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La variante Delta frena la domanda di petrolio, l’Aie taglia le stime

AGI – La domanda globale di petrolio è destinata a crescere più lentamente del previsto a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus. La previsione è contenuta nel bollettino mensile dell’Agenzia internazionale dell’energia che prevede ora un aumento della domanda di 5,3 milioni di barili al giorno a 96,2 milioni di barili, 300.000 in meno rispetto le precedenti stime. La produzione globale è invece destinata ad aumentare ulteriormente, dopo l’accordo raggiunto in seno all’Opec+.

La domanda, sottolinea l’Aie, è cresciuta a giugno in Europa e Nord America, grazie alla ripresa della mobilità, ma “ha bruscamente invertito il suo corso” a luglio, dopo che la variante Delta ha rallentato le consegne in Cina, Indonesia e altre parti dell’Asia. “Anche le prospettive sul resto dell’anno sono state apprezzabilmente ridotte, a causa del peggioramento della pandemia e della revisione dei dati storici”, si legge nel rapporto. “Le nuove restrizioni contro il Covid-19 imposte in molti Paesi consumatori di petrolio, in particolare in Asia, ridurranno la mobilità e l’utilizzo del petrolio”, conclude l’Aie. 


La variante Delta frena la domanda di petrolio, l’Aie taglia le stime

Intesa tra Delta e il sindacato piloti, niente licenziamenti fino al 2022

AGI – La compagnia americana Delta, fiaccata dalle difficoltà del traffico aereo generate dalla pandemia, ha raggiunto un accordo con il sindacato che rappresenta i suoi 13.000 piloti al fine di evitare qualsiasi licenziamento fino al 2022. L’accordo deve ancora essere finalizzato e approvato dai membri del sindacato Alpa, ha riferito il direttore delle operazioni, John Laughter, in un messaggio ai dipendenti.

“Contiene diversi elementi che migliorano la qualità della vita consentendo al contempo a Delta di generare risparmi, cosa di cui l’azienda ha bisogno per evitare i licenziamenti, uno dei nostri obiettivi principali sin dall’inizio”, ha spiegato. Più di 40.000 dipendenti della compagnia hanno optato per piani di partenza volontaria, pensionamento anticipato e congedi non retribuiti, che hanno permesso a Delta di evitare di dover ricorrere a licenziamenti.

Secondo il sindacato dei piloti, l’accordo prevede tra l’altro che Delta possa ridurre la spesa per i piloti del 5% al mese. Oltre alle misure sulla qualità della vita, i piloti beneficiano in cambio di una modifica a loro favorevole dei contributi al risparmio previdenziale. Tuttavia, l’intesa scadrà se il governo degli Stati Uniti finirà per approvare un nuovo sostegno finanziario per l’intera industria aerea. Come altre grandi aziende del settore, Delta ha beneficiato fino al 30 settembre di sussidi per un totale di 25 miliardi di dollari per aiutare a pagare i salari.

Da quando i soldi non sono piu’ arrivati, i rappresentanti del settore aereo hanno fatto una campagna a Washington per un’estensione del sostegno finanziario, ma per il momento devono affrontare il blocco delle trattative tra Democratici e Repubblicani. Delta ha nuovamente subito una perdita netta di 5,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre, appena inferiore ai 5,7 miliardi registrati nel secondo trimestre quando gran parte della popolazione mondiale e’ stata costretta a rimanere a casa per arginare la diffusione del Covid-19.

Agi

​Eni scopre giacimento gas e condensati nell’onshore del delta del Niger

Eni, tramite la propria consociata Naoc (Eni 20%, operatore, Nnpc 60%, Oando 20%) ha effettuato una importante scoperta a gas e condensati nelle sequenze geologiche profonde dei campi di Obiafu-Obrikom, nella licenza OML 61, nell’onshore del delta del Niger. Il pozzo Obiafu 41 Deep ha raggiunto una profondità totale di 4.374m, incontrando un importante accumulo a gas e condensati nelle sequenze deltaiche sabbiose di età Oligocenica caratterizzate dalla presenza di oltre 130 m di sabbie di alta qualità mineralizzate. I volumi in posto dell’accumulo sono di circa 28 miliardi di metri cubi di gas e 60 milioni di barili di condensato nella sequenze profonde perforate.

La scoperta ha ulteriore potenziale che sarà valutato con una nuova campagna di perforazione. Il pozzo ha una capacità produttiva stimata di circa 3 milioni di metri cubi di gas e tremila barili di condensato al giorno, e sarà immediatamente messo in produzione per aumentare la produzione gas di Naoc. La scoperta fa parte di una campagna di perforazione pianificata da Naoc Jv per esplorare le opportunità delle sequenze profonde sinora non perforate con l’opportunità  di immediato time to market. Eni (che controlla il 100% di Agi)  è presente in Nigeria dal 1962 con attività di produzione, sviluppo ed esplorazione operate e non operate su un totale di 30.049 Km2 nell’onshore e nell’offshore del Delta del Niger. Nel 2018 la produzione equity è stata di 100.000 barili di olio equivalente al giorno. 

Agi