10. WEB TAX

Arriva l'imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi "ovunque realizzati" non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.

11. ESERCITO IN CAMPO PER 'EMERGENZA' BUCHE A ROMA

Per fronteggiare "l'emergenza" delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l'esercito. La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel 'maxi' nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.

12. SCONTI ACQUISTI SEGGIOLINI ANCHE NEL 2020

Saranno estesi anche al 2020 gli sconti per l'acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto è di un milione di euro per il 2019 e un milione per il 2020.
 

13. NO BOLKESTEIN BALNEARI, PROROGA CONCESSIONI PER 15 ANNI

Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita cosi' la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega apre la strada a una possibile procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Prevista l'emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per fissare principi e criteri dell'assegnazione delle concessioni sulle aree demaniali marittime. 
 

14. RIMBORSO PER I RISPARMIATORI TRUFFATI

I risparmiatori truffati coinvolti nelle liquidazioni bancarie degli ultimi anni potranno rivolgersi direttamente al ministero dell'economia per ottenere il rimborso: agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo di indennizzo risparmiatori ha una dote di 525 milioni l'anno nel triennio. A valutare le domanda sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall'arbitro finanziario per verificare l'eventuale misselling, ovvero la vendita fraudolenta dei titoli. 

 

15. ECOTASSA, SALVE LE UTILITARIE

L'ecotassa non si pagherà sulle utilitarie ma solo sulle auto di grossa cilindrata. L'imposta sarà di 1.100 euro per l'acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km. Si passa a 1.600 euro per la fascia 176-200, a 2.000 euro tra 201 e 250 e a 2.500 euro oltre 250.
 

16. ECO-INCENTIVI SCATTERANNO FINO A 50MILA EURO

Sale da 45.000 a 50.000 euro il limite al di sotto del quale scatteranno gli eco-incentivi per l'acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche. In via sperimentale, a chi acquista un veicolo, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus. Per l'elettrico il contributo è di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Per l'ibrido, emissioni tra 21 e 70, gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza). 
 

17. ECOBONUS PER SCOOTER ELETTRICI, FINO 3.000 EURO SE ROTTAMI

Fino a 3.000 euro di contributo per l'acquisto di motorini elettrici o ibridi. A coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc e che rottamano un veicolo di cui sono proprietari da almeno 12 mesi è riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro nel caso in cui il veicolo consegnato per la rottamazione sia della categoria euro 0,1,2.
 

18. CONDONO PER CHI è IN DIFFICOLTA'

Entra il saldo e stralcio delle cartelle tra il 2000 e il 2017 per chi è in grave difficoltà economica. I debiti potranno essere estinti pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro e 35% con Isee oltre i 12.500 euro e fino a un massimo di 20.000 euro. La misura riguarda anche i debiti per i contributi dovuti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.
 

19. TAGLI SU PREMI INAIL

Previsto uno sgravo sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 410 milioni di euro per l'anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.
 

20. FLAT TAX 7% PER PENSIONATI STRANIERI CHE VIVONO AL SUD

Una flat tax al 7% per i pensionati residenti all'estero da almeno 5 anni che scelgono il Sud. L'imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria con aliquota del 7%, si applica per cinque periodi d'imposta ed è rivolta a coloro che scelgano di trasferire la loro residenza, in Italia, nei comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti delle Regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. 
 

21. PIANO DISMISSIONI ENTRO 30 APRILE

Un piano di dismissioni immobiliari che dovrà essere pronto entro il 30 aprile e ricomprenderà anche gli immobili in uso al ministero della Difesa, "diverso dall'abitativo". Il governo punta a inacssare 950 milioni per il 2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni 2020, e 2021, al netto delle quote non destinate al Fondo ammortamento titoli di Stato o alla riduzione del debito degli enti.
 

22. NORMA 'SFASCIA CENTRI STORICI'

Per la valorizzazione degli immobili pubblici da dismettere sarà possibile cambiarne la destinazione d'uso e procedere con interventi edilizi. Saranno ammissibili interventi edilizi "in via diretta". La norma aveva suscitato diverse polemiche ed era stata ribattezzata dai Verdi "norma sfascia centri storici".

