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Dolci senza cottura: Idee rapide e facili per deliziare il palato

Dolci senza cottura: Idee rapide e facili per deliziare il palato

I dolci senza cottura sono la soluzione perfetta per soddisfare la golosità in pochissimo tempo. Questi dessert sono facili da preparare e non richiedono alcuna cottura, quindi non solo sono veloci, ma anche salutari. In questo articolo, esploreremo alcune idee per creare dei dolci senza cottura deliziosi, adatti a tutte le esigenze.

Ricette di dolci senza cottura per bambini

I bambini amano i dolci e spesso richiedono un dessert dopo i pasti. Tuttavia, i genitori potrebbero essere preoccupati per l’alto contenuto di zucchero e di calorie presenti nei dolci tradizionali. Invece, perché non provare a preparare dei dolci senza cottura per i bambini? Ci sono molte ricette disponibili, come ad esempio i biscotti di banana e cioccolato, oppure la cheesecake al limone. Questi dolci sono facili da preparare e i bambini li adoreranno.

Dolci senza cottura a base di frutta secca

La frutta secca è una fonte di proteine, fibre e grassi sani, ed è quindi una scelta perfetta per creare dei dolci senza cottura. Una ricetta semplice e gustosa è la mousse di avocado e cioccolato, che utilizza avocado, burro di mandorle, cacao in polvere e miele. Oppure, si può provare la torta cruda al cocco, con noci di cocco, datteri e latte di cocco. Questi dolci sono perfetti per chi vuole uno snack sano e nutriente.

Dolci senza cottura a basso contenuto di zucchero

I dolci tradizionali contengono spesso una grande quantità di zucchero, che può essere dannoso per la salute. Invece, i dolci senza cottura possono essere preparati con ingredienti a basso contenuto di zucchero, come ad esempio la stevia o il miele. Una ricetta interessante da provare è la torta cruda alle carote, con noci, carote, datteri e cannella. Questo dolce è delizioso e adatto a chi vuole mantenere basso il consumo di zuccheri.

Ricette di dolci senza cottura per persone intolleranti al glutine

Le persone che soffrono di intolleranza al glutine spesso devono rinunciare ai dolci, ma esistono molte ricette di dolci senza glutine disponibili. Una opzione facile da preparare è la cheesecake senza cottura, utilizzando biscotti senza glutine per la base e formaggio cremoso, zucchero e panna per il ripieno. Oppure, si può provare la torta cruda al cioccolato e avocado, con avocado, cacao in polvere, miele e una base di biscotti senza glutine. Questi dolci sono una scelta perfetta per chi deve evitare il glutine.

Dolci senza cottura per feste e occasioni speciali

I dolci senza cottura possono essere utilizzati anche per le feste e le occasioni speciali, come ad esempio matrimoni e compleanni.

Ci sono molte ricette disponibili per creare dei dolci senza cottura adatti per queste occasioni, come ad esempio la torta cruda alla fragola, con una base di biscotti, una crema di fragole e una guarnizione di fragole fresche. Oppure, si può provare la cheesecake senza cottura al limone, con una base di biscotti e un ripieno cremoso di formaggio, limone e panna. Questi dolci sono facili da preparare e saranno sicuramente apprezzati dai tuoi ospiti.

Ricette di dolci senza cottura a base di semi

I semi sono un’ottima fonte di proteine, fibre e grassi sani, e possono essere utilizzati per creare dei dolci senza cottura. Una ricetta semplice e gustosa è la barretta di semi e cioccolato, con semi di girasole, semi di zucca, semi di chia e cioccolato fondente. Oppure, si può provare la mousse di cioccolato e avocado, con avocado, semi di chia e cacao in polvere. Questi dolci sono una scelta perfetta per chi vuole uno snack sano e nutriente.

Dolci senza cottura per la colazione

I dolci senza cottura possono essere utilizzati anche per la colazione, come ad esempio i pancake di banana e avena, con banana, uova, avena e cannella. Oppure, si può provare il budino di chia al cocco e fragole, con latte di cocco, fragole e semi di chia. Questi dolci sono facili da preparare e saranno una scelta perfetta per iniziare la giornata con dolcezza.

