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Il 78% delle vecchie cartelle esattoriali è di importo inferiore ai mille euro

AGI – Il 78% delle vecchie cartelle fiscali è costituito da cartelle di importo inferiore a 1.000 euro: si tratta di 178 milioni di posizioni per un totale di 56 miliardi di euro. Lo rivela un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo cui circa 400 miliardi su complessivi 999 miliardi accumulati alla fine del 2020 è difficilmente incassabile.

Più di un terzo del totale, ovvero più di 343 miliardi (34,4%) corrisponde a pretese tributarie vecchie di oltre 10 anni. Secondo lo studio, il 55% dei 16 milioni di nuove cartelle fiscali emesse ogni anno viene recuperato dopo molto tempo e solo in minima parte.

“La stessa amministrazione finanziaria – afferma Unimpresa – è consapevole della difficoltà, se non impossibilità, di recuperare, in particolare, le cartelle fino a 1.000 euro, ragion per cui sono già state opportunamente avviate operazioni di stralcio e azzeramento: il costo di recupero, del resto, sarebbe superiore al beneficio ottenuto dall’incasso finale da parte dell’erario”.

Secondo i dati di Unimpresa, i contribuenti in debito col fisco sono quasi 18 milioni: di questi 15 milioni sono persone fisiche, mentre i restanti 2,8 milioni sono imprese. Sul totale di 999 miliardi di magazzino fiscale, 133 miliardi sono legati a persone fisiche decedute oppure a imprese cessate e fallite, mentre altri 152 miliardi di riferiscono a imprese in fallimento o con altre procedure concorsuali in corso. Si tratta, complessivamente, di 285 miliardi di fatto irrecuperabili, ma che, tuttavia, impegnano in maniera non irrilevante risorse umane ed economiche dell’amministrazione finanziaria che, invece, potrebbero essere dirottate ad altro e destinate, magari, a una efficace e più concreta lotta all’evasione.

“Siamo arrivati davanti a una decisione politica rilevante, per la quale il governo, mentre sta avviando la discussione, con il disegno di legge delega appena varato, di una ampia e organica riforma fiscale, deve porsi obiettivi chiari e precisi”, osservano gli analisti del Centro studi di Unimpresa, secondo i quali “occorre una scelta di campo netta e definitiva che consentirebbe, di fatto, una volta varata la riforma, di far ripartire da zero il rapporto tra Stato e contribuente, in una chiave finalmente e definitivamente basata sui principi di correttezza e trasparenza”.

Saldare le cartelle fiscali – fa notare Unimpresa – è una difficoltà cronica sia per i cittadini sia per le imprese: tant’è che il 50% delle somme incassate ogni anno dall’amministrazione finanziaria, in relazione ai vecchi ruoli, è legato a piani di rateizzazione accordati ai contribuenti. E ancora: ogni anno circa 8 milioni di contribuenti ricevono cartelle di pagamento e di questi il 90% è “recidivo” ovvero risulta avere già iscrizioni a ruolo negli anni precedenti.

“Ciò dimostra che lo Stato, se volesse costruire un rapporto intelligente e costruttivo, dovrebbe valutare anche la situazione economica del soggetto destinatario, anche al fine di poter concretamente recuperare le somme derivanti dalle pretese tributarie”, osservano ancora gli esperti fiscali di Unimpresa.

Le difficoltà nel pagamento da parte dei contribuenti e gli ostacoli che lo Stato trova a incassare i ruoli sono ben rappresentati dal fatto che ogni anno vengono emesse e notificate circa 16 milioni di nuove cartelle fiscali e di queste solo il 20% viene regolarizzato immediatamente e un altro 25% viene estinto attraverso procedure di recupero o con le rateizzazioni, mentre il restante 55% viene poi recuperato negli anni successivi solo in minima parte.


