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Peloton licenzierà altre 500 persone “per salvare la società”

AGI – Peloton, società statunitense degli allenamenti in casa (attrezzatura e abbonamenti alle lezioni) ha annunciato il taglio di altri 500 posti di lavoro, il 12% dei suoi occupati. Una mossa per salvare la società: così l’amministratore delegato Barry McCarthy. Con questa mossa, ha detto, “gran parte del lavoro di ristrutturazione è completato. Ora siamo concentrati sulla crescita”.

Il manager, ex chief financial officer di Netflix e Spotify, subentrato a febbraio, ha anche detto che darà alla società altri sei mesi per tornare a produrre utili.

Esplosa durante la pandemia (per molti era l’analogo ginnico delle videochiamate di Zoom), la società ha dovuto far fronte al calo della domanda di attrezzature e quello del numero di abbonati alle sue lezioni di fitness. Il taglio da 500 posti di lavoro riduzioni di posti di lavoro è il quarto in ordine di tempo annunciato quest’anno dalla società: Peloton avrà così circa 3.800 dipendenti a livello globale, meno della metà del numero di persone impiegate dall’azienda al suo picco lo scorso anno. Peloton ha registrato sei perdite trimestrali consecutive, culminate in una perdita di 1,2 miliardi nell’ultimo trimestre.

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— Peloton (@onepeloton) August 29, 2022

Inflazione, rallentamento della crescita, crisi internazionale, aumento del costo del lavoro, riflessi del post-pandemia: questa la combinazione che sta portando molte aziende americane a tagliare i costi.

Meta, secondo un rapporto del Wall Street Journal, sarebbe alle prese con un piano di razionalizzazione delle risorse e di riorganizzazione interna: un taglio dei costi previsto del 10%. Google ha invitato, sempre come riporta il quotidiano, alcuni dei suoi dipendenti a cercare un’altra occupazione all’interno dell’azienda. Snap, poi, a fine agosto ha annunciato un taglio del 20% del personale (dopo aver aumentato il numero dei dipendenti del 65% dalla fine del 2020): 1300 dipendenti.


Peloton licenzierà altre 500 persone “per salvare la società”

Il piano di Amazon per assumere 3.000 persone in Italia entro l’anno

AGI – Amazon assumerà tremila persone a tempo indeterminario in Italia entro l’anno. Il ‘Piano Italia’ del colosso dell’ecommerce porterà così la forza lavoro complessiva dai 14.000 dipendenti del 2021 a oltre 17.000, in più di 50 sedi in tutta Italia.

“Sono orgogliosa di confermare il nostro impegno nel supportare l’economia italiana”, dichiara Mariangela Marseglia, VP Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. “Amazon è diventata una delle più grandi creatrici di posti di lavoro in Italia, offrendo all’interno dell’azienda, in tutto il Paese, opportunità professionali stabili e ben remunerate. È particolarmente importante sottolineare che si tratta di lavori di qualità, come certificato nel 2021 e confermato nel 2022 dal Top Employers Institute, che premia la qualità dei luoghi di lavoro, le opportunità formative e i piani di carriera offerti ai lavoratori in Italia”.

Secondo uno studio di The European House – Ambrosetti che analizza le grandi aziende in Italia, Amazon è la realtà privata che ha creato più posti di lavoro in Italia negli ultimi 10 anni. In media, dall’avvio delle attività in Italia nel 2010, ogni settimana Amazon ha creato più di 26 posti di lavoro a tempo indeterminato. 5.000 contratti a tempo indeterminato sono nel Centro e Sud Italia.

Nel 2021 la retribuzione iniziale ammontava a 1.680 euro al mese, l’8% in più rispetto alla retribuzione standard fissata dal Contratto nazionale per il settore dei trasporti e della logistica, inoltre i dipendenti ricevono un pacchetto di benefit tra cui sconti su Amazon.it e un’assicurazione integrativa contro gli infortuni e il programma Career Choice, che fornisce ai dipendenti finanziamenti gratuiti per la formazione professionale e le tasse scolastiche fino a un valore di 8.000 euro.

“Dal 2010 Amazon ha investito oltre 8,7 miliardi di euro in Italia per la propria crescita e per supportare la digitalizzazione del Paese” aggiunge Lorenzo Barbo, responsabile di Amazon Italia Logistica. “Investimenti che hanno generato nuovi posti di lavoro di qualità che stanno contribuendo alla crescita dell’Italia. L’aumento dei posti di lavoro va di pari passo con la crescita della nostra rete logistica: poche settimane fa è infatti entrato in attività un nuovo centro di distribuzione ad Ardea, area metropolitana di Roma, in cui creeremo 200 posti di lavoro entro tre anni. Inoltre, sempre entro l’anno apriremo il nostro primo centro di distribuzione in Abruzzo, a San Salvo, in cui saranno creati 1.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’avvio dell’operatività”

L’azienda è alla ricerca di lavoratori nello sviluppo di software, nel marketing, nella finanza o nell’attività di ricerca sulle tecnologie del futuro, così come nel prelievo e nella spedizione delle merci. La gamma delle qualifiche vanno da Hardware Integration Engineer – Advanced Technologies a Product Support Engineer all’interno del team Amazon Robotics Global Safety and Support (GSS).


