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Niente più blackout in casa, le auto elettriche diventano generatori 

AGI – Possedete un’auto elettrica? Bene, d’ora in poi non abbiate più timore dei blackout improvvisi. La vostra auto potrà funzionare come un generatore, una centralina elettrica autonoma e continuerà ad erogare energia, anche se – certo – per un tempo limitato (minimo tre giorni).

Stando all’esperienza di Nate Graham di Albuquerque, nel New Mexico, è andata proprio così: sparita l’elettricità, lui aveva con sé un dispositivo per convertire la corrente continua delle batterie nella corrente alternata necessaria per far funzionare gli elettrodomestici, che ha così collegato alla sua nuova Chevy Bolt, un veicolo elettrico. Costo del convertitore: 150 dollari. “La batteria della Bolt ha alimentato facilmente il frigorifero, le luci e tutti gli altri dispositivi essenziali, mentre fuori tutto il resto del suo quartiere era immerso nell’oscurità. La sua vita domestica invece ha proseguito nella più totale normalità.

Oggi Graham alimenta principalmente i suoi elettrodomestici con i pannelli solari sul tetto ma, quando la corrente s’interrompe, mette in funzione la sua Chevy Bolt. Un vero vantaggio, perché così facendo “ha ridotto la sua bolletta energetica mensile da circa $ 220 a $ 8 al mese”, stando al resoconto del Washington Post, che sottolinea come “l’esperienza di Graham sia un’anticipazione di ciò che alcune case automobilistiche promettono a chiunque abbia un veicolo elettrico: un’enorme batteria domestica su ruote che può invertire il flusso di elettricità per alimentare l’intera casa attraverso il generatore principale”.

Oltre a fungere da generatore di riserva privo di emissioni, la batteria Ev ha il potenziale per rivoluzionare il ruolo dell’auto nella società americana, trasformandola da elemento di un’esistenza ad alta intensità di carbonio “in un passaggio chiave nella transizione verso l’energia rinnovabile”, sostiene il giornale.  


Niente più blackout in casa, le auto elettriche diventano generatori 

Il colosso cinese che vende più auto elettriche di Tesla

AGI – BYD, il colosso automobilistico cinese che è in parte di proprietà della Berkshire Hathaway di Warren Buffett, ha superato Tesla diventando il più grande produttore di veicoli elettrici al mondo per vendite, segnalando il crescente dominio della Cina sul settore. Secondo quanto riporta il Financial Times, il brand automobilistico, con sede a Shenzhen, ha venduto 641.000 veicoli nei primi sei mesi dell’anno, con un balzo di oltre il 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte dei 564.000 veicoli venduti da Tesla.

L’azienda guidata da Elon Musk ha invece lamentato un secondo trimestre difficile alle interruzioni della catena di approvvigionamento e delle vendite in Cina, causate a sua volta dai lockdown per il Covid-19. L’ascesa di BYD, ricorda FT, “sottolinea il rafforzamento della posizione della Cina nel settore delle energie rinnovabili, che può basarsi su vantaggi di scala e di costo in gran parte della catena di fornitura di veicoli elettrici, batterie, energia eolica e solare”.

Non solo, ma BYD ha anche superato la sudcoreana LG come secondo produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, dietro alla cinese Contemporary Amperex Technology, nota come CATL. Secondo gli analisti, ciò è avvenuto in parte a causa delle interruzioni nello stabilimento Tesla di Shanghai, dopo che la città più popolosa della Cina è stata costretta a un lockdown di due mesi.

Tesla, insieme a una serie di produttori cinesi di veicoli elettrici, tra cui Li Auto, Xpeng e Nio, sono stati colpiti più duramente di BYD, che ne ha beneficiato perché la maggior parte delle sue fabbriche non ha sede nelle regioni e nelle città che hanno subito le restrizioni più severe. Gli analisti considerano l’ascesa dell’industria automobilistica nazionale cinese come un precursore di un cambiamento nel mercato automobilistico globale, in quanto i produttori del paese del Dragone di auto elettriche iniziano a concentrarsi sui mercati di esportazione.