Il 78% delle vecchie cartelle esattoriali è di importo inferiore ai mille euro

Dalla rottamazione bis delle cartelle all’Iva, il decreto fiscale in pillole

Nuova rottamazione delle cartelle Equitalia, riapertura dei termini per aderire alla vecchia definizione agevolata, una prima sforbiciata da un miliardo agli aumenti Iva del 2018, un nuovo pacchetto di misure a favore delle imprese, il prestito aggiuntivo all’Alitalia, la revisione dei poteri speciali del governo sulle società pubbliche e una norma 'antiscorrerie' contro le scalate ostili (che non riguarda il caso specifico Vivendi-Tim). Queste, come si legge sul Corriere della Sera, le principali novità del decreto fiscale approvato venerdì dal governo che anticipa una parte delle misure della manovra di bilancio del 2018, attesa in Consiglio dei ministri lunedì prossimo.

Decreto approvato "salvo intese"

Il provvedimento è stato varato “salvo intese” e, si legge sul Sole 24 Ore, dunque il testo potrà subire alcuni rimaneggiamenti. Il decreto fiscale prevede, tra le altre norme, anche la proroga del prestito ponte per Alitalia. È stata inoltre una norma che apre sul diritto d’autore, consentendo, a determinate condizioni, di bypassare l’obbligatoria intermediazione della Siae.

Le misure in dettaglio

Neutralizzazione aumento Iva 

Il decreto reperisce ulteriori risorse per evitare l'aumento delle aliquote Iva previsto nel 2018, che sarà completamente neutralizzato con le misure che saranno adottate con la legge di bilancio. A quanto apprende il quotidiano di Confindustria, l'ammontare sminato sarebbe di circa un miliardo di euro. Nella Nota di aggiornamento al Def, il governo si è impegnato ad eliminare totalmente le clausole che porterebbero l'anno prossimo ad aumenti dell'aliquota per 15,7 miliardi di euro.

La norma anti scalate ostili

È stata inserita anche una norma antiscorrerie contro le scalate ostili. Il provvedimento, a quanto risulta, sarà applicato per ora solo alle aziende extra europee che acquisiranno quote del capitale di società italiane superiori al 10%. In questo caso potrebbero scattare obblighi e paletti per evitare scalate ostili e al di fuori di ogni controllo. Fra le condizioni previste, potrebbe esserci anche quella di spingere l’impresa “nemica” a dichiarare in anticipo il piano industriale e gli obiettivi dell’acquisizione.

In pratica chi acquista quote in società quotate in Borsa sopra la soglia del 10% dovrà rispettare una serie di obblighi di comunicazione per chiarire le finalità dell’operazione. L’Esecutivo aveva posto la necessità di un provvedimento in materia dopo la scalata di Vivendi a Mediaset.

Rottamazione bis delle cartelle fiscali 

Per quanto riguarda la rottamazione bis, riguarda i ruoli fiscali e contributivi pendenti dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Il pagamento può essere effettuato in massimo cinque rate di pari importo, da pagare, rispettivamente, nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre e febbraio 2019. L’Agente della riscossione stilerà la proposta con gli importi da pagare, in base alle cartelle pendenti entro il 31 marzo e il contribuente potrà presentare una richiesta di adesione entro il 15 maggio 2018. Si riapre inoltre fino a tutto novembre il termine per il pagamento per chi avesse saltato le prime due rate di luglio e settembre.

Chi aveva un piano di rateizzazioni di vecchie cartelle ma non ha poi pagato gli importi alle date dovute non poteva aderire alla rottamazione. Ora questo invece sarà possibile.

Fondo per le piccole e medie imprese 

La dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è incrementata di 300 milioni di euro per l’anno 2017 e di 200 milioni di euro per l’anno 2018.

Proroga del prestito ponte Alitalia 

E' esteso sino al 30 aprile 2018 il termine per l'espletamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali che fanno capo ad Alitalia e delle altre società del medesimo gruppo in amministrazione straordinaria, che sono in corso di svolgimento.

Il prestito statale oneroso, già disposto in favore di Alitalia viene integrato fino al 30 settembre 2018, nella misura di 300 milioni di euro, per garantire la continuità del servizio di trasporto aereo fino all'effettivo trasferimento dei complessi aziendali.