Dolci senza cottura per la dieta chetogenica

La dieta chetogenica è un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi, e i dolci senza cottura possono essere facilmente adattati a questa dieta. Una ricetta interessante da provare è la cheesecake senza cottura alla vaniglia, con una base di noci, una crema di formaggio, panna e vaniglia. Oppure, si può provare la mousse di cioccolato keto, con avocado, cacao in polvere, burro di mandorle e stevia. Questi dolci sono adatti per chi segue una dieta chetogenica e vuole comunque concedersi un dolce.

Ricette di dolci senza cottura con ingredienti stagionali

Gli ingredienti stagionali possono essere utilizzati per creare dei dolci senza cottura deliziosi e salutari. Ad esempio, durante l’estate si può preparare la torta cruda alle pesche, con una base di biscotti, una crema di pesche e una guarnizione di pesche fresche. Oppure, in inverno si può provare la mousse di cioccolato e arancia, con arancia, cacao in polvere e panna. Questi dolci sono una scelta perfetta per utilizzare gli ingredienti di stagione.

Dolci senza cottura per una dieta vegana

I dolci senza cottura possono essere facilmente adattati per una dieta vegana, utilizzando ingredienti come il latte di cocco, il burro di mandorle e il cioccolato fondente vegano. Una ricetta interessante da provare è la cheesecake senza cottura alla fragola e cocco, utilizzando una base di biscotti vegani, una crema di cocco e fragole e una guarnizione di fragole fresche. Oppure, si può provare la torta cruda al cioccolato e avocado, utilizzando avocado, cacao in polvere, burro di mandorle e zucchero di cocco. Questi dolci sono adatti per chi segue una dieta vegana e vuole comunque concedersi un dolce.

Domande frequenti sui dolci senza cottura:

  1. Quali sono i vantaggi dei dolci senza cottura rispetto ai dolci tradizionali?
    I dolci senza cottura sono facili da preparare e non richiedono alcuna cottura, quindi sono veloci e salutari. Inoltre, possono essere adattati a diverse diete, come ad esempio la dieta vegana o la dieta chetogenica.
  2. Quali sono gli ingredienti principali utilizzati per creare dei dolci senza cottura?
    Gli ingredienti principali utilizzati per creare dei dolci senza cottura sono la frutta secca, i semi, il latte di cocco, il burro di mandorle e il cioccolato fondente.
  3. Ci sono dei dolci senza cottura adatti per i bambini?
    Sì, ci sono molte ricette di dolci senza cottura adatti per i bambini, come ad esempio i biscotti di banana e cioccolato o la cheesecake al limone.
  4. Ci sono dei dolci senza cottura adatti per le persone intolleranti al glutine?
    Sì, esistono molte ricette di dolci senza glutine disponibili, come ad esempio la cheesecake senza cottura o la torta cruda al cioccolato e avocado.
  5. I dolci senza cottura possono essere adattati per una dieta vegana?
    Sì, i dolci senza cottura possono essere facilmente adattati per una dieta vegana, utilizzando ingredienti come il latte di cocco, il burro di mandorle e il cioccolato fondente vegano.
  6. Quali sono i dolci senza cottura adatti per la colazione?
    I dolci senza cottura adatti per la colazione sono i pancake di banana e avena o il budino di chia al cocco e fragole.
  7. Quali sono i dolci senza cottura adatti per una dieta chetogenica?
    I dolci senza cottura adatti per una dieta chetogenica sono la cheesecake senza cottura alla vaniglia o la mousse di cioccolato keto.
  8. Ci sono dei dolci senza cottura adatti per le feste e le occasioni speciali? Sì, ci sono molte ricette di dolci senza cottura adatti per le feste e le occasioni speciali, come ad esempio la torta cruda alla fragola o la cheesecake senza cottura al limone.
  9. Quali sono i dolci senza cottura a basso contenuto di zucchero?
    I dolci senza cottura a basso contenuto di zucchero sono la torta cruda alle carote o la cheesecake senza cottura alla vaniglia.
  10. Quali sono i dolci senza cottura adatti per utilizzare ingredienti stagionali?
    I dolci senza cottura adatti per utilizzare ingredienti stagionali possono variare a seconda della stagione, ad esempio durante l’estate si può preparare la torta cruda alle pesche o la mousse di limone e menta, mentre in inverno si può provare la mousse di cioccolato e arancia o la cheesecake senza cottura alla zucca. L’importante è utilizzare ingredienti freschi e di stagione per ottenere il massimo sapore.