Lo dimostra il fatto che l’anno scorso la Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, ha esportato più di mezzo milione di veicoli elettrici, piu’ del doppio rispetto all’anno precedente. Tuttavia, ricorda il FT riportando il parere dei ricercatori del Mercator Institute for China Studies, un think tank con sede a Berlino, circa un terzo delle esportazioni cinesi in Europa era costituito da marchi europei di proprietà cinese, come Volvo e MG Motor, mentre solo il 2% rappresentava marchi cinesi. Quasi la metà proveniva da Tesla e il restante 14% da joint-venture europee in Cina.  


Il colosso cinese che vende più auto elettriche di Tesla

Nissan costruirà una gigafactory di batterie per auto elettriche in Inghilterra

AGI – Nissan assicura: la nuova Gigafactory britannica per la produzione di batterie elettriche si farà. La casa automobilistica giapponese conferma i piani per costruire il sito a Sunderland, accanto all’impianto già esistente, nel nord-est del Regno Unito, dove produrrà un nuovo veicolo elettrico. 

Il primo ministro Boris Johnson ha descritto come un “importante voto di fiducia nel Regno Unito” questo investimento post-Brexit che ammonta a 1 miliardo di sterline nel più grande stabilimento europeo di Nissan e che genererà 6.200 posti di lavoro.

Il fornitore di batterie di Nissan, il cinese Envision Aesc, investirà 450 milioni di sterline in questo impianto che funzionerà con energie rinnovabili e equipaggerà 100.000 veicoli elettrici del gruppo all’anno.

Nissan prevede di spendere fino a 423 milioni di sterline su un veicolo completamente elettrico mentre il consiglio comunale di Sunderland completerà l’investimento per un importo di 1 miliardo di sterline.

“Questo è un giorno storico per Nissan, i nostri partner, il Regno Unito e l’industria automobilistica”, ha affermato Ashwani Gupta, coo di Nissan.

 


Nissan costruirà una gigafactory di batterie per auto elettriche in Inghilterra

Germania e Cina si contendono il primato del mercato delle auto elettriche

AGI – Segnali di ripresa per il settore delle auto.

Vendite in Cina più che quadruplicate a febbraio

Su base annuale nel mese sono salite a 1,18 milioni di unità. A febbraio del 2020 le vendite erano affondate del 79% a causa dell’inizio dei lockdown

A febbraio di quest’anno sono state vendute 97.000 auto elettriche, sette volte in più rispetto all’anno precedente, ma il 38% rispetto a gennaio.

Tesla ha venduto 18.318 Model 3 e Model Y prodotte a Shanghai a febbraio. Dal 2020 la Cina sta offerto vari sussidi e incentivi per aiutare a incrementare le vendite. Negli ultimi mesi, le autorità di regolamentazione cinesi hanno annunciato ulteriori aiuti e la costruzione di più strutture di ricarica per le auto elettriche.

Sale la produzione di autoveicoli in Italia

In Italia la produzione di autoveicoli a gennaio è salita del 13,5% rispetto allo stesso mese del 2020 (dati corretti). Lo rende noto l’Istat. Il dato grezzo segna un aumento del 6,4%.

La Germania invece spinge sul green, numero due mondiale

Nel 2020 le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate a livello record del 264% a 394.632 da 108.530 nel 2019. Si tratta del tasso di crescita più alto a livello mondiale.

La Germania è ora al secondo posto dietro la Cina in termini di nuove immatricolazioni, relegando gli Stati Uniti al terzo posto. La Francia è quarta con il numero di nuove immatricolazioni che sale a 194.700, un tasso di crescita del 180%.

Anche i tassi di crescita in Danimarca (245%), Italia (250%), Spagna (136%) e Regno Unito (140%) sono stati alti, anche se il numero assoluto di veicoli in questi mercati è ancora relativamente basso. 