Il piano di Amazon per assumere 3.000 persone in Italia entro l’anno

Amazon assumerà 3.000 persone in Italia entro fine anno

 AGI –  Amazon creerà 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia entro la fine dell’anno: in questo modo, la forza lavoro complessiva dell’azienda salirà “a oltre 12.500 dipendenti, dai 9.500 di fine 2020, in piu’ di 50 sedi in tutta Italia. Lo annuncia lo stesso colosso dell’e-commerce. 

Con questo ulteriore impulso alle assunzioni, l’azienda, riferisce una nota, “è alla ricerca di personale per molte posizioni. Dal prelievo, imballaggio e spedizione delle merci, al marketing, al finance e alla ricerca sulle tecnologie del futuro. La gamma dei profili ricercati è ampia: alcune attività non richiedono una qualifica formale, altre prevedono una vasta esperienza nei settori più avanzati della ricerca. Neolaureati e giovani professionisti possono candidarsi, ad esempio, per una delle numerose posizioni di brand specialist o account manager che supportano i produttori, i brand e le PMI italiane a migliorare le loro performance nel commercio online”. 

Quest’anno Amazon aprirà due centri di distribuzione a Novara e Cividate al Piano (BG), un centro di smistamento a Spilamberto (MO), oltre a 11 depositi di smistamento in Piemonte, Trentino-AltoAdige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Marche. Amazon ha recentemente presentato anche l’European Innovation Lab a Vercelli, progettato per sviluppare e implementare nuove tecnologie per accrescere ulteriormente la sicurezza dei propri dipendenti e migliorarne costantemente l’esperienza lavorativa.

 “La crescita del digitale è una opportunità di ripartenza per il Paese e noi vogliamo dare il nostro contributo”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. “I nuovi posti di lavoro che creeremo nel corso dell’anno – ha spiegato – sono un’opportunità sia per chi desidera cambiare lavoro e misurarsi con una nuova sfida, sia per quelle persone in cerca di occupazione, perché siamo aperti a tutti i tipi di talenti e di istruzione. Dai linguisti agli ingegneri, dalle opportunità di stage ai ruoli manageriali, Amazon garantisce a tutti un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo, con opportunità di formazione e aggiornamento e programmi di crescita professionale. Le nostre politiche di gestione del personale ci hanno permesso di ottenere la certificazione Top Employer Italia 2021 per tutte le nostre attività nel Paese, dai magazzini di distribuzione ai centri di sviluppo”.

 Amazon riferisce che nei magazzini, lo stipendio d’ingresso mensile base, pari a 1.550 euro lordi,” è tra i più alti del settore. Vengono inoltre offerte opportunità di carriera e di aggiornamento professionale, inclusi programmi innovativi come Career Choice, che anticipa il 95% del costo delle rette e dei libri di testo per i corsi professionali scelti dai dipendenti – fino a 8mila euro in 4 anni – e programmi di congedo parentale all’avanguardia nel settore”. Il programma Career Choice ha supportato oltre 40.000 dipendenti in 14 paesi a conseguire nuove qualifiche per accrescere il proprio percorso professionale sia all’interno che all’esterno di Amazon.


Amazon assumerà 3.000 persone in Italia entro fine anno

Oltre 134 mila persone aspettano l’assegno Inps della cassa integrazione

AGI – Al 17 giugno, sono 134.358 le persone che ancora attendono di ricevere la cassa integrazione per far fronte all’emergenza legata alla pandemia. A certificarlo è l’Inps che ha pubblicato i dati relativi alle domande di integrazioni salariali Covid-19 spiegando che la maggior parte però (108.590) sono riferite a domande ricevute a giugno. In base alle domande presentate entro il 31 maggio, invece, sono 25.768 il numero dei lavoratori che, al 17 giugno, non ha mai preso almeno un pagamento. Sulla base di domande regolarmente presentate dopo il 31 di maggio, sono in attesa di essere pagati 356.939 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento riferito a integrazioni mensili di periodi precedenti.
L’Inps stima inoltre che al 17 giugno ammonta a 11 milioni la quota totale dei beneficiari delle diverse prestazioni per Covid per una spesa complessiva di 15 miliardi di euro. Il conteggio comprende tutti i diversi tipi di bonus erogati dai 600 euro ai congedi parentali, dalla cassa integrazione al Reddito di emergenza.