Dolci senza cottura: Idee rapide e facili per deliziare il palato

Boccia sprona i politici: “Servono scelte coraggiose, no a facili promesse”

L’Italia per avere una crescita duratura deve “agire”, “non rincorrere facili promesse e recuperare il senso dell’impegno e del sacrificio”: lo afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel suo intervento all’assemblea 2019. Servono decisioni “coraggiose”: “siamo mossi dalla visione di un Paese migliore, da costruire con il coraggio delle scelte di oggi”, spiega. E “dalla consapevolezza che possiamo farcela anche grazie ai tanti punti di forza di un’industria larga : manifatturiera, delle costruzioni, dei servizi, della cultura e del turismo”.

In parole povere: più lavoro, meno debito, più crescita e un piano shock per le grandi infrastrutture e le piccole opere “destinate a mettere in sicurezza suolo, ponti, scuole e ammodernare strade”.

Più crescita e meno debito sono “precondizioni per raggiungere più lavoro, a partire dai giovani, la vera priorità nazionale europea”. 

Serve infatti ­“un grande piano di inclusione dei giovani che offra loro la possibilità di crescita professionale adeguata alla competenze”.

Infine è necessario “ridurre il carico fiscale a vantaggio dei lavoratori per aumentare i salari, migliorare il potere d’acquisto e stimolare per questa via la domanda interna oggi particolarmente depressa”.

Agi

Se pensate che i Big Data siano solo soldi facili per i giganti del web, sbagliate  

 I big data rappresentano la nuova frontiera del business, ma anche della tecnologia e dell'innovazione. big data è un termine ricorrente ma che rischia di essere fuorviante. La traduzione letterale, 'grandi dati', fa pensare a un'enorme mole di dati utilizzabile per il business online. Questo è vero solo in parte, perché questa enorme quantità di dati non è sempre liberamente condivisa e disponibile per tutti.

I dati generati dai telefoni, dalle carte di credito, dai pagamenti online, dalle tv contiene effettivamente un'impressionante quantità di informazioni: nomi, indirizzi e codici email, conti bancari, numeri telefonici, ma anche preferenze di acquisto, gusti, interessi personali, dati sulla salute. Si tratta di una massa di informazioni che non è facile da quantificare, perché ha superato l'ordine degli Zettabyte (10 alla 21esima byte), un numero teorico, per archiviare il quale occorrono strumenti e metodologie che non tutti hanno a disposizione.

La rivoluzione dei big data e, in generale, il termine big data si riferisce proprio a cosa si può fare con tutta questa quantità di informazioni e quindi, in termini tecnologici, agli algoritmi capaci di trattare così tante variabili in poco tempo e con risorse computazionali adeguate.

 

No, i big data non interessano solo il settore dell'Information Technology

Il paragone è presto e fatto: fino a poco tempo fa, uno scienziato per analizzare una montagna di dati che oggi definiremmo Small o Medium Data avebbe impiegato molto tempo e si sarebbe servito di computer mainframe da oltre 2 milioni di dollari. Oggi, con un semplice algoritmo, quelle stesse informazioni possono essere elaborate nel giro di poche ore, magari sfruttando un semplice laptop per accedere alla piattaforma di analisi, oppure incrociando e analizzando i dati con i cloud. Il bello è che i big data non interessano solo il settore dell'Information Technology, per il quale vengono impiegati strumenti come il cloud computing, gli algoritmi di ricerca e via discorrendo, ma sono necessari e utili nei business più disparati:

  • automobili che si guidano da sole,
  • medicina
  • commercio
  • astronomia
  • biologia
  • chimica
  • farmaceutica
  • turismo
  • finanza
  • gaming.