Germania e Cina si contendono il primato del mercato delle auto elettriche

Auto: secondo Assoutenti con il Covid risparmiati 905 euro a famiglia

AGI – L’emergenza Covid e le misure che hanno introdotto i lockdown nel nostro paese hanno prodotto nel 2020 un risparmio sulla spesa per la gestione degli autoveicoli privati pari in media a 905,6 euro a famiglia. Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata in trasporti, che ha realizzato un apposito studio sul tema.

“Il lockdown nazionale scattato a marzo e le successive misure introdotte a partire dal mese di novembre hanno influito in modo pesante sui consumi degli automobilisti italiani legati al comparto dei trasporti”, spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, “Il divieto di spostamenti e i limiti alla circolazione imposti dalle misure anti-Covid si sono tradotti in un risparmio per le famiglie, sia in termini di carburante che sotto il profilo della gestione delle automobili private. C’è stato infatti un minor consumo di pneumatici, un ridotto numero di incidenti che hanno richiesto meno interventi di riparazione, un crollo della spesa per pedaggi e parchimetri, ed è diminuita anche la spesa per le revisioni”.

Analizzando i dati nel dettaglio, Assoutenti sottolinea come il risparmio maggiore si sia registrato nel comparto dei carburanti, con i consumi di benzina e gasolio che nel 2020 sono diminuiti di oltre 15 miliardi di euro, con una minore spesa annua di 588 euro a famiglia. Dimezzata la spesa per manutenzione e riparazioni auto, con una contrazione per complessivi 7,3 miliardi di euro e un risparmio di circa 282 euro annui a famiglia.

I limiti alla circolazione hanno abbattuto anche la spesa per pedaggi autostradali e parchimetri (-33 euro a famiglia), mentre quella per le revisioni è scesa di 2,6 euro a nucleo. “In totale ogni singola famiglia ha risparmiato mediamente 905,6 euro nel 2020 grazie al Covid, ma nel 2021 il trend è destinato a cambiare”, denuncia Furio Truzzi. “I listini dei carburanti alla pompa stanno registrando nelle ultime settimane forti incrementi, con la benzina che costa oggi l’8,3% in piu’ rispetto a maggio 2020, mentre il gasolio è rincarato del 7,6%”.


Auto: secondo Assoutenti con il Covid risparmiati 905 euro a famiglia

Auto: secondo Assoutenti con il Covid risparmiati 905 euro a famiglia

AGI – L’emergenza Covid e le misure che hanno introdotto i lockdown nel nostro paese hanno prodotto nel 2020 un risparmio sulla spesa per la gestione degli autoveicoli privati pari in media a 905,6 euro a famiglia. Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata in trasporti, che ha realizzato un apposito studio sul tema.

“Il lockdown nazionale scattato a marzo e le successive misure introdotte a partire dal mese di novembre hanno influito in modo pesante sui consumi degli automobilisti italiani legati al comparto dei trasporti”, spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, “Il divieto di spostamenti e i limiti alla circolazione imposti dalle misure anti-Covid si sono tradotti in un risparmio per le famiglie, sia in termini di carburante che sotto il profilo della gestione delle automobili private. C’è stato infatti un minor consumo di pneumatici, un ridotto numero di incidenti che hanno richiesto meno interventi di riparazione, un crollo della spesa per pedaggi e parchimetri, ed è diminuita anche la spesa per le revisioni”.

Analizzando i dati nel dettaglio, Assoutenti sottolinea come il risparmio maggiore si sia registrato nel comparto dei carburanti, con i consumi di benzina e gasolio che nel 2020 sono diminuiti di oltre 15 miliardi di euro, con una minore spesa annua di 588 euro a famiglia. Dimezzata la spesa per manutenzione e riparazioni auto, con una contrazione per complessivi 7,3 miliardi di euro e un risparmio di circa 282 euro annui a famiglia.

