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La stima del Pil dell’Eurozona e i verbali Fed, la settimana calda dei mercati

AGI – I principali Market mover della prossima settimana sono la seconda stima del Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre che arriva martedì 17 agosto e, il giorno dopo, la pubblicazione dei verbali della riunione della Fed del 28 luglio, in cui la banca centrale Usa ha spiegato che nonostante i progressi dell’economia e del mercato del lavoro a stelle e strisce per ora tutte le politiche a supporto della ripresa rimarranno intatte. I mercati europei e statunitense hanno chiuso la settimana in rialzo, complici l’ottimismo per i risultati societari e la fiducia nella tanto attesa ripresa economica, nonostante sullo sfondo restino le preoccupazioni per la variante Delta del Covid, con il repentino aumento dei casi di coronavirus a livello globale che in piena estate non era stato messo in conto. 

PIL EUROZONA II TRIMESTRE BATTE ATTESE, +2% LA STIMA

Cresce più delle attese il Pil dell’Eurozona nel II trimestre dell’anno. Secondo la stima preliminare di Eurostat, il prodotto interno lordo è salito del 2% dopo il -0,3% dei tre mesi precedenti. Dato migliore delle previsioni degli analisti, che si aspettavano un +1,5%. Se il dato sarà confermato, indicherà che siamo sulla strada giusta per lasciarci alle spalle la crisi innescata un anno e mezzo fa dalla pandemia. Insomma, la ripresa c’è nonostante le incertezze legate alla progressiva diffusione delle varianti piu’ contagiose del Covid, che hanno frenato l’iniziale euforia data dal ritmo serrato delle campagne vaccinali.

Su base annua, la stima del Pil è al +13,7%, rispetto al -1,3% indicato nel trimestre precedente e contro il +13,2% del consensus. Per l’intera Unione Europea (Eu-27) è indicato un aumento del Pil dell’1,9% sul trimestre (-0,1% il precedente) e del 13,2% sull’anno (-1,3% il dato precedente). Attesa poi mercoledì per l’inflazione di luglio finale. Secondo i dati preliminari pubblicati da Eurostat, per il mese scorso l’inflazione attesa nell’area euro è del 2,2%, in aumento rispetto ai valori di giugno (1,9%); valore dunque oltre la soglia ritenuta ottimale dalla Bce. 

I VERBALI DELLA FED E IL NODO ‘TAPERING

Tapering o non tapering, questo è il problema. Se è vero che la Federal Reserve nell’ultima riunione ha confermato una politica monetaria accomodante e ribadito “l’impegno a utilizzare la gamma completa di strumenti per sostenere l’economia degli Stati Uniti in questo momento difficile”, è ormai chiaro che il Fomc (il braccio operativo della Fed) è spaccato tra ‘falchi’ e ‘colombe’ e cresce il pressing per iniziare il tapering entro l’anno. Secondo il numero uno dell’istituzione, Jerome Powell, le tempistiche del ritiro di parte del programma di acquisto da 120 miliardi di dollari al mese messo in campo dall’istituzione statunitense, “dipenderanno dai dati dei prossimi mesi”. Powell ha sottolineato che non esiste un calendario già fissato per l’annuncio, che potrebbe arrivare già a settembre, ben dopo il simposio di Jackson Hole di fine agosto, che secondo indiscrezioni sui mercati avrebbe potuto rappresentare lo scenario per l’avvio della normalizzazione.

Gli occhi della Fed sono puntati su due fronti: mercato del lavoro e inflazione, che però puntano in direzioni diverse. Diversi membri del board sostengono che gli acquisti dovrebbero essere ridotti rapidamente per riportare la politica monetaria su binari più consueti e prepararsi a un eventuale aumento dei tassi d’interesse come scudo contro l’inflazione. Così, per Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, la Federal Reserve potrebbe iniziare la riduzione degli acquisti di asset “già da fine anno”. 

