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Facebook cambia nome e diventa Meta

AGI – “È tempo di avere un nuovo brand per la nostra società, che includa tutto ciò che facciamo. Io sono quindi orgoglioso di dirvi che da oggi il nome della nostra società sarà Meta”. Così Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, durante l’apertura della conferenza annuale della società.  

“La nostra mission rimane la stessa, non cambieranno le nostre app e i loro nomi – ha spiegato Zuckerberg – ma ora abbiamo una nuova stella polare: portare invita il Metaverso. Da ora cominciamo a essere ‘Metaverse first’, non più Facebook first”.

Con il nuovo nome, Meta, Mark Zuckerberg ha presentato durante Facebook Connect anche il nuovo logo della holding.

È un simbolo dell’infinito, blu con sfumature sul chiaro a dare un effetto leggermente tridimensionale. A fianco del logo il nuovo nome della società, “Meta”, in grigio.

Zuckerberg ha detto durante la presentazione che la nuova società sarà “Metaverse first, non più Facebook fist”, ovvero continueranno sì a lavorare alle app di social network, ma sarà il metaverso il focus principale della società.

Il simbolo dell’infinito sembrerebbe riflettere il senso del rebranding, con Meta che viene dal termine greco ‘metà’ che significa oltre.

Facebook vola in borsa dopo la presentazione del progetto Metaverso e il rebranding della società: il titolo al Nasdaq guadagna il 3,32% a 322 dollari e contribuisce al rialzo dei tecnologici, che in questo momento segnano un +1,20%. 


Facebook cambia nome e diventa Meta

Come cambia il paniere Istat 

Nel paniere dell’inflazione 2020 non esce nessun prodotto mentre tra le new entry ci sono auto e monopattini elettrici e il cibo a domicilio. Lo rende noto l’Istat. Nel paniere del 2020 utilizzato per il calcolo degli indici Nic (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.681 prodotti elementari (1.507 nel 2019), raggruppati in 993 prodotti, a loro volta raccolti in 410 aggregati, spiega l’Istituto.

I nuovi prodotti del paniere

Per l’ingresso di nuovi prodotti rappresentativi dell’evoluzione nelle abitudini di spesa delle famiglie, sono da segnalare: tra i mezzi di trasporto, le automobili elettriche e ibride elettriche e il monopattino elettrico e, tra i servizi di ristorazione, il sushi take away e la consegna pasti a domicilio. Entrano poi nel paniere il servizio di barba e baffi, i trattamenti estetici per uomo e gli apparecchi acustici. Nessuno prodotto esce dal paniere nel 2020 poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione.

Nessuno prodotto esce dal paniere nel 2020, spiega l’Istat, poiché tutti quelli già presenti non mostrano segnali di obsolescenza tali da motivarne l’esclusione. Ad arricchire la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati, sono inclusi nel paniere il servizio di lavatura e stiratura camicia (tra i servizi di lavanderia abiti) e l’applicazione dello smalto semipermanente (tra i trattamenti di bellezza).

L’ampliamento dell’utilizzo degli scanner data e alcune innovazioni nella metodologia di calcolo degli indici, fanno sì che nel 2020 siano circa 30 milioni le quotazioni di prezzo provenienti ogni mese dalla Gdo utilizzate per stimare l’inflazione. Delle restanti 577mila quotazioni, 384mila sono raccolte sul territorio dagli uffici comunali di statistica, 121mila direttamente dall’Istat e quasi 72mila dalla base dati dei prezzi dei carburanti del ministero dello Sviluppo economico.

La copertura dell’indagine

Nel 2020, sono 80 i comuni che contribuiscono alla stima dell’inflazione per il paniere completo (79 nel 2019); la copertura territoriale dell’indagine è pari all’83,2% in termini di popolazione provinciale. La copertura territoriale sale al 90,3% per un sottoinsieme di prodotti (tariffe e alcuni servizi locali), il cui peso sul paniere Nic è del 5,6%, per i quali altri 12 comuni effettuano la rilevazione dei prezzi.

