Tag Archive: Coldiretti

Incendio Pontina: Coldiretti, serve tavolo per quantificare danni

Roma – "Dobbiamo superare immediatamente questa fase di incertezza che aggrava il bilancio dei danni, dei disagi, delle difficoltà degli imprenditori agricoli che, pur non avendo colpe, sono i più colpiti dall'emergenza ambientale. Chiediamo l'attivazione immediata di un tavolo presso la Regione Lazio perché si proceda alla quantificazione dei danni subiti dal sistema agricolo di Pomezia e Ardea e per definire le modalità di liquidazione degli indennizzi". E' la richiesta di David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio dopo l'incendio della Pontina."Fermo restando che, in caso di apertura di procedimenti giudiziari, la Coldiretti si costituirà parte civile, aggiunge. 

Agi News

Latte: Coldiretti, in Gazzetta via libera etichetta made in Italy

(AGI) – Roma, 20 gen. – Storico via libera all’indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari che pone finalmente fine all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la meta’ delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, senza che questo sia stato fino ad ora riportato in etichetta. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’annunciare la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.15 del 19 gennaio 2017 del decreto “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011 firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Un provvedimento – sottolinea Moncalvo – fortemente sostenuto dalla Coldiretti che rappresenta un importante segnale di cambiamento a livello nazionale e comunitario. Il via libera – continua Moncalvo – risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del Ministero delle politiche agricole, in piu’ di 9 casi su 10, considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo e’ per il latte a lunga conservazione”. Il provvedimento riguarda – sottolinea la Coldiretti – l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari e prevede l’utilizzo in etichetta delle seguenti diciture: a) “Paese di mungitura”: nome del Paese nel quale e’ stato munto il latte;
b) “Paese di condizionamento o di trasformazione”: nome del Paese nel quale il latte e’ stato condizionato o trasformato.
Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine puo’ essere assolta con l’utilizzo della dicitura: “origine del latte”: nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di piu’ Paesi della Ue, possono essere utilizzate – precisa la Coldiretti – le diciture: “latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di piu’ Paesi situati al di fuori dell’Ue, per indicare il luogo in cui ciascuna operazione e’ stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione.(AGI)
Bru

Agi News

Consumi: Coldiretti, autunno nero, da -38% olio a -90% castagne

(AGI) – Roma, 12 nov. – Crolla il raccolto di castagne nel 2016 con tagli che raggiungono il 90% in Campania, la prima regione produttrice, ma al minimo storico e’ anche la produzione di novello con appena 2 milioni di bottiglie mentre ci sono pochi funghi ed i tartufi e il prezzo dell’olio e’ schizzato del 54% rispetto allo scorso anno a seguito del taglio dei raccolti di oltre 1/3. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, dopo l’11 novembre che chiude tradizionalmente il bilancio dall’annata agraria che e’ stata sconvolta da un andamento climatico anomalo con pesanti effetti sui tipici prodotti autunnali e sulla spesa degli italiani.
La produzione nazionale di castagne rimarra’ – stima la Coldiretti – inferiore ai 20 milioni di chili, appena il 30% di quella di dieci anni fa, soprattutto per effetto del clima ed in alcune aree del cinipide galligeno, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato soprattutto nei boschi del mezzogiorno una vera strage. Piu’ difficile – continua la Coldiretti – sara’ anche l’abbinamento con il tradizionale vino novello la cui produzione scesa in Italia al minimo storico di 2 milioni di bottiglie per le scelte produttive fatte dalle principali cantine sara’ disponibile per i prossimi mesi.
Per effetto del clima la stagione in molte zone e’ stata avara anche per gli appassionati di porcini, finferli, trombette, chiodini che nascono nei 10 milioni di ettari di bosco che – riferisce la Coldiretti – coprono un terzo del territorio nazionale mentre i prezzi del tartufo hanno raggiunto i 350 euro all’etto al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale. Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi i territori che pero’ continuano ad essere battuti dai ricercatori.
Sui livelli minimi e’ stata quest’anno la produzione di olio di oliva con un crollo del 38% rispetto allo scorso anno per un totale di 298 milioni di chili. L’ andamento produttivo nazionale – sottolinea la Coldiretti – si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%) mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l’anno scorso.(AGI)

Bru

Agi News