“Resto molto ottimista per la ripresa in autunno e i miglioramenti in atto sono le variabili chiave che monitoriamo alla Fed”, ha dichiarato Daly pochi giorni fa in un’intervista al Financial Times. E secondo il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, il momento giusto per iniziare il tapering potrebbe essere addirittura ottobre. “Sarei favorevole all’annuncio di un piano alla riunione di settembre e all’inizio del tapering in ottobre”, ha spiegato alla Cnbc la settimana scorsa.

Per altri colleghi del Fomc come il presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin, invece, la priorità resta il mercato del lavoro e ci vorranno mesi prima che l’occupazione si ristabilisca tanto da consentire l’inasprimento delle attuali politiche monetarie. Lunedì scorso in un’intervista alla Reuters Barkin ha evidenziato i progressi fatti dagli Stati Uniti per quel che riguarda il mercato del lavoro, che vanno in direzione di quella soglia che la Fed ha indicato come necessaria prima d’iniziare a ridurre gradualmente gli acquisti mensili e arrivare poi a terminare il programma.

“Ci stiamo avvicinando, non so esattamente quando ci arriveremo – ha sottolineato Barin – quando saremo abbastanza vicini, allora supporterò il tapering e il graduale ritorno a un contesto normale alla velocita’ a cui l’economia ce lo consentirà”. Il giorno prima della diffusione dei verbali Fed – martedì 17 agosto – alle 19,30 italiane è atteso un discorso di Jerome Powell a un evento con insegnanti e studenti, nel quale i partecipanti potranno porre domande al governatore. 

GLI ALTRI DATI, DALLA CINA ALLA GERMANIA

Diversi i dati macro da tenere d’occhio in settimana. A partire da lunedì, con le vendite al dettaglio e la produzione industriale in Cina relative al mese di luglio, dopo il ritorno dell’incubo Covid e la nuova ondata di contagi nel paese in cui il virus è apparso alla fine del 2019. Le norme restrittive sugli spostamenti per combattere la diffusione della variante Delta stanno iniziando a colpire più parti dell’economia, tanto che le Borse asiatiche hanno chiuso la settimana in rosso dopo che il piu’ grande porto marittimo del mondo per tonnellaggio merci (e il terzo in termini di traffico di container), quello cinese di Ningbo-Zhoushan, ha chiuso uno dei suoi principali terminal a seguito di un caso confermato di Covid.

Martedì oltre al Pil dell’Eurozona sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli States (sempre di luglio), mentre mercoledì sempre Oltreoceano arrivano l’indice settimanale di richieste di mutui, l’avvio di cantieri per nuove unita’ abitative e i permessi per le costruzioni relativi a luglio. Giovedì riflettori sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa. Nella settimana che si è conclusa il 7 agosto le nuove domande sono diminuite di 12 mila unità a quota 375.000, in linea con le attese dagli analisti (nella settimana precedente si erano attestate a 387.000 unità, dato rivisto dalle iniziali 385.000). Infine venerdì è la volta dei prezzi alla produzione di luglio della Germania, che il mese prima sono saliti piu’ delle attese, registrando un incremento annuo dell’8,5% dopo il +7,2% del mese precedente (+8,4% il consensus). 
 


La stima del Pil dell’Eurozona e i verbali Fed, la settimana calda dei mercati

Per i mercati globali è la peggiore settimana dal 2008

Per i mercati globali questa che volge al termine è la settimana peggiore dalla crisi finanziaria del 2008. Secondo quanto evidenzia il Financial Times, l’indice MSCI World è sceso del 9,4% dalla scorsa settimana, la peggiore performance dal novembre 2008. ​A trascinare giù i mercati globali sono i timori di un recessione, alimentati dal flusso costante di notizie sulle epidemie di coronavirus in tutto il mondo. I trader si trovano costretti ad affrontare la prospettiva di un’imminente pandemia, facendo scendere ancora di più le azioni in Asia.