I limiti alla circolazione hanno abbattuto anche la spesa per pedaggi autostradali e parchimetri (-33 euro a famiglia), mentre quella per le revisioni è scesa di 2,6 euro a nucleo. “In totale ogni singola famiglia ha risparmiato mediamente 905,6 euro nel 2020 grazie al Covid, ma nel 2021 il trend è destinato a cambiare”, denuncia Furio Truzzi. “I listini dei carburanti alla pompa stanno registrando nelle ultime settimane forti incrementi, con la benzina che costa oggi l’8,3% in piu’ rispetto a maggio 2020, mentre il gasolio è rincarato del 7,6%”.


Auto: secondo Assoutenti con il Covid risparmiati 905 euro a famiglia

Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR MINI 72 x 41 x h 51 cm con Griglie per l’Aerazione, Tappeto Drenante Incluso

Marca: Ferplast

Caratteristiche:

  • Trasportino per cani, progettato per essere inserito nel bagagliaio della maggior parte delle auto; realizzato in resistente resina termoplastica
  • Porta in acciaio plastificato, scorrevole e bidirezionale, si apre sia a destra che a sinistra
  • Molto maneggevole grazie alle maniglie laterali, ampie griglie di ventilazione per un ambiente ben aerato
  • Tappeto drenante incluso per un ambiente ottimale sempre asciutto
  • Modello consigliato per cuccioli o cani di taglia piccola; dimensioni complessive: 72 x 41 x h 51 cm; portata massima 10 kg

Dettagli: Descrizione Se dovete viaggiare con il vostro cane in macchina, ecco un ottimo prodotto resistente che renderà i vostri viaggi tranquilli e confortevoli. I trasportini Atlas Car di Ferplast sono specificamente disegnati per per essere posizionati nel bagagliaio delle principali automobili, sono realizzati in plastica robusta ma leggera e sono completi di manici sulla parte superiore per facilitarne gli spostamenti. Il box è molto sicuro grazie agganci laterali che fissano saldamente la parte superiore con quella inferiore. La porta si apre scorrendo sia a destra che a sinistra. Per un ambiente sempre asciutto, il box è dotato di pratico tappeto drenante; apposite fessure di ventilazione assicurano l’areazione all’interno del trasportino. Scegliete il modello in base alla taglia del vostro animale domestico. Portata massima: 10 kg. Contenuto della confezione 1 x trasportino, 1 x tappeto igienico

EAN: 8010690086804


Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR MINI 72 x 41 x h 51 cm con Griglie per l’Aerazione, Tappeto Drenante Incluso

Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR 80, – 82 x 51 x h 61 cm Griglie per l’Aerazione, Vani Porta Oggetti, Tappeto Drenante

Marca: Ferplast

Colore: Grigio

Caratteristiche:

  • Trasportino per cani, progettato per essere inserito nel bagagliaio della maggior parte delle auto; realizzato in resistente resina termoplastica
  • Porta in acciaio plastificato, scorrevole e bidirezionale, si apre sia a destra che a sinistra, con chiusura di sicurezza
  • Molto maneggevole grazie alle maniglie laterali, ampie griglie di ventilazione per un ambiente ben aerato
  • Pratici vani porta oggetti per riporre accessori utili, tappeto drenante incluso
  • Modello consigliato per un cane di taglia media oppure due cani di taglia piccola; dimensioni complessive: 82 x 51 x h 61 cm; portata massima: 20 kg