Sulla base delle domande per le integrazioni salariali Covid-19 regolarmente presentate, il numero di lavoratori che non hanno ricevuto almeno un pagamento al 17 giugno sono 134.358. L’Inps spiega che per la maggior parte però (108.590) sono riferite a domande ricevute a giugno. Sulle domande presentate entro il 31 maggio, invece, sono 25.768 il numero dei lavoratori che, al 17 giugno, non ha mai preso almeno un pagamento. Sulla base di domande regolarmente presentate dopo il 31 di maggio, sono in attesa di essere pagati 356.939 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento riferito a integrazioni mensili di periodi precedenti. 
 

Agi

Quante persone hanno già chiesto il reddito di cittadinanza?

Nel primo mese di avvio sono arrivate 853.521 domande di reddito di cittadinanza a Caf, Uffici postali e Online. Lo rende noto il ministero del Lavoro: 853.521 nuclei familiari il 68% dei potenziali aventi diritto alla misura ha presentato la domanda nel primo mese di avvio del reddito di cittadinanza, oltre 2,8 milioni di persone coinvolte. 600.000 le domande arrivate ai Centri di Assistenza Fiscale e 253.521 a Poste Spa e online.

“La capillare rete organizzativa messa in campo da Ministero del Lavoro, Inps, Caf e Poste Spa ha gestito l’afflusso di quasi un milione di persone senza creare disagi e garantendo ai cittadini assistenza per presentare la domanda”, si legge in una nota.

Questo il dettaglio delle domande per singola regione per uffici postali e online: Lombardia 36.538, Campania 32.513, Sicilia 26.692, Piemonte 24.115, Lazio 23.832, Sardegna 16.967, Puglia 16.657, Emilia Romagna 14.769, Toscana, 13.489, Veneto 10.105, Calabria 9.753, Liguria 7.826, Abruzzo 4.734, Friuli Venezia Giulia 4.111, Marche 3.799, Umbria 2.774, Basilicata 2.310, Molise 1.154, Trentino Alto Adige 881, Valle D’Aosta 500.

“È un dato importante che rispecchia appieno quanto fosse necessaria e attesa questa misura, abbiamo ascoltato il paese e abbiamo risposto ad una necessità reale dei cittadini. Per 853.521 famiglie si avvia un percorso di dignità sociale e di costruzione di un percorso di politica attiva per il lavoro”, commenta il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, “ricordo che questi sono solo i dati del primo mese è che quindi la percentuale di adesioni sicuramente crescerà ancora”.

Agi

Saranno assunte 10 mila persone per fare i ‘navigator’ del reddito di cittadinanza

“Faremo 10 mila assunzioni per i navigator, che sono i tutor che seguono chi prende il reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui con l’impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro”. Lo ha detto il vice premier, Luigi Di Maio ad Avezzano, precisando che le assunzioni riguarderanno “4 mila persone per le regioni, e 6m ila per lo Stato centrale”.

“Nei prossimi mesi – spiega Di Maio – abbiamo meso in piedi un sistema sul reddito di cittadinanza per cui un’impresa che assume chi prende il reddito, avrà fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Quando inizieremo a dare il reddito, da aprile di quest’anno, le imprese si rivolgeranno a un centro per l’impiego o a un destinatario del reddito o a un’agenzia privata o a un navigator, per assumere quella persona”.

Secondo il quotidiano Avvenire la selzione sarà rapidissima: “Un’«infornata» da svolgersi in tempi-record e perciò con procedure acceleratissime: una scrematura sulla base dei curricula inviati e poi un colloquio individuale. Nessun concorso, nessuna prova scritta o quiz a risposta multipla. Insieme a Poste e Caf che si preparano all’arrembaggio dei richiedenti il reddito di cittadinanza, anche Anpal servizi spa, la partecipata “operativa” dell’Agenzia nazionale delle politiche attive, si sta attrezzando all’assedio telematico di coloro che vorranno diventare navigator, la figura professionale che dovrà guidare i beneficiari della misura verso il mondo del lavoro”.

Saranno collaboratori o dipendenti?

Il “decretone” – ricorda il quotidiano della Cei – stanzia per Anpal servizi 200 milioni per il 2019, 250 per il 2020 e 50 per il 2021 (“per consentire la stipulazione di contratti con le professionalità necessarie ad organizzare l’avvio del Rdc, nelle forme del conferimento di incarichi di collaborazione, nonché per la selezione, la formazione e l’equipaggiamento, anche con il compito di seguire personalmente il beneficiario nella ricerca di lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale”.