Nessun settore in cui esiste un marketing e dei dati da analizzare può dirsi indenne dalla rivoluzione big data.

I principali collettori di big data

Google, Facebook e Amazon, numeri uno rispettivamente dei motori di ricerca, dei social network e dei servizi online, sono i prioincipali collettori di big data del mondo e li ottengono gratis, o quasi. Per muoverci su questi siti noi non paghiamo ma in compenso offriamo loro una mole di dati personali impressionante, che questi colossi possono facilmente collegare e incrociare tra loro, disponendo così di un bene inestimabile: i nostri big data personali.

In base all'attuale legislazione le autorità antitrust sanno bene che le compagnie che abbattono i prezzi per le clientela possono essere grandi e potenti quanto vogliono, cioè non sono soggette ai limiti antitrust, non abusano della loro posizione dominante. Google, Facebook e Amazon offrono i loro servizi praticamente gratuitamente e concorrono ad abbassare i prezzi. Tuttavia un bene, o un servizio non è gratuito se invece di pagarlo in dollari e in euro lo paghiamo in dati, che poi vengono monetizzati per altre vie. Tanto piu' che i nostri dati personali sono difficilmente prezzabili.

Altro problema è quello che pongono le tecnologie delle aziende high tech, le quali custodiscono questi dati, al riparo da occhi indiscreti (inclusi quelli dei governi e delle autorità di pubblica sicurezza), cioè li monopolizzano, o li mettono in vendita (Facebook in testa), dopo aver ottenuto a prezzi stracciati e in modo non sempre chiaro a tutti il diritto di farlo. Tra il 2011 e il 2014 è diventato evidente, indiscutibile, che i big data, rappresentano una ricchezza inestimabile, che sono l'oro, il petrolio del futuro: il 'tesorò del mondo digitalizzato.

Gli specialisti della trasformazione dei big data in pubblicità mirate

Il problema è che i big data non sono beni, servizi, o materie prime qualunque, viaggiano dentro delle macchine e non si vedono, non si toccano. Vengono raccolgono, in quantità gigantesche,  dai colossi del web, in particolare Google, Amazon, Apple, Facebook, i quali fin dal 2015, fiutato l'affare, hanno iniziato ad assumere esperti che hanno lavorato per dotarli di tecnologie in grado di archiviarli, analizzarli, incrociarli, sfruttarli economicamente.

Amazon e Netflix sono diventate specialiste nel trasformare i big data in proposte di acquisto, pubblicità ad hoc, coupon, sconti e quant'altro il marketing online suggerirà in futuro. Sulla base dei big data le assicurazioni e le società di carte di credito sono in grado di valutare il rischio di credito dei clienti. Nella sfera della sicurezza pubblica, della sanità e della previdenza ci sono enormi potenzialità per i big data, tanto che Apple e il dipartimento Usa alla Giustizia hanno già ingaggiato un duello all'ultimo sangue per il diritto di accesso ai dati personali di criminali, che l'azienda di Cupertino si è rifiutata di dare in nome della difesa della privacy.

Google, analizzando i gruppi dei termini di ricerca digitati dagli utenti sul proprio motore, era riuscito a prevedere nel 2008 l'avanzamento dei focolai di infliuenza negli Usa piu' velocemente di come lo stesso ministero della salute non fosse riuscito a fare utilizzando i record di ammissione ospedaliera delle strutture sanitare pubbliche e private. Lo stesso dicasi per i dati utilizzabili in termini di manipolazione politica. Insomma, i big data, sono diventati una miniera d'oro per chi li raccoglie ed è in grado di sfruttarli.