Gli altri provvedimenti 

  • Split payment alle società controllate dalla Pa
    Viene esteso a tutte il meccanismo della scissione dei pagamenti dell'Iva sull'acquisto di beni e servizi. 
  • Golden power rafforzata
    Tra i settori strategici sui quali il governo potrà far sentire la propria voce intervenendo con misure vincolanti e sanzioni viene conserito anche quello della sicurezza e all’ordine pubblico. Ma sarà applicabile solo per le aziende extra-Ue e, quindi, non per Vivendi.
  • Norma che apre su diritto autore 
    Tutti gli organismi di gestione collettiva operanti nel territorio dell'Unione, purché no profit e di proprietà degli autori (i cosiddetti organismi di gestione collettiva), possono procedere alla raccolta dei diritti senza intermediazione della Siae.
  • Credito d'imposta per la pubblicità sui media
    Le imprese e i lavoratori autonomi possono fruire anche per gli investimenti sostenuti nella seconda metà del 2017 del credito di imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, radio e tv locali.  
  • Missioni internazionale e di polizia 
    Rifinanziamento delle missioni internazionali all’estero e l’individuazione di nuove risorse per la rideterminazione del piano assunzioni straordinarie di tutte le forze di polizia.
  • Generali in carica tre anni 
    Gli incarichi per generali e ammiragli potranno durare al massimo tre anni e non potranno essere prorogati o rinnovati.
  • Missioni per migranti 
    Personale delle prefetture sarà inviato all’estero per dare attuazione agli accordi internazionali in materia di immigrazione. Stanziato un milione di euro per ciascuno degli anni del triennio 2018-20.
  • Alluvione di Livorno, sospensione rate 
    Versamenti e adempimenti tributari sospesi a Livorno e negli altri Comuni colpiti dall’alluvione del 9 e 10 settembre (Rosignano Marittimo e Collesalvetti) fino 16 ottobre 2018.
  • Bonifica Bagnoli e rigenerazione Matera 
    Nuove risorse per la bonifica e il rilancio di Bagnoli e per «la rigenerazione urbana» di Matera. A Bagnoli sono assegnati 164 milioni di euro per il 2017, a Matera 3 milioni.

 

Agi News

Tempo fino al 21 aprile per rottamare le cartelle di Equitalia

I contribuenti avranno tempo fino al 21 aprile per rottamare le cartelle esattoriali di Equitalia. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che proroga dal 31 marzo al 21 aprile il termine entro il quale i debitori potranno presentare la domanda e pagare il dovuto senza sanzioni e interessi. La definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 è stata introdotta dal decreto fiscale collegato alla manovra e ha già raggiunto quota 600mila istanze in cinque mesi dall'avvio.

Il provvedimento consentirà di far entrare in vigore la proroga e coprire il tempo necessario fino alla conversione definitiva in legge del decreto terremoto, che ha incassato il primo via libera della Camera e ora passerà al Senato in seconda lettura. Il dl sisma, modificato nel corso del passaggio a Montecitorio, contiene infatti già il differimento al 21 aprile della scadenza per presentare le domande di rottamazione e prevede inoltre lo spostamento dal 31 maggio al 15 giugno della data entro cui l'agente della riscossione dovra' rispondere.

Il differimento dei termini si è reso necessario anche per la mole crescente di richieste presentate dai contribuenti, come dimostrano le file agli sportelli di Equitalia. Con la definizione agevolata è infatti possibile rottamare tutte le cartelle comprese le multe stradali.

  • Chi aderisce deve pagare l'importo residuo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.
  • Per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
  • Delle 598.988 domande presentate (dato aggiornato al 23 marzo) il 49,6% dei contribuenti lo ha fatto utilizzando il portale di Equitalia, l'email o la posta elettronica certificata, mentre il 48,9% si è rivolto alla rete degli sportelli, e il residuo 1,5% ha preferito canali tradizionali quali, ad esempio raccomandata o posta ordinaria. 
  • Le istanze inviate con email semplice sono state 83.718 (14%), quelle trasmesse con la posta elettronica certificata sono state 173.417 (28,9%), mentre dall'area riservata del portale sfiorano le 40mila (39.899, 6,7%) per un totale (web e mail) di 297.034, superiore al dato delle richieste di 'rottamazione' presentate (293.015) attraverso gli sportelli della societa'. 

Agi News