Tra punti vendita, imprese e istituzioni sono circa 43mila le unità di rilevazione presenti nei comuni, e circa 8mila le abitazioni presso le quali sono rilevati i canoni d’affitto. Per quanto riguarda la rilevazione dei prezzi effettuata direttamente dall’Istat anche mediante tecniche di scarico automatico dei dati (web scraping) dalla rete Internet o attraverso la raccolta di informazioni da grandi fornitori di dati, nel 2020 i prodotti coinvolti rappresentano, in termini di peso, circa il 22,7% del paniere. Gli scanner data provenienti dai diversi canali della Gdo sono riferiti a un campione di quasi 4mila punti vendita, appartenenti a 25 grandi catene della distribuzione al dettaglio e rappresentativi dell’intero territorio nazionale.

Nella struttura di ponderazione del paniere Nic aggiornata al 2020 si segnalano l’aumento del peso della divisione di spesa Trasporti e il calo di quella abitazione, acqua, elettricità e combustibili. La divisione di spesa prodotti alimentari e bevande analcoliche continua ad avere il peso maggiore nel paniere (16,21%), seguita da Trasporti (14,96%), servizi ricettivi e di ristorazione (11,95%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (9,95%). Per il calcolo dell’indice Ipca (armonizzato a livello europeo) si utilizza invece un paniere di 1.700 prodotti elementari (1.524 nel 2019), raggruppati in 1.012 prodotti e 414 aggregati. 

Agi

Dai voucher ai contratti a termine: come cambia il decreto dignità

In arrivo norme per salvare i precari della scuola e rafforzare i centri per l'impiego e marcia indietro sulle sigarette elettroniche.

Sono alcune delle modifiche al dl Dignità su cui la maggioranza avrebbe già trovato un'intesa. Da lunedì le commissioni Finanze e Lavoro della Camera passeranno al vaglio i circa 900 emendamenti depositati ma l'attenzione si concentrerà su un pacchetto di qualche decina di proposte concordate tra M5s e Lega, a partire da un regime transitorio per i contratti a termine nel quale, salva la durata massima di 24 mesi e il numero totale di proroghe ammissibili (quattro), le imprese possano rinnovare oltre i 12 mesi senza la necessaria indicazione della causale.

Arrivano gli incentivi per le assunzioni

Intesa raggiunta anche sulla proroga di due anni del bonus per le assunzioni under 35 e sui voucher estesi ad agricoltura, turismo ed enti locali.

Saranno tracciabili, digitali ma anche cartacei, limitati a studenti, pensionati e disoccupati e secondo i tetti annui esistenti. "Abbiamo pronto un emendamento sui voucher e credo che nascerà un decreto Dignita' 2.0", ha annunciato il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, parlando a Catania. "Il primo – ha detto – è relativo agli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, soprattutto nel sud Italia. Questo vuol dire che all'interno del decreto Dignità non ci sarà solo una stretta per i contratti a tempo determinato, ma ci saranno incentivi per l'assunzione dei giovani". 

La norma sui voucher, ha spiegato il ministro, "per come l'abbiamo scritta non punta ad alcuno sfruttamento ma devono essere utilizzati solo in determinati periodo in cui c'è bisogno di un numero di persone più alto. È impensabile che una volta si pagavano con i voucher gli ingegneri, gli avvocati e persino i giornalisti".

Un ramoscello d'ulivo per Confindustria

M5s e Lega convergono anche nella richiesta di rafforzare l'operatività dei centri per l'impiego destinando quota delle assunzioni che le Regioni potranno fare nel triennio 2019-2021. Sarà necessario un accordo fra Stato e Regioni in quanto la funzione è di competenza regionale.

La Lega chiede poi di escludere il periodo di intervallo, il cosiddetto 'stop&go' nel contratto di lavoro a tempo determinato a scopo di somministrazione. Si allenta la stretta sulle delocalizzazioni (le aziende decadono dagli incentivi incassati prima di espatriare solo se il taglio dei posti supera il 50%, non il 10), tra i punti contestati da Confindustria, e si propone di destinare le somme derivanti dalle sanzioni applicate alle imprese per finanziare contratti di sviluppo ai fini della riconversione del sito produttivo in disuso a causa della delocalizzazione dell'attività economica eventualmente anche sostenendo l'acquisizione da parte degli ex dipendenti.

