Tag Archive: bonus

Bonus Psicologico 2023: cos’è e come funziona

Il bonus psicologico 2023 è una nuova agevolazione prevista dallo Stato italiano per sostenere la salute mentale e il benessere psicologico della popolazione. Questo bonus prevede un sostegno economico per accedere ai servizi e alle cure psicologiche, così come a interventi di supporto per situazioni di crisi o stress. In questo articolo, cercheremo di approfondire le caratteristiche del bonus psicologico 2023, rispondendo alle domande più comuni e analizzando i suoi potenziali benefici.

Cos’è il bonus psicologico 2023?

Il bonus psicologico 2023 è un’agevolazione economica prevista dal Governo italiano per sostenere la salute mentale e il benessere psicologico della popolazione. L’obiettivo è quello di incentivare l’accesso ai servizi e alle cure psicologiche, così come a interventi di supporto per situazioni di crisi o stress, fornendo un sostegno economico alle persone che ne hanno bisogno.

Chi può richiedere il bonus psicologico?

Tutti i cittadini italiani maggiorenni che hanno bisogno di supporto psicologico possono richiedere il bonus psicologico 2023. Non ci sono restrizioni di reddito o di stato di salute, quindi chiunque abbia bisogno di supporto psicologico può fare richiesta per ottenere il bonus.

Come si fa a richiedere il bonus psicologico?

Per richiedere il bonus psicologico 2023, sarà necessario presentare una domanda online, attraverso il portale dedicato che sarà messo a disposizione dal Ministero della Salute. La procedura di richiesta è semplice e veloce, e richiede solo pochi minuti per essere completata. Sarà necessario fornire alcune informazioni personali, come il proprio nome, cognome, codice fiscale e indirizzo di residenza, così come una descrizione delle proprie esigenze psicologiche.

Qual è l’importo del bonus psicologico?

L’importo del bonus psicologico 2023 non è ancora stato comunicato ufficialmente dal Governo italiano. Tuttavia, si prevede che il bonus avrà un valore significativo, in modo da coprire completamente o parzialmente i costi delle cure psicologiche o dei servizi di supporto richiesti.

Quali sono i requisiti per ottenere il bonus psicologico?

Non ci sono requisiti particolari per ottenere il bonus psicologico 2023, se non quello di essere un cittadino italiano maggiorenne e di avere bisogno di supporto psicologico. Non ci sono restrizioni di reddito o di stato di salute, quindi chiunque abbia bisogno di supporto psicologico può fare richiesta per ottenere il bonus.

Quali servizi o interventi sono coperti dal bonus psicologico?

Il bonus psicologico 2023 copre una vasta gamma di servizi e interventi per la salute mentale e il benessere psicologico. In particolare, il bonus può essere utilizzato per accedere a servizi di psicoterapia, counseling, supporto psicologico online, interventi di supporto per situazioni di crisi o stress, e molto altro ancora. Saranno fornite ulteriori informazioni sui servizi specifici che possono essere coperti dal bonus una volta che il Ministero della Salute avrà comunicato i dettagli dell’agevolazione.

C’è una scadenza per richiedere il bonus psicologico?

Al momento non ci sono informazioni ufficiali riguardo ad una possibile scadenza per la richiesta del bonus psicologico 2023. Tuttavia, è possibile che il bonus abbia una scadenza per la richiesta o che sia a disponibilità limitata, pertanto è consigliabile fare richiesta il prima possibile una volta che la procedura di richiesta sarà aperta.

Posso richiedere il bonus psicologico se sono già in cura psicologica?

Sì, è possibile richiedere il bonus psicologico 2023 anche se si sta già seguendo un percorso di cura psicologica. Il bonus può essere utilizzato per coprire parzialmente o completamente i costi delle cure psicologiche o dei servizi di supporto richiesti, anche se si è già in cura.

Il bonus psicologico è cumulabile con altri bonus o agevolazioni?

Al momento non ci sono informazioni ufficiali riguardo alla cumulabilità del bonus psicologico 2023 con altre agevolazioni o bonus previsti dallo Stato italiano. Tuttavia, è possibile che il bonus possa essere cumulato con altre agevolazioni o bonus, in base alle eventuali disposizioni che saranno comunicate dal Governo italiano.

Quali sono i potenziali benefici del bonus psicologico per la salute mentale delle persone?

Il bonus psicologico 2023 potrebbe avere molti potenziali benefici per la salute mentale delle persone. In particolare, l’agevolazione potrebbe aumentare l’accesso alle cure psicologiche, ridurre i costi delle cure psicologiche e dell’assistenza sanitaria, migliorare l’inclusione sociale e la lotta alla discriminazione, fornire supporto psicologico per le persone in situazioni di crisi, prevenire il burnout e la sindrome da stress lavorativo, sostenere i lavoratori impegnati in attività stressanti, migliorare la produttività e il benessere sul lavoro, e avere un impatto positivo sulle relazioni interpersonali e familiari.