“Il mercato sta valutando rapidamente i prezzi in uno scenario molto terribile, paragonabile a quello che abbiamo visto in Cina”, ha dichiarato Tai Hui, responsabile del mercato asiatico per JPMorgan Asset Management. 

Gli operatori sono preoccupati per il fatto che il coronavirus, che si è diffuso dalla Cina in paesi come gli Stati Uniti e in Europa, Medio Oriente e altrove in Asia, quest’anno potrebbe colpire l’economia globale. Per questo motivo, sottolinea il Ft, sono ormai quasi certi che la Federal Reserve sarà costretta a tagliare i tassi di interesse a marzo per evitare un eventuale rallentamento economico dovuto alla diffusione del virus.

Agi

Settimana cruciale per i conti pubblici

Roma – Settimana cruciale per il governo che dovrà fornire chiarimenti alle Camere sulle stime di crescita contenute nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, dopo i rilievi dell'Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb), l'organismo indipendente addetto alla 'sorveglianza' sulle previsioni macroeconomiche.

Martedì il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sarà nuovamente ascoltato dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, dopo il presidente dell'Upb, Giuseppe Pisauro. L'aggiornamento al Def approderà in Aula il giorno dopo. Atteso tra il 14 e il 15 un Consiglio dei ministri per il via libera alla nuova legge di bilancio. Entro il 17 ottobre (il termine è fissato al 15 ma cade di sabato) l'esecutivo deve trasmettere alla Commissione Europea e all'Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio per l'anno successivo, ovvero ala griglia dei numeri e della misure su cui si articolerà la manovra. Entro il 20 poi il governo dovrà inviare il testo completo di tutte le tabelle economiche e finanziarie della legge di bilancio alle Camere. 

Questo il dettaglio degli appuntamenti economici

– LUNEDI' 10 OTTOBRE- Italia: produzione industriale agosto- Germania: esportazioni e bilancia commerciale ad agosto- Ue: riunione dell'Eurogruppo a Lussemburgo – Ue: fiducia investitori a ottobre; audizione del commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager; Eurostat pubblica il rapporto sul trasporto aereo nel 2015 – Giappone: borsa Tokyo chiusa per festività

– MARTEDI' 11 OTTOBRE Def: audizione Padoan in commissioni Bilancio di Camera e Senato; audizione del presidente dell'Ufficio parlamentare di Bilancio, Giuseppe Pisauro – Gb: vendite al dettaglio settembre- Germania: indice Zew a ottobre- Ue: riunione dell'Ecofin a Lussemburgo- Ue: Eurostat pubblica i dati trimestrali sulle imprese e le famiglie relativi al secondo trimestre

– MERCOLEDI' 12 OTTOBRE Def: in Aula Camera e Senato – Italia: Bot a 12 mesi- Giappone: ordinati macchinari agosto- Germania: prezzi all'ingrosso a settembre- Francia: inflazione a settembre- Ue: Eurostat pubblica i dati sulla produzione industriale ad agosto, e i dati sui prezzi delle case nel secondo trim.- Usa: domande settimanali mutui- Usa: Verbali riunione del Fomc

– GIOVEDI' 13 OTTOBRE Germania: inflazione a settembre- Italia: Btp a 3, 7 e 30 anni- Usa: prezzi esportazione e importazione settembre; scorte di greggio- Ue: la commissione Industria vota la relazione sulle misure che garantiscono la sicurezza dell'approvvigionamento di gas

– VENERDI' 14 OTTOBRE Italia: prezzi al consumo a settembre; economia non osservata nei conti nazionali (anno 2014)- Spagna: inflazione settembre- Ue: Eurostat pubblica i dati sul commercio internazionale di beni ad agosto. Pubblica anche il rapporto sull'agricoltura biologica nell'Ue- Usa: Beige Book Fed- Usa: prezzi alla produzione, vendite al dettaglio settembre (AGI)

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