La Lega punta inoltre a rendere più libero Il mercato delle sigarette elettroniche dopo la stretta introdotta con il decreto fiscale lo scorso anno. Sarà nuovamente consentita la vendita online di liquidi con o senza nicotina. Niente più imposta di consumo e verrà dimezzata l'accisa per i tabacchi da inalazione senza combustione (dal 50 al 25%). Il voto sugli emendamenti nelle commissioni prenderà il via martedì e giovedì il provvedimento e' atteso in Aula. Il via libera di Montecitorio dovrebbe arrivare entro il weekend.

Agi News

Cosa cambia per tassisti e clienti con la sentenza dell’Antitrust su Mytaxi

Un tassista non può essere vincolato a lavorare per un solo servizio di radiotaxi. E' la sintesi della pronuncia dell'Antitrust secondo cui le clausole di esclusiva nei rapporti tra i principali operatori di radiotaxi attivi a Roma e Milano vincolano ciascun tassista a destinare tutta la propria capacità operativa, in termini di corse per turno, a un singolo radiotaxi e questo costituisce una limite per la concorrenza. 


Quali sono gli operatori coinvolti

Roma:

  • Radiotaxi 3570
  • Pronto Taxi 6645
  • Samarcanda

Milano:

  • Taxiblu
  • Yellow Tax Multiservice 
  • Autoradiotassì

 Tutto è partito da una segnalazione di Mytaxi, l'app sviluppata dal gruppo Daimler alla quale possono registrarsi i tassisti che, in base alle proprie esigenze, possono mettere a disposizione della piattaforma una quota variabile di corse.

Secondo l'Autorithy, queste clausole chiudono di fatto del mercato della raccolta e dello smistamento della domanda del servizio taxi a Roma e Milano, ostacolando l'accesso a nuovi operatori che adottano un diverso e innovativo modello di business, come appunto Mytaxi.

Tra l'altro, sostiene l'Autorità, le clausole di esclusiva non hanno alcuna giustificazione di natura giuridica o economica. 

Cosa cambia per i tassiti e i clienti

In buona sostanza, secondo l'Antitrust il tassista che si registra a una applicazione come Mytaxy non fa altro che usufruire liberamente del proprio lavoro, mettendolo a disposizione del cliente che gli pare e non di quello indicato dal servizio di radiotaxi cui ha aderito. In soldoni: potrà succedere che quando chiamate un taxi con una app se ne presenti uno che usualmente lavora per un radiotaxi, ma che ha deciso di destinare parte delle ore del suo turno a una sorta di 'libera impresa', cioè di lavorare per un certo numero di corse (o un certo lasso di tempo) a tariffe diverse e con modalità diverse rispetto a quelle di un servizio di radiotaxi.

Agi News

Cosa cambia da oggi per i pagamenti elettronici (online, bancomat e carte)

È entrata in vigore il 13 gennaio la Psd2 (Payment service direttive 2), un provvedimento che prevede nuove regole per la protezione dei pagamenti online effettuati da device mobili e non, e con bancomat e carte di credito. A fine dicembre il Consiglio dei ministri italiano aveva recepito la direttiva europea, anche su pressione delle associazioni dei consumatori, direttiva che ha come obiettivo finale quello di aumentare la trasparenza e la sicurezza dei pagamenti su Internet. La normativa non riguarda soltanto i pagamenti effettuati da singoli cittadini, ma anche quelli delle aziende.

Tra le novità introdotte dal decreto legislativo con cui è stata recepita la normativa europea c’è l’impiego del credito telefonico come mezzo di pagamento per alcune tipologie di beni e servizi e la rimodulazione del perimetro di deroga per gli strumenti cosiddetti “a spendibilità limitata. Allo scopo di favorire i pagamenti digitali viene confermato e generalizzato il divieto di applicare il sovrapprezzo per l’uso di un certo strumento di pagamento (divieto di surcharge). 

Per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa; per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.

Bancomat e carte di credito. In caso di furto o frodi con carte o bancomat, il cliente fino ad oggi era tenuto a pagare 150 euro per operazioni che non riconosceva, effettuate prima della sua denuncia. Lo scrive La Stampa. “Ora tale franchigia scende a 50 euro. Aumenterà anche la trasparenza dei costi di commissione quando si acquista in una valuta europea diversa dall’euro. Fino ad oggi, alla transazione veniva applicato un tasso di cambio poco chiaro. Aumenta poi la protezione della privacy di chi utilizza il Fintech – la tecnologia applicata ai servizi finanziari – e che creano un legame tra il conto del cliente e quello del venditore: da ora anche questi dovranno rispettare standard molto rigidi di protezione dei dati finanziari, e dovranno dotarsi di una sicurezza ulteriore per assicurare le transazioni”.

Ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per la stabilità finanziaria e i servizi finanziari: “Questa legislazione è un altro passo verso un mercato unico digitale nell’UE. Promuoverà lo sviluppo di pagamenti innovativi online e mobili, a vantaggio dell’economia e della crescita. Con l’entrata in vigore della PSD2, stiamo mettendo al bando il sovrapprezzo per pagamenti con carte di debito e di credito. Questo potrebbe portare un risparmio di oltre 550 milioni l’anno per i consumatori della Ue. I consumatori saranno inoltre più protetti quando effettueranno i pagamenti”.

Le disposizioni sui pagamenti elettronici piacciono al Movimento Difesa del Cittadino. “Finalmente il nostro Paese si mette al passo con l’Europa sui pagamenti elettronici recependo una norma che introduce nuove tutele e garanzie per i consumatori, riduce al minimo il rischio di frode per chi acquista online e taglia le commissioni sulle transazioni con carta”. 

In occasione dell’entrata in vigore della direttiva, Accenture ha condotto un’indagine intervistando circa 80 executive responsabili dei servizi di pagamento presso grandi società di vendita al dettaglio e banche di tutta Europa. Indagine riportata da Fasi.biz.

Quasi un terzo degli intervistati ha dichiarato che sarà in grado di collegarsi direttamente alle banche per acquisire le informazioni relative ai clienti e gestire disposizioni di pagamento, mentre circa il 90% sarà in grado di farlo entro il 2019.

Se è evidente il fatto che la direttiva rappresenta una grande opportunità per le società Fintech, è altrettanto chiaro che i retailer non intendono lasciarsi sfuggire l’opportunità di accettare pagamenti bypassando intermediazioni e garantendo procedure di rimborso più rapide, migliorando così la customer experience.

Quelli coinvolti nello studio hanno infatti dichiarato che intendono utilizzare le interfacce di programmazione di un’applicazione (API) per avere accesso alle informazioni finanziarie dei clienti, in modo da poter personalizzare i propri prodotti (74% dei retailer intervistati), gestire le disposizioni di pagamento direttamente con le banche per negoziare tariffe più vantaggiose per le transazioni(53%), ridurre le frodi (53%) e generare offerte rilevanti presso i punti vendita esconti basati sulle abitudini di acquisto dei consumatori (51%).

 

 

 

 

Agi News

Cosa cambia col bonifico istantaneo per i correntisti italiani

Oggi il bonifico istantaneo è una realtà anche in Italia. Basta un click e, attraverso i canali digitali, il correntista può trasferire soldi fino a 15 mila euro in pochi secondi – circa 10 – sette giorni su sette, 24 ore su 24. I contro? Il costo, più alto rispetto ai bonifici ordinari, e l’impossibilità di revocarli. Ma come è nato? E qual è la prospettiva di diffusione?

Un’iniziativa europea

Il progetto è nato sul tavolo della Banca centrale europea che – ricorda Wired – aveva fissato il traguardo due anni fa: entro il 2017 bonifici istantanei nei 34 Paesi dell’area Sepa, che unifica i sistemi di pagamenti in euro. Al momento al progetto hanno aderito:

  • ABN AMRO Bank 
  • AS SEB Pank 
  • Banco Bilbao Vizcaya Argentaria 
  • Banca Patrimoni Sella 
  • Banca Sella S.p.A. 
  • Banca Sella Holding SpA 
  • Banco de Sabadell 
  • Bankia S.A. 
  • CaixaBank 
  • ERSTE Group Bank AG 
  • Intesa Sanpaolo SpA 
  • Latvijas Banka – Bank of Latvia 
  • Lietuvos Bankas – Bank of Lithuania 
  • Raiffeisen Bank International AG 
  • Raiffeisenlandesbank Oberösterreich 
  • UniCredit Bank AG (HypoVereinsbank) 
  • UniCredit S.p.A 
  • Verso Bank

Dall’Italia hanno partecipato Banca SellaIntesa Sanpaolo e Unicredit. L’attività di questi istituti, secondo i rappresentanti di Eba Clearing (gruppo francese che offre sistemi di pagamento alle banche europee), permette di riverberare l’accesso ai bonifici istantanei a 500 operatori dei pagamenti istantanei. Ed entro la fine del prossimo anno il numero di istituti “potrebbe raggiungere una massa critica”.