Argomenti correlati

Oltre alle domande già affrontate, ci sono molti altri argomenti correlati al bonus psicologico 2023 che potrebbero essere di interesse per la salute mentale e il benessere psicologico. Ad esempio, si potrebbe approfondire il tema dell’accesso alle cure psicologiche, discutere della copertura assicurativa per i servizi psicologici, analizzare i costi delle cure psicologiche e dell’assistenza sanitaria, esplorare l’inclusione sociale e la lotta alla discriminazione, analizzare il sostegno psicologico per le persone in situazioni di crisi, approfondire la prevenzione del burnout e della sindrome da stress lavorativo, discutere del supporto ai lavoratori impegnati in attività stressanti, analizzare i potenziali benefici del supporto psicologico per la produttività e il benessere sul lavoro, e esplorare l’impatto del sostegno psicologico sulle relazioni interpersonali e familiari.

Conclusioni

Il bonus psicologico 2023 è un’agevolazione molto importante per sostenere la salute mentale e il benessere psicologico della popolazione italiana. Grazie a questa agevolazione, sarà possibile accedere a servizi e cure psicologiche a prezzi accessibili, così come a interventi di supporto per situazioni di crisi o stress. La procedura di richiesta è semplice e veloce, e non ci sono restrizioni di reddito o di stato di salute. Non appena saranno comunicati i dettagli dell’agevolazione dal Ministero della Salute, sarà possibile fare richiesta per ottenere il bonus psicologico 2023 e accedere al supporto psicologico di cui si ha bisogno.



Bonus Psicologico 2023: cos’è e come funziona

Bonus Occhiali 2023 – Informazioni e Requisiti

Cos’è il bonus occhiali 2023?

Il bonus occhiali 2023 è un incentivo previsto dal governo italiano per supportare l’acquisto di occhiali e accessori per la correzione della vista.

Quali sono i requisiti per ottenere il bonus occhiali?

I requisiti per ottenere il bonus occhiali dipendono dalle disposizioni specifiche emanate dal governo. Tuttavia, in genere, è richiesto che il richiedente sia maggiorenne e residente in Italia, che abbia bisogno di occhiali per la correzione della vista, e che possieda un reddito inferiore a una certa soglia stabilita dal governo.

Qual è l’ammontare del bonus occhiali 2023?

L’ammontare del bonus occhiali 2023 non è ancora stato comunicato dal governo. Tuttavia, in passato, il bonus occhiali ha coperto una percentuale variabile del costo degli occhiali o degli accessori per la vista.

Quando sarà possibile richiedere il bonus occhiali 2023?

La data in cui sarà possibile richiedere il bonus occhiali 2023 non è ancora stata comunicata. Tuttavia, in genere, l’agevolazione viene resa disponibile per un certo periodo di tempo, durante il quale i cittadini possono presentare la domanda e usufruire del bonus.

Chi può beneficiare del bonus occhiali 2023?

Il bonus occhiali 2023 è destinato a tutti coloro che necessitano di occhiali o altri prodotti per la vista. Non ci sono limiti di età o condizioni specifiche per poter beneficiare del bonus.

Il bonus occhiali 2023 è cumulabile con altri bonus o agevolazioni?

Il bonus occhiali 2023 potrebbe essere cumulabile con altri bonus o agevolazioni previsti dal governo o dalle regioni. Tuttavia, ciò dipende dalle disposizioni specifiche emanate dalle autorità competenti.

Quali tipi di occhiali sono coperti dal bonus occhiali 2023?

Il bonus occhiali 2023 copre una vasta gamma di prodotti, tra cui occhiali da vista, occhiali da sole con lenti correttive, occhiali sportivi, lenti progressive e molto altro ancora. In genere, i prodotti che rientrano nell’agevolazione sono quelli prescritti da un medico oculista o da un ortottista.

Come funziona il meccanismo di rimborso del bonus occhiali 2023?

Il meccanismo di rimborso del bonus occhiali 2023 dipende dalle disposizioni specifiche emanate dal governo. In genere, il richiedente deve acquistare gli occhiali o gli accessori per la vista e successivamente presentare la richiesta di rimborso. Il rimborso viene erogato direttamente al richiedente o all’ottico che ha fornito il servizio.

Il bonus occhiali 2023 copre anche le lenti a contatto?

Attualmente non è chiaro se il bonus occhiali 2023 copre anche le lenti a contatto. Tuttavia, potrebbe essere possibile beneficiare del bonus per l’acquisto di lenti a contatto con correzione della vista.

Quali sono i vantaggi per la salute visiva dell’utilizzo del bonus occhiali 2023?

L’utilizzo del bonus occhiali 2023 consente ai cittadini di ottenere occhiali o accessori per la vista a costi ridotti o addirittura gratuiti, a seconda dell’ammontare del bonus. Ciò può incentivare un maggior numero di persone a sottoporsi a controlli oculistici e a correggere eventuali problemi visivi, migliorando così la salute visiva della popolazione.