Dettagli: Descrizione Se dovete viaggiare con il vostro cane in macchina, ecco un ottimo prodotto resistente che renderà i vostri viaggi tranquilli e confortevoli. I trasportini Atlas Car di Ferplast sono specificamente disegnati per per essere posizionati nel bagagliaio delle principali automobili, sono realizzati in plastica robusta ma leggera e sono completi di manici sulla parte superiore per facilitarne gli spostamenti. Il box è molto sicuro grazie agganci laterali che fissano saldamente la parte superiore con quella inferiore. La porta si apre scorrendo sia a destra che a sinistra, è dotata di chiusura di sicurezza. Per un ambiente sempre asciutto, il box è dotato di pratico tappeto drenante; apposite fessure di ventilazione assicurano l’areazione all’interno del trasportino. Infine, per riporre gli accessori ci sono due grandi vani porta oggetti sulla parte superiore. Scegliete il modello in base alla taglia del vostro animale domestico. Portata massima: 20 kg. Contenuto della confezione 1 x trasportino, 1 x tappeto igienico

EAN: 8010690121710


Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR 80, – 82 x 51 x h 61 cm Griglie per l’Aerazione, Vani Porta Oggetti, Tappeto Drenante

Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR 100, 100 x 60 x h 66 cm Griglie per l’Aerazione, Vani Porta Oggetti, Tappeto Drenante

Marca: Ferplast

Colore: Grigio

Caratteristiche:

  • Trasportino per cani, progettato per essere inserito nel bagagliaio della maggior parte delle auto; realizzato in resistente resina termoplastica
  • Porta in acciaio plastificato, scorrevole e bidirezionale, si apre sia a destra che a sinistra, con chiusura di sicurezza
  • Molto maneggevole grazie alle maniglie laterali, ampie griglie di ventilazione per un ambiente ben aerato
  • Pratici vani porta oggetti per riporre accessori utili, tappeto drenante incluso
  • Modello consigliato per un cane di taglia grande oppure due cani di taglia medio – piccola; dimensioni complessive: 100 x 60 x h 66 cm; portata massima: 40 kg

Dettagli: Descrizione Se dovete viaggiare con il vostro cane in macchina, ecco un ottimo prodotto resistente che renderà i vostri viaggi tranquilli e confortevoli. I trasportini Atlas Car di Ferplast sono specificamente disegnati per per essere posizionati nel bagagliaio delle principali automobili, sono realizzati in plastica robusta ma leggera e sono completi di manici sulla parte superiore per facilitarne gli spostamenti. Il box è molto sicuro grazie agganci laterali che fissano saldamente la parte superiore con quella inferiore. La porta si apre scorrendo sia a destra che a sinistra, è dotata di chiusura di sicurezza. Per un ambiente sempre asciutto, il box è dotato di pratico tappeto drenante; apposite fessure di ventilazione assicurano l’areazione all’interno del trasportino. Infine, per riporre gli accessori ci sono due grandi vani porta oggetti sulla parte superiore. Scegliete il modello in base alla taglia del vostro animale domestico. Portata massima: 40 kg. Contenuto della confezione 1 x trasportino, 1 x tappeto igienico

EAN: 8010690063638


Ferplast Trasportino per Cani da Auto ATLAS CAR 100, 100 x 60 x h 66 cm Griglie per l’Aerazione, Vani Porta Oggetti, Tappeto Drenante

Il Covid travolge lusso, negozi e auto, tiene solo l’alimentare

AGI – La pandemia di coronavirus ha travolto (e in parte lo sta ancora facendo con la seconda ondata) interi settori commerciali: dalle vendite al dettaglio di beni non alimentari al mercato del lusso, passando per le automobili. A resistere sembra essere solo il segmento alimentare, mentre sul fronte della distribuzione il ‘re’ indiscusso in questa difficile fase resta l’e-commerce.  

Con il Natale che si avvicina e l’aumento della curva dei contagi da Covid che riesuma lo spettro del lockdown totale, la Confesercenti lancia l’allarme contro la ‘concorrenza sleale’ dei giganti del web, mentre la seconda ondata del virus ‘chiude’ oltre 190.000 imprese del commercio. “Se continua così fino a Natale, il web sottrarrà ai negozi oltre 4 miliardi di euro di vendite, servono regole per riequilibrare concorrenza”, è il monito della Confederazione. 