Il vero confine tra cervello umano e macchine: l'analisi dei dati

Un cervello umano non può digerire e processare la montagna di informazioni dei big data, è troppo lento per trasformare in intuizioni, decisioni e ipotesi di lavoro una simile mole di dati. Macchine e algoritmi invece sono perfette a questo scopo, digeriscono montagne di dati e li intrecciano, li mettono in relazione tra loro, ricavando così modelli ricorrenti, osservazioni, soluzioni. Gli ingegneri in grado di costruire queste macchine e l'architettura software in grado di farle fuzionare, dapprima sono stati ingaggiati dai colossi di Internet, poi si sono messi in proprio, creando startup specializzate, presto diventate 'unicorni', cioè società del valore di piu' di un miliardo di dollari.

La nuova frontiera dei big data è comunque quella dell'intelligenza artificiale e del 'machine learning', cioè dei dispositivi a intelligenza artificiale forte, dotati di schede di istruzione più complesse, basate su algoritmi di apprendimento, cioè su programmi particolari, che consentono alla macchina di apprendere funzioni e comportamenti molto potenti, grazie all'interazione con l'ambiente esterno.

Una delle applicazioni commerciali più innovative del machine learning è l'assistente digitale degli smartphone , uno strumento pensato per pianificare la giornata, gli appuntamenti, l'organizzazione della vita, non solo quella domestica ma anche quella sociale e lavorativa, dell'utente. Il dispositivo, in teoria, potrebbe essere programmato anche per giocare a scacchi, in ogni modo ragiona, pianifica, decide, apprende, comprende, comunica, manipola oggetti, tende a sostituire il cervello umano anche nelle sue funzioni piu' complesse, affronta il problem solving, ha funzioni che hanno un fondamento ontologico (si rappresentano ciò che esiste), cioè una capacità di apprendimento automatico.

Il fondamento conoscitivo dell'intelligenza artificiale: l'apprendimento delle macchine

Insomma, il machine learning, non è un programma di istruzioni, per quanto complesso,  ma è un fondamento conoscitivo che permette almeno tre tipi di apprendimento.

Il primo è quello non supervisionato, che è tipico dei motori di ricerca.

Il secondo è un apprendimento supervisionato, tipico di alcune macchine biomediche, che tengono conto dei dati biometrici passati, o dell'identificazione vocale, che migliora sulla base degli ascolti audio passati, o quello che consente l'identificazione visiva, che ha grandi capacità di sviluppo potenziali e può procedere a riconoscimenti inaspettati, molto utili nelle indagini poliziesche.

Il terzo tipo di apprendimento è quello cosiddetto per rinforzo, come il Q-learning, che permette di adattarsi all'ambiente, usa le reti neurali artificiali e la logica fuzzy. Questo apprendimento può trovare applicazioni in campo finanziario, per programmare gli investimenti, oppure in campo medico, ingegneristico, nelle auto che si guidano da sole, nelle case intelligenti, ed è programmato per scambiare informazioni con i 'cloud', archivi dati super-potenti, che dispongono di una memoria infinitamente superiore a quella della mente umana.

Il problema vero è che alla sua massima potenza, l'intelligenza diventa incomprensibile

Queste macchine intelligenti sono molto potenti, hanno capacità che la mente umana non possiede, come d'altra parte hanno anche i computer di calcolo, ma sono ancora molto lontani dal funzionare come un cervello umano, restano macchine artificiali. Dunque, il problema vero dell'Intelligenza Artificiale è che quando l'AI si esprime al massimo della sua potenza diventa spesso incomprensibile. Di qui il problema, ancora non del tutto risolto, di rendere pienamente applicabili nel mondo reale le macchine intelligenti più forti, più complesse. La soluzione fin qui adottata tende a indirizzare la ricerca sull'intelligenza artificiale a servirsi di sistemi applicativi misti, dotati di più algoritmi e in grado di riconoscere quando le risposte o le raccomandazioni finiscono fuori controllo.

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