Il bonus occhiali 2023

Il bonus occhiali 2023 è un incentivo che si inserisce in un quadro più ampio di agevolazioni previste dal governo per sostenere la salute e il benessere della popolazione. Altri esempi di agevolazioni previste dal governo includono il bonus vaccini, il bonus cultura, il bonus mobilità, il bonus verde, il bonus mamma e molto altro ancora.

Inoltre, l’acquisto di occhiali e accessori per la vista può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini. La correzione della vista può migliorare la capacità di svolgere attività quotidiane come leggere, lavorare al computer o guidare, riducendo il rischio di incidenti o lesioni.

Infine, l’uso corretto degli occhiali e degli accessori per la vista può prevenire o rallentare la progressione di alcune patologie oculari, come la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia. Pertanto, il bonus occhiali 2023 può svolgere un ruolo importante nella promozione della salute visiva e nella prevenzione di eventuali problemi oculari.



Bonus Occhiali 2023 – Informazioni e Requisiti

Bonus Casa 2023 – tutto quello che devi sapere

Bonus Casa 2023 – tutto quello che devi sapere

Il Bonus Casa 2023 è una detrazione fiscale introdotta dal governo italiano per incentivare l’acquisto, la ristrutturazione e la riconversione energetica degli immobili adibiti ad abitazione principale. In questo articolo, ti forniremo tutte le informazioni necessarie per capire come funziona il Bonus Casa 2023 e come beneficiarne.

Quali sono i principali interventi che possono beneficiare del Bonus Casa 2023?

I principali interventi che possono beneficiare del Bonus Casa 2023 sono:

  • Acquisto di una prima casa
  • Ristrutturazione edilizia
  • Interventi per l’efficientamento energetico
  • Riqualificazione urbana
  • Interventi per la mobilità sostenibile
  • Incentivi per l’acquisto di case antisismiche
  • Riqualificazione degli immobili del patrimonio storico-culturale
  • Agevolazioni fiscali per le locazioni brevi
  • Sgravi fiscali per le attività di Bed & Breakfast
  • Agevolazioni fiscali per gli investimenti immobiliari

Quali sono i requisiti per poter accedere al Bonus Casa 2023?

Per poter accedere al Bonus Casa 2023, è necessario rispettare alcuni requisiti, tra cui:

  • Essere residenti in Italia
  • Avere un’abitazione principale
  • Sostenere le spese tramite bonifico bancario o postale
  • Effettuare i lavori tramite imprese registrate
  • Presentare la richiesta di detrazione fiscale entro i termini previsti dalla legge

Qual è la percentuale di detrazione fiscale massima prevista dal Bonus Casa 2023?

La percentuale di detrazione fiscale massima prevista dal Bonus Casa 2023 varia a seconda del tipo di intervento effettuato. In generale, la detrazione può arrivare fino al 50% della spesa sostenuta.

Quali sono le spese ammissibili al Bonus Casa 2023?

Le spese ammissibili al Bonus Casa 2023 variano a seconda del tipo di intervento effettuato. Ad esempio:

  • Per l’acquisto di una prima casa, è possibile beneficiare del Bonus Casa 2023 fino a un massimo di € 20.000
  • Per la ristrutturazione edilizia, la detrazione fiscale può arrivare

fino al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di € 96.000

  • Per gli interventi di efficientamento energetico, la detrazione fiscale può arrivare fino al 65% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di € 100.000
  • Per la riqualificazione urbana, la detrazione fiscale può arrivare fino al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di € 200.000
  • Quali sono le scadenze per richiedere il Bonus Casa 2023?

    Le scadenze per richiedere il Bonus Casa 2023 variano a seconda del tipo di intervento effettuato. In generale, la richiesta di detrazione fiscale deve essere presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno in cui sono state sostenute le spese.

    Chi può richiedere il Bonus Casa 2023?

    Il Bonus Casa 2023 può essere richiesto da tutti i contribuenti residenti in Italia che possiedono un’abitazione principale. Inoltre, è possibile richiedere il Bonus Casa 2023 anche se si possiede una casa in affitto, purché sia adibita ad abitazione principale.

    Qual è l’importo massimo della detrazione fiscale prevista dal Bonus Casa 2023?

    L’importo massimo della detrazione fiscale prevista dal Bonus Casa 2023 varia a seconda del tipo di intervento effettuato. In generale, il limite massimo di detrazione fiscale è di € 96.000 per la ristrutturazione edilizia, di € 100.000 per gli interventi di efficientamento energetico e di € 200.000 per la riqualificazione urbana.

    Quali documenti sono necessari per richiedere il Bonus Casa 2023?

    Per richiedere il Bonus Casa 2023 è necessario presentare alla propria agenzia delle entrate la documentazione che attesta le spese sostenute per l’acquisto, la ristrutturazione o la riconversione energetica dell’immobile. Tra i documenti necessari ci sono:

    • Fatture e ricevute fiscali relative alle spese sostenute
    • Documento d’identità del richiedente
    • Codice fiscale del richiedente
    • Codice fiscale dell’immobile
    • Attestazione dell’impresa che ha effettuato i lavori

    È possibile cumulare il Bonus Casa 2023 con altre agevolazioni fiscali?