Con il #RedditoDiCittadinza stanziamo risorse per garantire a tutti i territori una rete di protezione sociale e finanziare le politiche attive del lavoro. Non daremo solo un sostegno economico ma uno sbocco occupazionale ai cittadini. Il Paese torna a investire sulla crescita! pic.twitter.com/DRXgyFJ9pd

— Riccardo Fraccaro (@riccardo_fra) 20 gennaio 2019

Risorse sufficienti, secondo le proiezioni, ad assumere nei prossimi due anni circa 4.500 navigator come co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa). Un bella ondata, anche se sono meno della metà rispetto ai 10 mila auspicati da Mimmo Panico, il consulente di Luigi Di Maio con lunga esperienza negli Stati Uniti, l’uomo che lo scorso 21 dicembre è stato indicato dal Consiglio dei ministri proprio come nuovo presidente dell’Anpal (per completare la nomina bisogna attendere il parere delle commissioni Lavoro di Camera e Senato).

Leggi anche: Con il decreto dignità c’è stato il boom dei contratti a tempo indeterminato?

Il tipo di rapporto lavorativo è chiaro, leggendo il decreto: saranno dei collaboratori, dei precari, non saranno cioè assunti, sebbene Di Maio ne abbia promesso la «stabilizzazione» (va detto però che Anpal servizi ha già in pancia 530 co.co.co. e 100 lavoratori a tempo determinato che affiancano i 400 col “posto fisso”). Chiaro anche che ci si affida ad una partecipata proprio per dribblare la lunga “liturgia” dei concorsi(sarebbe stato impossibile assegnare la stessa selezione alla “casa madre” Anpal che è un ente pubblico e che quindi deve osservare tutte le regole del comparto statale, comprese quelle su turn over e quote massime di precari).

Leggi qui il servizio integrale di Avvenire

Agi

Buzzfeed licenzierà 100 persone 

BuzzFeed taglierà 100 posti di lavoro. Una delle società media che ha registrato la più forte crescita negli ultimi anni, starebbe pagando i risultati del 2017, al di sotto delle attese. Lo riporta il Wall Street Journal. I licenziamenti valgono, nel complesso, poco meno del 6% dei 1700 dipendenti. La maggior parte dei licenziamenti dovrebbe arrivare nel settore commerciale e amministrativo della sede statunitense, dove sarà tagliato l'8% della forza lavoro.

Ma il ridimensionamento potrebbe toccare anche personale amministrativo e giornalisti della sede britannica. La notizia confermerebbe l'indiscrezione, pubblicata il 16 novembre sempre dal Wall Street Journal, secondo la quale BuzzFeed non centrerà i target di fine anno: l'obiettivo di 350 milioni di dollari di fatturato dovrebbe essere mancato del 15-20%. Cioè di 70 milioni. Una falla sulle previsioni che rende "remota", secondo la fonte del Wsj, una quotazione imminente, indicata come molto probabile fino a poche settimane fa.

Agi News

Cani Armi negli USA: quelle persone uccise dai colpi sparati dai cani

Cani

Armi negli USA: quelle persone uccise dai colpi sparati dai cani
negli Stati Uniti l'accesso a fucili e pistole è così facile che perfino i cani diventano cecchini involontari. Da 2004 ci sono stati una decina di casi di persone che hanno subito i colpi sparati, ovviamente casualmente, dal miglior amico dell'uomo …
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cani

Amate i cani? Ecco i libri che fanno per voi
Manuali, guide di cucina e romanzi. Ecco le letture imperdibili per ha un amico a quattrozampe. 15 ore fa di Redazione Lifestyle · Top Video. condividi questa fotofullscreen. 1/26. Libri da non perdere per chi ama i cani. Woody di Federico Baccomo, …
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E' Irene Ferrato la regina dei cani: li trasforma in "nuvole"
Irene Ferrato è una che ha fatto della sua passione un lavoro e, soprattutto, un palmares. A 35 anni è diventata infatti campionessa mondiale di toelettatura per cani nella specialità “taglio a forbice”. Come lei, insomma, nessun altro sa acconciare …
http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/10/27/news/e-irene-ferrato-la-regina-dei-cani-li-trasforma-in-nuvole-1.12340207

Cane da pastore sbranato dai lupi
«Era circa una settimana che sia Titta che gli altri cani abbaiavano insistentemente per tutta la notte -racconta Chierici – Per questo motivo ho capito che ci fosse qualcosa che non quadrava e l'ho lasciata libera per proteggere gli altri animali …
http://www.gazzettadiparma.it/news/news/311155/Cane-da-pastore-sbranato-dai-lupi.html


Amici e natura