 

23. TAGLI DEI CONTRIBUTI ALL'EDITORIA

Resta la norma proposta dai 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all'editoria dal prossimo anno fino all'azzeramento dei finanziamenti nel 2022. Nel dettaglio, nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.
 

24. STOP AGEVOLAZIONI IRES PER ENTI NO PROFIT

Confermata l'abrogazione delle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, misura che penalizza anche le associazioni no profit e per questo ha scatenato le critiche della Cei.
 

25. SALE ALL'1,40% L'AUMENTO DEL PREU SUI GIOCHI

Sale all'1,40% (dall'1,25%) l'aumento del Preu, il prelievo erariale unico, sugli apparecchi per il gioco. La percentuale destinata alle vincite (pay-out) passa dal 69 al 68% e dall'84,5 all'84%. Confermato l'aumento dell'imposta unica dovuta sui giochi a distanza (che dal 20% passa al 25% del margine), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (che dal 18% passa al 20% del margine) e a distanza (dal 22% al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20% al 22%).
 

26. STOP TOTOCALCIO, ARRIVA CONCORSO UNICO

Addio al Totocalcio e al Totogol. Saranno sostituiti da un nuovo gioco, un unico prodotto, gestito dai Monopoli ma pubblicizzato e promosso dalla nuova 'Sport e Salutè che sostituirà la Coni servizi. Il prodotto potrà essere pubblicizzato, in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d'azzardo. Arriva anche una norma contro la trasmissione illegale di eventi sportivi, a partire dalle partite di calcio. 
 

27. SALE INCENTIVO PER CAMBIO DECODER-TV

Sale a 151 milioni il contributo per chi, dal prossimo anno e fino al 2022, cambierà tv e decoder per adeguarsi ai nuovi standard DVB-T2 in vista dello switch off del digitale terrestre. Previste anche nuove regole per la ripartizione delle frequenze. 
 

28. MENO FONDI A ORFANI FEMMICIDIO

Più che dimezzato il rifinanziamento del fondo per gli orfani di femminicidio. In arrivo 5 milioni anzichè i 12 ipotizzati.

Agi News

ortofrutta:Alleanza Cooperative,bene misure Ue per embargo Russia

(AGI) – Roma, 7 mar. – “Il nuovo quantitativo di mille tonnellate di prodotto che potranno essere ritirate dal mercato e’ una misura che senz’altro viene incontro alle difficolta’ che stanno vivendo i nostri produttori ortofrutticoli. Va dato atto al nostro Ministero delle politiche agricole di aver lavorato proficuamente in sede comunitaria per ottenere una nuova ripartizione di aiuti per l’Italia”. Lo ha detto il Coordinatore del settore ortofrutticolo dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari Davide Vernocchi in riferimento alla decisione assunta dalla Commissione europea di attribuire i quantitativi non utilizzati da sette Paesi riassegnandoli ai principali Stati produttori, tra cui l’Italia.
“Confidiamo che Hogan mantenga l’impegno, annunciato ieri in conferenza, a prorogare le misure per contrastare l’embargo russo anche dopo il 30 giugno 2017”, prosegue Vernocchi. “A preoccupare e’ infatti molta della produzione estiva, che si fa fatica ad esportare in paesi lontani per difficolta’ legate alla logistica e ai trasporti”.
Sui possibili scenari futuri del post embargo, secondo Vernocchi “e’ impossibile immaginare che una volta terminate le misure restrittive verso la Russia, i flussi di export torneranno di colpo ai livelli precedenti all’embargo. La situazione non sara’ piu’ come prima ed e’ facile prevedere che i nostri produttori subiranno un danno anche in seconda battuta, poiche’ la Russia nel frattempo ha cominciato ad investire in know how avviando colture ortofrutticole sui propri terreni”.(AGI)

Bru

Agi News