    Sì, in alcuni casi è possibile cumulare il Bonus Casa 2023 con altre agevolazioni fiscali. Ad esempio, se si effettuano interventi di efficientamento energetico è possibile beneficiare anche degli incentivi previsti dal Conto Termico, cumulando così i benefici fiscali.



    Bonus Casa 2023 – tutto quello che devi sapere

    Come richiedere il Bonus Vacanze 2023: tutto quello che devi sapere

    Il Bonus Vacanze 2023 è un’agevolazione prevista dal Governo italiano per incentivare il turismo e la ripresa economica del settore dopo gli effetti della pandemia. In questo articolo, vedremo tutto quello che devi sapere su questa agevolazione.

    L’importanza del turismo per l’economia italiana e gli effetti positivi del bonus vacanze nel 2023 sul settore

    Il turismo rappresenta uno dei settori chiave dell’economia italiana, generando un fatturato di miliardi di euro ogni anno e dando lavoro a milioni di persone. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, il settore turistico ha subito un duro colpo. Per incentivare la ripresa del settore, il governo ha istituito il Bonus Vacanze 2023, una misura di sostegno per le famiglie italiane che intendono trascorrere le proprie vacanze in Italia.

    Cos’è il bonus vacanze e come funziona nel 2023?

    Il Bonus Vacanze 2023 è un’agevolazione che permette alle famiglie italiane di ottenere un rimborso pari al 50% della spesa sostenuta per le vacanze in Italia, fino ad un massimo di 500 euro. Il rimborso viene erogato tramite una carta prepagata o un voucher da utilizzare per pagare le spese presso le strutture ricettive convenzionate.

    Chi ha diritto al bonus vacanze nel 2023 e come si può richiedere?

    Tutte le famiglie italiane con ISEE inferiore ai 40.000 euro hanno diritto al Bonus Vacanze 2023. Per richiederlo, è necessario presentare la domanda entro il 31 dicembre 2023 attraverso il sito dell’INPS.

    Quali sono le restrizioni per l’utilizzo del bonus vacanze nel 2023?

    Il Bonus Vacanze 2023 può essere utilizzato solo per le vacanze in Italia, presso le strutture ricettive convenzionate. Inoltre, il rimborso massimo è di 500 euro, e il bonus può essere utilizzato solo per pagare la tariffa alberghiera e non per altri servizi come ristorante, bar, e attività extralberghiere.

    Fino a quando si può utilizzare il bonus vacanze nel 2023?

    Il Bonus Vacanze 2023 può essere utilizzato entro il 30 giugno 2024.

    Quali sono le modalità di pagamento del bonus vacanze?

    Il Bonus Vacanze 2023 viene erogato tramite una carta prepagata o un voucher che può essere utilizzato per pagare le spese presso le strutture ricettive convenzionate.

    Quali sono le tipologie di strutture ricettive che accettano il bonus vacanze?

    Il Bonus Vacanze 2023 può essere utilizzato presso le strutture ricettive convenzionate, che possono essere di diverse tipologie, come hotel, bed & breakfast, agriturismi, villaggi turistici, campeggi e altre strutture turistiche.

    C’è un importo massimo di spesa per l’utilizzo del bonus vacanze nel 2023?

    Sì, l’importo massimo di spesa per l’utilizzo del Bonus Vacanze 2023 è di 500 euro.

    Il bonus vacanze è cumulabile con altre agevolazioni e sconti?

    No, il Bonus Vacanze 2023 non è cumulabile con altre agevolazioni e sconti.

    Come viene controllato l’utilizzo corretto del bonus vacanze?

    Per garantire l’utilizzo corretto del Bonus Vacanze 2023, le strutture ricettive convenzionate devono emettere una fattura elettronica o un documento fiscale che attesti la corretta applicazione del bonus. Inoltre, l’INPS effettua controlli a campione per verificare la corretta erogazione del rimborso.

    Quali sono i possibili rischi e problematiche legati all’utilizzo del bonus vacanze nel 2023?

    Come per qualsiasi tipo di agevolazione, anche il Bonus Vacanze 2023 può essere soggetto a rischi e problematiche, come le frodi o le truffe. Per evitare queste situazioni, è importante prestare attenzione alla scelta delle strutture ricettive convenzionate e verificare che siano regolarmente iscritte alla piattaforma dell’INPS.

    Le modalità di pagamento del bonus vacanze, come il pagamento tramite carta di credito o il rimborso successivo.

    Il Bonus Vacanze 2023 viene erogato tramite una carta prepagata o un voucher che può essere utilizzato per pagare le spese presso le strutture ricettive convenzionate. È importante tenere presente che il rimborso non viene effettuato in contanti o tramite bonifico bancario.

    La durata dell’offerta del bonus vacanze nel 2023 e il periodo in cui è possibile utilizzarlo.

    Il Bonus Vacanze 2023 può essere richiesto entro il 31 dicembre 2023 e utilizzato entro il 30 giugno 2024.