Applicazioni e vantaggi

Innumerevoli, sostiene il Sole24Ore, sono le applicazioni pratiche: dalla compravendita di beni usati alle spedizioni a domicilio, fino allo sblocco delle forniture o all'instant cash management per le aziende. Per non parlare dei vantaggi in termini di efficienza operativa, minore uso del contante e degli strumenti cartacei come assegni.

Per ora trasferimenti solo in uscita

Per il momento i correntisti italiani potranno ricevere solo bonifici immediati in entrata, ma non potranno spedire denaro. Dal 27 novembre Banca Sella darà iol via ai primi trasferimenti in uscita super veloci. Intesa e Unicredit inizieranno nel 2018, la prima a gennaio, la seconda dal 22 febbraio.

Quanto costa

Le tre banche italiane applicano commissioni diverse sui bonifici istantanei: Intesa Sanpaolo applicherà un costo fisso pari a 1,6 euro (0,60 euro oltre al costo ordinario Sepa online ossia un euro) fin quando sarà in vigore il limite operativo di invio di 15 mila euro, successivamente il costo scenderà allo 0,004% con un limite massimo di 20 euro per transazioni fino a 500 mila euro.

UniCredit applicherà costi pari a 2,5 euro (un bonifico dal Conto Genius costa 2,2 euro).

Banca Sella al momento non applica costi per gli instant payments dal conto online Websella, ma applicherà una commissione di 2,30 euro a partire da marzo.

 

 

 

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Metalmeccanici, cosa cambia con il nuovo contratto

Roma – Firmato l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro di 1.600.000 metalmeccanici. L'intesa raggiunta da Federmeccanica-Assistal e Fim, Fiom e Uilm, prevede a regime un aumento medio mensile di 92,67 euro, cifra comprensiva di parte salariale, welfare, formazione. La durata del contratto sarà di 4 anni (2016-2019); a partire dal 2017 il riconoscimento dell'inflazione sarà ex-post anno su anno e non piu' ex-ante. Gli incrementi retributivi decorreranno dal mese di giugno di ciascun anno e non piu' da gennaio. Viene riconosciuta l'assistenza sanitaria integrativa gratuita a tutti i dipendenti e familiari (anche conviventi di fatto a partire da ottobre 2017). L'accordo sarà ora sottoposto al referendum tra i lavoratori che i terrà il 19, 20 e 21 dicembre.

Ecco i punti salienti dell'intesa:

  • Aumenti – L'intesa prevede a regime un aumento medio mensile di 92,67 euro, cifra comprensiva di parte salariale, welfare, formazione. Per il recupero dell'inflazione sono previsti 51,7 euro, per il salario non tassato 13,5, 7,69 per la previdenza, 12 per sanita' e 19 per welfare; in totale sono 85 euro a cui vanno aggiunti 7,69 euro per la formazione. L'aumento medio calcolato al quinto livello e' di 89 euro. I 13,6 euro comprendono anche 80 euro come una tantum in pagamento a marzo prossimo.
  • Posizioni di partenza – Federmeccanica non prevedeva alcun incremento per il 2016 e un beneficio solo per chi ha un salario individuale inferiore a quello di garanzia. La proposta e' stata immediatamente bocciata da Fim, Fiom, Uilm, secondo cui l'aumento sarebbe andato ad appena un 5% dei lavoratori. La piattaforma di Fim e Uilm chiedeva un aumento di 105 euro mensili (per il quinto livello), e sulla stessa linea la Fiom. I sindacati hanno risposto con venti ore di sciopero, decine di manifestazioni, blocchi degli straordinari e delle flessibilità.
  • Salario ​- Riconoscimento dell'inflazione ex post anno su anno a partire dal 2017. Incrementi retributivi dal mese di giugno di ciascun anno (e non gennaio).
  • Assistenza sanitaria – Prevista Meta'salute, l'assistenza sanitaria integrativa (156 euro totalmente a carico delle aziende e riconosciuto a tutti i lavoratori metalmeccanici e ai loro familiari a carico, anche ai conviventi).
  • Welfare aziendale – Previsti Flexible Benefits pari a 100 euro nel 2017, 150 euro nel 2018, 200 euro nel 2019. Soldi netti da spendere, a titolo di esempio, come "carrello della spesa", buoni carburante, spese scolastiche, e altri beni e servizi.
  • Formazione – Dal 1 gennaio 2017 le aziende coinvolgeranno i lavoratori a tempo indeterminato ad effettuare, nel triennio, almeno un percorso di formazione di 24 ore pro-capite a loro carico. In assenza di percorsi aziendali, il lavoratore ha il diritto di ricercare e partecipare a corsi di formazione all'esterno, con un contributo di spese direttamente a carico delle aziende fino a 300 euro.
  • Diritto allo studio – Per i lavoratori studenti universitari, oltre i giorni retribuiti per ciascun giorno d'esame e le 120 ore annue non retribuite, le 150 ore retribuite triennali (50 ore annue) potranno essere utilizzate con maggior flessibilita' per la preparazione degli esami. Oltre i 9 esami triennali il lavoratore avra' diritto a 16 ore retribuite aggiuntive per ogni esame.
  • Congedi parentali – Il padre lavoratore e la madre lavoratrice, per ogni bambino nei primi suoi dodici anni di vita, hanno diritto al congedo parentale che potra' essere utilizzato anche su base oraria (a gruppi di due o quattro ore) oltreche' giornaliera o continuativa.
  • Previdenza complementare – Cometa, la previdenza integrativa, vede aumentare il contributo a carico dell'azienda dall'1,6% al 2% per incentivare e valorizzare uno strumento fondamentale per le pensioni del futuro, soprattutto per i giovani.
  • Permessi per eventi, cause particolari, ex art 33, L.104. – Il lavoratore ha diritto ad usufruire di 3 giorni di permesso retributi in caso di decesso o di grave infermita' del consiuge anche legalmente separato, o di un parente di secondo grado anche non convivente. I permessi legge 104 sono cumulabili; il lavoratore deve presentare un piano di programmazione mensile.
  • Salute e sicurezza – Istituita un Commissione con il compito di realizzare un evento annuale a livello nazionale, degli approfondimenti. Nelle aziende con almeno 200 dipendenti si terranno due incontri annuali nelle diverse aree di lavoro, per meta' del tempo in orario di lavoro, sui fattori di rischio e per individuare le possibili soluzioni; saranno sperimentati i cosiddetti break formativi dei lavoratori, di 15/20 minuti in orario di lavoro, di aggiornamento sulle procedure di sicurezza dell'area di lavoro. Si introduce infine una piccola ma significativa novita', prevedendo Gli RLS saranno dotati di elementi di identificazione (cartellino, badge, spilla, ecc.) per valorizzare il loro ruolo in azienda. Vengono aumentate lievemente le ore a disposizione del singolo RLS nelle aziende oltre i 300 dipendenti (elevate a 72 ore annue) e oltre i 1000 (elevate a 76 ore annue).
  • Trasferimenti – Per i trasferimenti individuali di sede di lavoro viene portata a 52 anni (oggi 50) per gli uomini e a 48 per le donne (oggi 45) l'eta' oltre la quale i trasferimenti possono avvenire solo in casi eccezionali.
  • Comitato consultivo di partecipazione – Viene istituito nelle aziende con oltre 1.500 dipendenti e con almeno due unita' produttive con piu' di 300 dipendenti, o almeno una unita' produttiva con almeno 500 dipendenti, su richiesta di una delle parti. Il comitato verra' convocato dall'azienda in caso di scelte strategiche rilevanti su cui verra' chiesto il parere del sindacato.
  • Appalti – Viene introdotto, in modo condiviso, il principio di salvaguardare l'occupazione in caso di cambio appalto nell'ambito dei pubblici servizi. Su richiesta di una delle parti, verra' attivato un tavolo di confronto che coinvolgera' le organizzazioni sindacali, l'impresa uscente e quella subentrante, allo scopo di definire l'ambito del "cambio appalto", il numero dei lavoratori coinvolti.
  • Contrattazione territoriale – Rilancio della contrattazione aziendale con parametri variabili per rilanciare la produttivita' aziendale e far crescere i salari. Gli Osservatori territoriali, per la prima volta, avranno il compito di promuovere la contrattazione aziendale anche in quelle aziende in cui non c'è. 

