Tag Archive: autunno

La minaccia della Russia: dal prossimo autunno gli europei avranno problemi con il gas

AGI – Mosca non esclude problemi per l’Europa con la questione delle forniture di gas per l’autunno, inverno di quest’anno. Lo ha detto il vicepremier russo, Aleksandr Novak, parlando dal Forum economico di San Pietroburgo. “Agli europei serve stoccare nei depositi sotterranei 45-50 miliardi di metri cubi di gas”, ha aggiunto.

La Russia ha già dimezzato le forniture di gas all’Italia e i flussi verso la Francia dalla Germania sono stati interrotti dal 15 giugno.

 “A fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni pari a circa 63 milioni di metri cubi, Gazprom ha comunicato che fornirà solo il 50% di quanto richiesto (con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto ieri)”, comunica Eni.

Il prezzo del gas vira in calo. All’hub di riferimento europeo Ttf i future, dopo essere balzati a 133,5 euro per megawattora, sono scambiati a 123,81 euro per megawattora (-1,10%).

I mercati erano già tesi dopo il calo della capacità degli Stati Uniti di esportare gas in Europa a seguito dell’esplosione in un importante terminal di esportazione in Texas

L’operatore di gasdotti francese GRTgaz, citando gli effetti della riduzione delle consegne russe, ha detto che “rimane vigile per il prossimo inverno e invita gli spedizionieri a continuare a riempire il più possibile i loro impianti di stoccaggio nazionali”, ha affermato in una nota l’operatore di rete, unità del principale fornitore di gas francese Engie.

“Dal 15 giugno, GRTgaz ha notato un’interruzione del flusso fisico tra Francia e Germania. Questo flusso è stato circa 60 GWh/giorno (gigawattora al giorno) all’inizio del 2022, che è solo il 10% della capacità del punto d’interconnessione”, ha proseguito.

GRTgaz ha ribadito che per l’estate non vede rischi per l’approvvigionamento di gas per la Francia, perché i flussi in entrata più bassi dalla Germania sono compensati dalle maggiori importazioni dalla Spagna e dall’aumento delle capacità nei terminal del metano.

Le scorte di gas strategiche della Francia al momento sono piene del 56%, ha aggiunto il gestore della rete, affermando che questo valore è superiore al 50% del normale in questo periodo dell’anno.


La minaccia della Russia: dal prossimo autunno gli europei avranno problemi con il gas

Consumi: Coldiretti, autunno nero, da -38% olio a -90% castagne

(AGI) – Roma, 12 nov. – Crolla il raccolto di castagne nel 2016 con tagli che raggiungono il 90% in Campania, la prima regione produttrice, ma al minimo storico e’ anche la produzione di novello con appena 2 milioni di bottiglie mentre ci sono pochi funghi ed i tartufi e il prezzo dell’olio e’ schizzato del 54% rispetto allo scorso anno a seguito del taglio dei raccolti di oltre 1/3. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, dopo l’11 novembre che chiude tradizionalmente il bilancio dall’annata agraria che e’ stata sconvolta da un andamento climatico anomalo con pesanti effetti sui tipici prodotti autunnali e sulla spesa degli italiani.
La produzione nazionale di castagne rimarra’ – stima la Coldiretti – inferiore ai 20 milioni di chili, appena il 30% di quella di dieci anni fa, soprattutto per effetto del clima ed in alcune aree del cinipide galligeno, il parassita cinese che fa seccare gli alberi ed ha provocato soprattutto nei boschi del mezzogiorno una vera strage. Piu’ difficile – continua la Coldiretti – sara’ anche l’abbinamento con il tradizionale vino novello la cui produzione scesa in Italia al minimo storico di 2 milioni di bottiglie per le scelte produttive fatte dalle principali cantine sara’ disponibile per i prossimi mesi.
Per effetto del clima la stagione in molte zone e’ stata avara anche per gli appassionati di porcini, finferli, trombette, chiodini che nascono nei 10 milioni di ettari di bosco che – riferisce la Coldiretti – coprono un terzo del territorio nazionale mentre i prezzi del tartufo hanno raggiunto i 350 euro all’etto al borsino del tartufo di Alba, punto di riferimento a livello nazionale. Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all’Umbria, dall’Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi i territori che pero’ continuano ad essere battuti dai ricercatori.
Sui livelli minimi e’ stata quest’anno la produzione di olio di oliva con un crollo del 38% rispetto allo scorso anno per un totale di 298 milioni di chili. L’ andamento produttivo nazionale – sottolinea la Coldiretti – si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%) mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l’anno scorso.(AGI)

Bru

Agi News