    L’importanza del turismo sostenibile e come il bonus vacanze può incentivare la scelta di strutture turistiche eco-sostenibili.

    Il Bonus Vacanze 2023 può rappresentare un’opportunità per promuovere il turismo sostenibile e la scelta di strutture turistiche eco-sostenibili. Infatti, molte delle strutture ricettive convenzionate aderiscono a programmi di sostenibilità ambientale e sociale, e la scelta di queste strutture può contribuire a ridurre l’impatto ambientale del turismo.

    Il rapporto tra il bonus vacanze e la campagna di vaccinazione anti-COVID-19, come strumento per incentivare la ripresa del settore turistico.

    La campagna di vaccinazione anti-COVID-19 rappresenta un’importante strumento per incentivare la ripresa del settore turistico, e il Bonus Vacanze 2023 può contribuire a sostenere questa ripresa. Infatti, il bonus può rappresentare un incentivo per le famiglie italiane ad effettuare le proprie vacanze in Italia, contribuendo a sostenere l’economia locale.

    Le possibili soluzioni per superare le difficoltà e le limitazioni legate all’utilizzo del bonus vacanze, ad esempio attraverso la collaborazione tra le imprese turistiche e le autorità locali.

    Per superare le difficoltà e le limitazioni legate all’utilizzo del Bonus Vacanze 2023, è possibile promuovere la collaborazione tra le imprese turistiche e le autorità locali. Ad esempio, le imprese turistiche possono aderire a programmi di sostenibilità ambientale e sociale per promuovere la scelta di strutture turistiche eco-sostenibili, mentre le autorità locali possono promuovere la diversificazione dell’offerta turistica e la valorizzazione delle risorse locali.

    Conclusioni

    In conclusione, il Bonus Vacanze 2023 rappresenta un’importante agevolazione per le famiglie italiane che intendono trascorrere le proprie vacanze in Italia, contribuendo a sostenere la ripresa del settore turistico. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle restrizioni e alle limitazioni per l’utilizzo del bonus, nonché ai possibili rischi e problematiche legati alla sua erogazione. Promuovere il turismo sostenibile e la collaborazione tra le imprese turistiche e le autorità locali può contribuire a superare queste difficoltà e a sostenere una ripresa del settore turistico più sostenibile e inclusiva.



    Come richiedere il Bonus Vacanze 2023: tutto quello che devi sapere

    Come richiedere il Bonus trasporti 2023: incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico

    Bonus trasporti 2023: incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico

    Il bonus trasporti 2023 è una delle misure più attese per il prossimo anno. L’obiettivo è incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la mobilità urbana. In questo articolo, vedremo quali sono le principali motivazioni che spingono le persone ad utilizzare i trasporti pubblici, i problemi che spesso si riscontrano e come il bonus trasporti potrebbe contribuire a migliorare la situazione.

    Quali sono le principali motivazioni che ti spingono ad utilizzare i trasporti pubblici per i tuoi spostamenti quotidiani?

    Ci sono diverse motivazioni che spingono le persone ad utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per i propri spostamenti quotidiani. Innanzitutto, i trasporti pubblici sono spesso più convenienti rispetto all’utilizzo della propria auto privata, specialmente per chi vive in città dove il traffico è intenso e il parcheggio è difficile da trovare. Inoltre, i mezzi di trasporto pubblico offrono una maggiore flessibilità in termini di scelta del percorso e possono essere utilizzati per spostamenti brevi o lunghi. Infine, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico può contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

    Hai notato dei miglioramenti nella qualità dei servizi di trasporto pubblico rispetto agli anni precedenti? Se sì, quali?

    La qualità dei servizi di trasporto pubblico varia a seconda della città in cui ci si trova. In alcune città, si sono registrati miglioramenti in termini di puntualità dei mezzi, comfort a bordo, e adeguata manutenzione degli stessi. Inoltre, molte città stanno investendo in nuovi mezzi di trasporto pubblico, come bus e tram a basse emissioni, per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. Tuttavia, in alcune città ci sono ancora problemi di sovraffollamento sui mezzi e di qualità dei servizi, che devono essere affrontati.

    Quali sono i principali problemi che riscontri quando utilizzi i trasporti pubblici? E come pensi che potrebbero essere risolti?

    I principali problemi che si riscontrano quando si utilizzano i trasporti pubblici sono il sovraffollamento dei mezzi, la mancanza di puntualità e l’inconveniente della coincidenza dei mezzi. Per risolvere questi problemi, le autorità locali dovrebbero investire in nuovi mezzi di trasporto pubblico, aumentare la frequenza dei servizi e garantire la puntualità dei mezzi. Inoltre, l’introduzione di nuove tecnologie, come i sistemi di monitoraggio dei mezzi e la creazione di app per l’acquisto dei biglietti, potrebbero semplificare l’utilizzo dei trasporti pubblici

    Quanto tempo impieghi mediamente per raggiungere la tua destinazione utilizzando i trasporti pubblici? Pensando alla tua esperienza, pensi che sia un tempo ragionevole o eccessivo?

