Il sanpietrino ecologico che salverà il posto di lavoro a 300 operai

Nel Frusinate gli operai della Ideal Standard tirano un respiro di sollievo: un accordo firmato ieri al Ministero dello Sviluppo economico tra istituzioni, azienda e sindacati sancisce il passaggio dello stabilimento di Roccasecca alla società Saxa Grestone. La soluzione  consentirà di salvare quasi trecento posti di lavoro nei prossimi ventiquattro mesi, nell’alveo di un piano di riconversione che porterà l’azienda a dedicarsi alla produzione di un nuovo tipo di sanpietrino ecofriendly il cui mercato di sbocco naturale dovrebbe essere soprattutto nel nord Europa.

L’intesa, siglata sotto la diretta supervisione del ministro Carlo Calenda, prevede il trasferimento della proprietà della fabbrica alla società controllata dalla Saxa Gres, realtà imprenditoriale specializzata nella produzione di gres porcellanato e di ceramica. Un investimento di trenta milioni di euro, finanziato da Regione Lazio e Governo, sosterrà economicamente la conversione dell’impianto che ora produce sanitari, per consentire la realizzazione di un nuovo tipo di sanpietrino, “non in pietra ma che è un esempio di economia circolare”, come ha spiegato lo stesso ministro.

Saxa Gres è il più grande produttore di piastrelle fuori dalla zona di Sassuolo, e ha brevettato e presentato nel 2017 un particolare tipo di sanpietrino prodotto utilizzando la cenere di scarto degli inceneritori. L’esito è quindi un prodotto costituito per il 30% di rifiuti urbani, che assomiglia ai famosi cubetti di basalto (la cui materia prima è di origine cinese), ma ne riduce l’impatto ambientale ed è rispettoso dell’ambiente.

In attesa del piano industriale, intanto è stato annunciato che lo stabilimento passerà di proprietà il 22 febbraio, e che successivamente verranno avviate le operazioni di conversione. “Ci hanno assicurato che entro l’anno sarà avviata la nuova produzione – ha spiegato ad Agi Enzo Valente (Ugl) – ed entro ventiquattro mesi tutti gli operai dovrebbero già essere reintegrati”.

I circa trecento operai che rischiavano il posto di lavoro quindi saranno salvati nel nuovo assetto, e anzi “non saranno neppure riassunti, ma passeranno direttamente alla nuova proprietà", come ha spiegato lo stesso ministro. 

Ideal Standard, azienda belga con 17mila dipendenti nel mondo, aveva avviato il 30 novembre la procedura di cessata attività, avvisando gli operai solamente il giorno prima. L’intervento record delle istituzioni, insieme al sollevamento degli operai e dei cittadini del territorio, ha consentito che si trovasse una soluzione in tempo record, con piena soddisfazione dei lavoratori. “Siamo molto contenti – ha spiegato Valente – tanto più che non era mai accaduto che un intero territorio dicesse basta, e così siamo stati ascoltati”. 

Agi News