Condivide la preoccupazione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che in videocollegamento con l’assemblea Fipe Confcommercio, afferma:”Penso che un’alterazione delle abitudini di vita dei cittadini potrebbe arrivare dal fatto che si sta facendo grande ricorso agli acquisti online. Questo puo’ ridefinire alcune filiere economiche. Dobbiamo mantenere in equilibrio il settore commerciale, altrimenti sarà difficile intervenire dopo”.

A dare una dimensione numerica alla crisi del commercio è l’Istat, che in un’audizione alla Camera spiega come nei primi nove mesi dell’anno l’unico settore a resistere sia stato quello alimentare, con le vendite che si attestano al +3%, a fronte di un crollo delle vendite di beni non alimentari, che registrano un calo complessivo del 13,5%. “Tra le forme distributive – fa notare il direttore centrale per gli studi e la valorizzazione tematica nell’area delle statistiche economiche, Gian Paolo Oneto – solo il commercio elettronico presenta risultati positivi con una crescita continua che ha condotto ad un aumento del 29,2% nell’arco dei nove mesi”.

Non va bene neanche al mercato dei beni di lusso: il calo del 2020 sarà senza precedenti (tra -20% e -22%), dice il Worldwide Market Monitor 2020 di Altagamma-Bain & Company, con una flessione prevista intorno al 23% per i beni di lusso personali a 217 miliardi di euro (scenario di base) che potrebbe scendere fino a -25% nello scenario peggiore.   

Prosegue poi il periodo ‘nero’ del mercato dell’auto, attestato sempre oggi dai dati sulle immatricolazioni in Europa. Dopo la prima crescita dell’anno a settembre (+1,1%), infatti, a ottobre le vendite di auto nuove tornano in rosso con un calo del 7,1% su ottobre 2019, ma con un calo molto più pesante nei primi dieci mesi dell’anno (-27,3%). Tanto che il Centro studi Promotor mette in allerta sul rischio di avere “cifre catastrofiche” oltre che per fine anno anche per il 2021.

Confesercenti: il web sottrae ai negozi oltre 4 miliardi    

“Altro che Black Friday – sottolinea la confederazione che rappresenta oltre 350mila pmi del commercio, del turismo e dell’industria – novembre e dicembre rischiano di essere dei mesi ‘neri’ per il commercio. La seconda ondata ha infatti ‘chiuso’ del tutto oltre 190 mila negozi nelle regioni rosse, a cui si aggiungono altre 68 mila attività in Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna cui è stato imposto lo stop di domenica e almeno altri 50mila negozi nelle gallerie commerciali per cui il divieto di apertura, invece, si estende a tutto il weekend”.

Una chiusura di massa, osserva Confesercenti, che di fatto “rende impossibile ai negozi partecipare ai vari Black Friday e Black Weekend, con grande vantaggio dell’online: a causa delle restrizioni nei canali di vendita fisici, in occasione della promozione circa 700 milioni di euro verranno travasati dai negozi reali a quelli sul web”. Inoltre, se le restrizioni dovessero continuare fino alla fine dell’anno, “il web potrebbe strappare ai negozi reali fino ad ulteriori 3,5 miliardi di euro di spesa dei consumatori per i regali e per l’acquisto di beni per la casa e la famiglia”, è l’allarme. 