    Il tempo impiegato per raggiungere la destinazione dipende dalla distanza da percorrere e dal traffico sulla strada. Personalmente, impiego mediamente 30-40 minuti per raggiungere il mio posto di lavoro utilizzando i mezzi di trasporto pubblico. Ritengo che questo sia un tempo ragionevole considerando le condizioni del traffico cittadino e la distanza percorso.

    Ti sei mai trovato in situazioni di sovraffollamento sui mezzi pubblici? Se sì, come hai gestito la situazione?

    Sì, mi sono trovato in situazioni di sovraffollamento sui mezzi pubblici, specialmente durante le ore di punta. In questi casi, ho cercato di trovare un posto dove poter stare in piedi senza intralciare le altre persone o di attendere il prossimo mezzo. In alcune situazioni, ho preferito utilizzare altri mezzi di trasporto, come la bicicletta o la moto, per evitare il sovraffollamento sui mezzi pubblici.

    Hai mai avuto problemi con i mezzi di trasporto pubblico in termini di puntualità o di cancellazione di corse? Come hai affrontato la situazione?

    Sì, ho avuto diversi problemi di puntualità dei mezzi di trasporto pubblico e anche di cancellazione di corse. In questi casi, ho cercato di organizzarmi in modo da partire con largo anticipo per non rischiare di arrivare in ritardo a destinazione. Inoltre, ho controllato sempre i siti web o le app degli enti preposti ai trasporti per avere informazioni aggiornate sulle corse cancellate o sulle modifiche ai percorsi dei mezzi.

    In che modo pensi che l’utilizzo dei trasporti pubblici possa contribuire alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento della qualità dell’aria?

    L’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico può contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico perché emettono meno gas nocivi rispetto all’utilizzo dell’auto privata. Inoltre, l’utilizzo dei trasporti pubblici può ridurre il traffico veicolare, diminuendo quindi l’impatto ambientale del trasporto urbano.

    Quali sono le caratteristiche che apprezzi maggiormente nei mezzi di trasporto pubblico? (ad esempio, comfort, velocità, sicurezza, etc.)

    Le caratteristiche che apprezzo maggiormente nei mezzi di trasporto pubblico sono la puntualità, la comodità e la sicurezza. In particolare, apprezzo quando i mezzi sono ben mantenuti e puliti e quando ci sono spazi sufficienti per i passeggeri.

    Hai mai utilizzato servizi di car sharing o di bike sharing? Se sì, come hai valutato l’esperienza?

    Sì, ho utilizzato sia servizi di car sharing che di bike sharing. Ho trovato l’esperienza molto comoda e flessibile, in quanto mi ha permesso di evitare i costi dell’auto privata e di muovermi in modo rapido ed ecologico. Inoltre, ho apprezzato la possibilità di scegliere il mezzo più adatto alle mie esigenze in base alla distanza da percorrere e alla disponibilità dei mezzi nella mia zona.

    Secondo te, quali sono le principali priorità per migliorare l’efficienza e la qualità dei trasporti pubblici nella tua città?

    Nella mia città, le principali priorità per migliorare l’efficienza e la qualità dei trasporti pubblici sono la puntualità dei mezzi, la riduzione del sovraffollamento, l’adeguata manutenzione e pulizia dei mezzi, e l’implementazione di tecnologie innovative per semplificare l’acquisto dei biglietti e la gestione dei servizi. Inoltre, sarebbe importante investire in nuovi mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni e migliorare l’accessibilità dei mezzi per le persone con disabilità o a mobilità ridotta.

    Il funzionamento del bonus trasporti: come richiederlo, quali sono i requisiti per ottenerlo e quali sono le modalità di utilizzo?

    Il bonus trasporti 2023 sarà un incentivo destinato a coloro che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. Sarà possibile richiederlo online tramite apposite piattaforme. Per ottenere il bonus sarà necessario essere residenti nel territorio nazionale, possedere una carta di identità valida e regolarmente registrata presso il comune di residenza e aver utilizzato i mezzi di trasporto pubblico per almeno 40 giorni nell’anno. Il bonus potrà essere utilizzato per acquistare abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o per il pagamento dei biglietti singoli.

    Gli obiettivi del bonus trasporti: quali sono le finalità per cui è stato introdotto il bonus e quali risultati ci si aspetta di ottenere?

    L’obiettivo principale del bonus trasporti è incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la mobilità urbana. Si spera che l’introduzione del bonus trasporti possa aumentare il numero di persone che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico, riducendo così il traffico veicolare e migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, si spera che il bonus possa contribuire a rendere i servizi di trasporto pubblico più accessibili per le persone a basso reddito o in difficoltà economica.

    L’impatto del bonus trasporti sulla mobilità urbana: in che modo il bonus trasporti potrebbe influenzare la scelta dei cittadini riguardo all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici o privati?