 

Agi News

Acea: ‘Roma cambia luce’, procede piano installazione lampade Led

Roma – 'Roma cambia luce' e sostituisce le vecchie lampade con quelle ultramoderne a tecnologia Led. E' quanto prevede il piano, partito a meta' luglio 2016 e che dovrebbe terminare la prossima estate, messo a punto da Acea Illuminazione Pubblica che sta procedendo secondo programma in tutti i municipi di Roma. Grazie a questa operazione, Acea stima di poter risparmiare il 55% rispetto ai consumi attuali. L'intervento globale prevede la sostituzione di circa 186.000 corpi illuminanti, di cui 162.000 funzionali standard, 7.000 su mensola, 10.000 su pali artistici e tesate e 7.000 in galleria. Gia' installati 51.000 apparecchi nei 15 municipi della capitale. L'area di intervento e' stata suddivisa in diverse tipologie di impianti: quelli antecedenti al periodo anni '80; impianti risalenti al periodo 1980-1995;impianti anni 1995-2002; impianti anni 2002-2014. Ciascuna delle macro aree e' caratterizzata da diverse modalita' di realizzazione degli impianti, in linea con le normative dell'epoca e che oggi richiedono, inevitabilmente, un approccio differenziato per essere adeguate all'attuale normativa.
L'approccio progettuale, il modus operandi, le regole stabilite e i riscontri rilevati determinano una sorta di Piano Regolatore della Luce che rendera' possibile una univocita' di sistema alla trasformazione degli impianti (operativita' articolata su 5 anni). I progettisti prima, gli installatori e la manutenzione poi, avranno a disposizione schede personalizzate per singola strada contenente tutte le informazioni su ogni punto luce (potenza nominale, potenza effettiva, indirizzo IP).
Per quanto concerne il risparmio energetico, un primo livello di massima si potra' gia' stabilire in sede di redazione del piano, col calcolo percentuale della riduzione della potenza. In sede di redazione dei progetti esecutivi si potranno affinare ulteriormente questi calcoli. Il piano di trasformazione e' partito a meta' luglio 2016 e ha interessato piu' municipi contemporaneamente. Le aree maggiormente coinvolte hanno riguardato i Municipi III (Montesacro, Tufello, Conca d'Oro) e X (Ostia e zone limitrofe). Al momento sono stati installati gia' 51.000 apparecchi nei 15 Municipi, con interventi che hanno riguardato in prevalenza le zone periferiche. A dicembre si partira' con la trasformazione di alcuni impianti del centro storico utilizzando nuovi strumenti illuminanti costruiti ad hoc per gli apparati di tipo 'storicizzato'. In particolare per il centro di Roma si e' optata per una scelta diversa rispetto l'emissione della temperatura di colore. Questa, in accordo con la Sovraintendenza e gli uffici di Roma Capitale, e' stata stabilita in 3600 K. Una tonalita' piu' calda di quella impiegata nelle zone periferiche, illuminate con 4000 K. L'impiego di una colorazione bianca consente una migliore lettura dello spazio e dei valori cromatici. In particolare si esalta la dominante verde evitando, al contempo, l'effetto 'autunno perenne' determinato dall'emissione monocromatica delle lampade al sodio. L'adozione di ottiche particolarmente performanti, a corredo degli apparecchi di nuova concezione studiati per le specifiche esigenze di Acea, forniscono degli standard di uniformita' decisamente piu' elevati rispetto alle tradizionali lampade. Il calcolo previsionale indica infatti un risparmio del 55% rispetto ai consumi attuali, e una ridotta attivita' manutentiva in base alla garanzia elevata a un periodo di 7-10 anni. La conclusione del Piano di Trasformazione a Led e' prevista per giugno/luglio 2017. (AGI)

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