Istat: -191.000 occupati nel commercio     

Nel corso della sua audizione in Commissione Attività produttive della Camera, il direttore centrale Dvse Istat segnala come nei primi 9 mesi dell’anno le vendite dei negozi non alimentari abbiano registrato un calo complessivo del 13,5%, mentre quelle dei beni alimentari si attestano al +3%. “Tra le forme distributive, solo il commercio elettronico presenta risultati positivi con una crescita continua che ha condotto ad un aumento del 29,2% nell’arco dei nove mesi”, ha affermato l’esperto. Che dà anche i numeri sull’occupazione nel settore: nel secondo trimestre dell’anno gli occupati nel commercio sono diminuiti del 5,8%, con una flessione di circa 191 mila unità rispetto all’anno precedente, “un calo quasi doppio rispetto a quello osservato per il complesso dell’occupazione (pari al 3,6%)”, osserva Oneto, che segnala come in particolare i lavoratori indipendenti del commercio siano crollati del 9,3% e gli autonomi senza dipendenti del 12,7%. Gli occupati ultracinquantenni, che rappresentano circa un terzo della manodopera del settore, sono calati dell’1,6%, a fronte di una diminuzione dell’8,7% per i 35-49enni (che rappresentano il 40,3% dell’occupazione) e di un calo del 6,4% per occupati più giovani (con meno di 35 anni e che pesano per il 26,8%).

Cade anche il lusso: nel 2020 calo vendite fino a -25%     

Anche il mercato globale del lusso subisce nel 2020 un calo senza precedenti (tra -20% e -22%) con una flessione prevista intorno al 23% per i beni di lusso personali a 217 miliardi di euro (scenario di base) che potrebbe scendere fino a -25% in quello che potrebbe essere lo scenario peggiore. Per il 2021 è prevista una ripresa di circa il 14% di media per il lusso personale, ma per un rimbalzo ai livelli del 2019 bisognerà attendere la fine del 2022.

Il Worldwide Market Monitor 2020 di Altagamma-Bain & Company e l’Altagamma Consensus 2021 mostrano come il calo del 50% nel secondo trimestre sia “il minimo mai raggiunto in questo mercato”. E sebbene il tred sia in recupero nel terzo trimestre, resta “l’incertezza sulla chiusura dell’anno durante la stagione natalizia, legata all’evoluzione della seconda ondata del virus e ad eventuali ulteriori restrizioni e chiusure a livello nazionale”.     

La stima per il 2021 è di una crescita a doppia cifra in tutti i comparti mediamente del 14%, con il rialzo maggiore per la pelletteria (+16%), per cui si prevede un sostanziale ritorno ai livelli 2019, seguita da cosmetica (+15%), abbigliamento e calzature (+14%), gioielli e orologi (+12%). Questi ultimi due comparti sono i più colpiti quest’anno (-30%) a fronte di un calo più contenuto per gli accessori (scarpe -12% e le borse -18%) e la gioielleria (-15%). 

Vendite auto in europa -7,1% a ottobre, -27,3% primi 10 mesi     

Le vendite di auto in Europa (Ue+Efta+Gb) registrano un calo del 7,1% a ottobre rispetto allo stesso mese di un anno fa. Il dato segna un’inversione di tendenza rispetto al +1,1% di settembre, che era stato il primo segnale positivo del mercato da otto mesi a questa parte. Le vendite, come rileva l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, si attestano a 1.129.163 unità. Dall’inizio dell’anno le immatricolazioni sono state di 9.696.928 unità (-27,3%). In Italia le vendite a ottobre sono scese dello 0,2% a 156.958 unità e nei primi 10 mesi dell’anno sono calate del 30,9% a 1.123.194 unità.     

In controtendenza Fca, che a ottobre ha venduto in Europa (Ue+Efta+Gb) 70.172 nuove auto, il 3,2% in più rispetto allo stesso mese del 2019. La sua quota di mercato è salita dal 5,6% al 6,2%. Dall’inizio dell’anno, le vendite del gruppo si sono attestate a 560.202 unità, in calo del 30,8% sullo stesso periodo dell’anno scorso. La quota di mercato è scesa dal 6,1% al 5,8%.     

“In questa situazione le previsioni per l’ultimo scorcio del 2020 e per il 2021 non possono essere che catastrofiche”, afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. E spiega: “È quindi essenziale che dal Parlamento venga la proposta di un pacchetto per l’auto da inserire nella Legge di Bilancio e che questo pacchetto sia adeguato all’importanza del comparto che, con il suo indotto, vale in Italia il 12% del Pil”.

Agi