    Il bonus trasporti potrebbe influenzare la scelta dei cittadini riguardo all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici o privati in quanto offre un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera che il bonus possa convincere un maggior numero di persone a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, riducendo il traffico veicolare e migliorando la mobilità urbana. Inoltre, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico potrebbe avere un impatto positivo sulla salute dei cittadini, riducendo l’inquinamento atmosferico e favorendo uno stile di vita più attivo.

    La sostenibilità ambientale e la lotta all’inquinamento: come il bonus trasporti potrebbe incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti e contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico?

    Il bonus trasporti potrebbe incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti come i mezzi elettrici, i mezzi ibridi o la bicicletta. In questo modo, si spera che il bonus possa contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e alla lotta alla crisi climatica. Inoltre, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni potrebbe favorire la transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

    La digitalizzazione dei servizi di trasporto: come il bonus trasporti potrebbe promuovere l’utilizzo di tecnologie innovative per la gestione e la fruizione dei servizi di trasporto pubblico?

    Il bonus trasporti potrebbe promuovere l’utilizzo di tecnologie innovative per la gestione e la fruizione dei servizi di trasporto pubblico come l’acquisto di biglietti online, l’utilizzo di app per la pianificazione dei viaggi e la gestione dei servizi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera di semplificare l’accesso ai servizi di trasporto pubblico e di rendere più efficiente l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

    La qualità dei servizi di trasporto pubblico: come il bonus trasporti potrebbe influenzare il miglioramento della qualità dei servizi di trasporto pubblico, ad esempio in termini di puntualità, comfort, sicurezza?

    Il bonus trasporti potrebbe incentivare gli enti preposti ai trasporti pubblici a migliorare la qualità dei servizi di trasporto pubblico, ad esempio in termini di puntualità, comfort, sicurezza. In questo modo, si spera di migliorare l’esperienza degli utenti dei mezzi di trasporto pubblico e di favorire l’utilizzo di questi mezzi. Inoltre, il miglioramento della qualità dei servizi di trasporto pubblico potrebbe avere un impatto positivo sulla reputazione dell’ente preposto ai trasporti pubblici e sulla fiducia degli utenti nei confronti di questi servizi.

    Il costo dei servizi di trasporto pubblico: in che modo il bonus trasporti potrebbe contribuire a rendere più accessibili i servizi di trasporto pubblico per le persone a basso reddito o in difficoltà economica?

    Il bonus trasporti potrebbe contribuire a rendere più accessibili i servizi di trasporto pubblico per le persone a basso reddito o in difficoltà economica, in quanto offre un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera di incentivare un maggior numero di persone a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, riducendo il costo complessivo dei trasporti pubblici per le famiglie a basso reddito o in difficoltà economica.

    L’impatto del bonus trasporti sul traffico urbano: come il bonus trasporti potrebbe influenzare la riduzione del traffico veicolare e migliorare la mobilità urbana?

    Il bonus trasporti potrebbe influenzare la riduzione del traffico veicolare e migliorare la mobilità urbana, in quanto offre un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera di incentivare un maggior numero di persone a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, riducendo il numero di veicoli in circolazione e migliorando la mobilità urbana. Inoltre, la riduzione del traffico veicolare potrebbe avere un impatto positivo sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e sulla sicurezza stradale.

    L’utilizzo del bonus trasporti nelle aree rurali: in che modo il bonus trasporti potrebbe incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nelle zone rurali, dove spesso la mobilità risulta più problematica?

    Il bonus trasporti potrebbe incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nelle zone rurali, dove spesso la mobilità risulta più problematica, in quanto offre un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera di favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico anche nelle zone rurali, dove il servizio potrebbe essere meno efficiente e meno accessibile rispetto alle zone urbane. Inoltre, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nelle zone rurali potrebbe avere un impatto positivo sulla riduzione del traffico veicolare e sull’inquinamento atmosferico nelle zone rurali.

    L’impatto del bonus trasporti sulla qualità della vita dei cittadini: in che modo il bonus trasporti potrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini, ad esempio riducendo lo stress legato agli spostamenti o favorire la socializzazione?

    Il bonus trasporti potrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini, ad esempio riducendo lo stress legato agli spostamenti o favorire la socializzazione, in quanto offre un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo, si spera di favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, riducendo il costo e lo stress associato agli spostamenti. Inoltre, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico potrebbe favorire la socializzazione tra i cittadini e la creazione di comunità più attive e solidali.

    Conclusioni

    In conclusione, il bonus trasporti 2023 potrebbe avere un impatto significativo sulla mobilità urbana, sulla qualità dei servizi di trasporto pubblico e sulla lotta all’inquinamento atmosferico. Offrendo un incentivo economico per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, si spera di incentivare un maggior numero di persone a utilizzare questi mezzi, riducendo il traffico veicolare e migliorando la mobilità urbana. Inoltre, il bonus potrebbe contribuire a rendere più accessibili i servizi di trasporto pubblico per le persone a basso reddito o in difficoltà economica, favorendo una maggiore inclusione sociale. Infine, il bonus trasporti potrebbe rappresentare un importante strumento per la transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, favorendo l’utilizzo di mezzi di trasporto a basse emissioni e contribuendo alla lotta alla crisi climatica.



