La Tav è stata congelata. Quanto ci costerà lo stop? 

La Camera ha bocciato le quattro mozioni sulla Tav presentate dalle opposizioni (Pd, Forza Italia, FdI e NcI), mentre è stata approvata la mozione di maggioranza, targata M5s e Lega. Il testo impegna il governo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione”. I voti a favore sono 261, 136 i voti contrari.

La mozione presentata dai capigruppo alla Camera del Movimento 5 stelle (Francesco D’Uva) e Lega (Riccardo Molinari) decretava il ritorno del governo a quanto stabilito il contratto firmato all’indomani delle politiche dello scorso 4 marzo. I partiti di maggioranza si impegnano a “ridiscutere integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo Italia e Francia”, riabilitando l’analisi costi e benefici. Di fatto il governo prende tempo. Secondo La Stampa questo ‘prendere tempo’ costerebbe all’Italia circa 300 milioni di finanziamenti. 

Il motivo è che, spiega Pagella Politica che per AGI ha curato lo speciale sulla Tav, la sezione transfrontaliera della Tav ha un costo certificato di 8,6 miliardi di euro (in valuta 2012), o 9,6 miliardi di euro (rivalutazione del Cipe nel 2017, tenendo conto del possibile aumento dell’inflazione). 

Di questi soldi, 57,9 per cento sono a carico dell’Italia, 42,1 per cento della Francia. Vanno però considerati i contributi dell’Unione europea, che sono il 50 per cento per gli studi e il 40 per cento per i lavori.  Dal 2000 al 2015, l’Ue ha erogato finanziamenti a fondo perduto per un valore di circa 414 milioni di euro.

Tra il 2015 e il 2019, è previsto sempre dall’Ue un finanziamento per la sezione transfrontaliera di 813,7 milioni di euro: i beneficiari sono sia Francia che Italia, che hanno sottoscritto l’accordo con INEA (Innovation and Networks Executive Agency) della Commissione europea (qui il testo integrale).

Il 19 febbraio, Telt – società promotrice per la realizzazione della sezione transfrontaliera – ha pubblicato un comunicato stampa in cui dice che il consiglio di amminsitrazione ha deciso “un breve rinvio sulla pubblicazione dei bandi di gara”. Telt aggiunge anche che “nel corso del consiglio il rappresentante della Commissione Europea ha reso nota una comunicazione ufficiale di INEA (Innovation and Networks Executive Agency) che indica come condizione per la conferma dell’intera contribuzione di 813 milioni di euro la tempestiva pubblicazione dei bandi, mentre in caso contrario verrà applicata una riduzione di 300 milioni”.

Per approfondimenti: Tav, la verità dei fatti 

Agi