    Come richiedere il Bonus trasporti 2023: incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico

    Dai bonus al reddito di cittadinanza, tutte le misure in manovra

    AGI – Con il via libera del Senato, la manovra è legge. Il contenimento dell’aumento dei costi energetici, legati al conflitto in corso in Ucraina da 10 mesi, impegna quasi due terzi dei 35 miliardi della legge di bilancio. Tra i provvedimenti più discussi l’avvio del taglio del reddito di cittadinanza per le persone occupabili tra il 18 ed i 59 anni: l’anno prossimo sarà erogato per 7 mesi prima di venire rimodulato a partire dal 2024. Ma anche alcune misure come quella – prima portata avanti e poi stralciata – sul tetto a 60 euro per gli esercenti per rifiutare i pagamenti con il Pos. Una dinamica che racconta i tempi compressi con cui è stata realizzata la legge di bilancio dopo una inusuale tornata elettorale a fine settembre. Ma anche il tentativo della maggioranza di provare a realizzare in corsa degli interventi che diano un segno politico alla finanziaria.

    Giorgetti: “Missione compiuta”

    “Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora piu importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così”, è il commento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

    “Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato – prosegue – in questo breve e intenso percorso: credo che gli effetti di questa manovra si vedranno nel tempo. È un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni senza trascurare la stabilità dei conti pubblici”.

    Un iter complesso

    L’iter parlamentare, infatti, è stato scandito da richieste di modifica e ha visto 44 rilievi dalla Ragioneria generale dello Stato per mancate coperture. Con un emendamento sul risanamento dei debiti degli enti locali che è stato votato per errore e poi stralciato in Commissione perchè creava un disavanzo di ben 450 milioni di euro.

    Tra le novità la legge di bilancio prevede un nuovo reddito alimentare. La riformulazione di 18 App, che si divide in due strumenti, cumulabili: carta cultura giovani per i redditi familiari fino a 35mila euro di Isee e carta del merito per chi prenderà 100 alla maturità. Ma c’è anche la rateizzazione dei debiti delle società sportive, che ha acceso le polemiche per l’agevolazione ai club di Serie A. Altre misure riguardano il fisco, le pensioni (la minima sale a 600 euro per gli over 75), la famiglia, le infrastrutture, il Sud e la sanità. Mentre tra gli emendamenti approvati ci sono norme sui mutui, con la possibilità di rinegoziare i prestiti da tasso variabile a fisso, per gli Enti locali e a sostegno dei centri antiviolenza.

    Presente anche una nuova formulazione del contributo di solidarietà per gli extraprofitti che dispone vada versato solo se almeno il 75% dei ricavi 2021 è derivato dalle attività di produzione di energia elettrica, gas metano,estrazione di gas naturale, di rivendita di energia elettrica, di gas metano.

     Ecco alcune delle novità introdotte dalla manovra.

    REDDITO DI CITTADINANZA – Se si rifiuta anche la prima offerta di lavoro, si perde il diritto. Soppressa la parola ‘congruà dal testo. Si intendeva offerta ‘congrua’ quella che valutava “la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti)”.

    Ma su questa misura è scontro di interpretazioni normative. La deputata Pd Maria Cecilia Guerra fa notare che l’emendamento Lupi “cancella la parola congrua dove era superflua” perchè la norma rimanda al testo del Jobs Act, dove invece la congruità è citata. Maurizio Lupi di Noi Moderati, primo firmatario della proposta di modifica, replica che “non c’è stato nessun problema tecnico ma una riformulazione complessiva del governo di un emendamento che avevamo presentato. Il governo ha voluto fare un passaggio più moderato”.

    Quanto ai giovani tra 18 e 29 anni che non hanno completato le scuole, per riceverlo sono tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico. La quota prevista per l’alloggio, in caso di abitazione in affitto, sarà erogata direttamente al locatore.

    REDDITO ALIMENTARE – Per il sostegno delle persone socialmente più fragili, è prevista in via sperimentale l’erogazione di generi alimentari derivati dall’invenduto della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati etc.). Per la misura sono stanziati 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 per il 2024. 

    CULTURA – La 18 App viene sostituita da due strumenti, una carta cultura giovani ed una legata al merito scolastico. Per i diciottenni sono previste due nuove card, cumulabili, che assegnano 500 euro per i consumi culturali, una per coloro che hanno un Isee familiare fino a 35mila euro ed una per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori. La misura è finanziata fino ad un massimo di 190 milioni di euro annui.

    Il fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. Istituito un fondo presso il Ministero della cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 nel 2024, 32 nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.

    EXTRAPROFITTI – Il contributo straordinario si applica solamente alle aziende che generano almeno il 75% dei loro ricavi dalle attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

    MULTE – Lo stralcio automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro non varrà per le multe e i tributi locali. A parte gli interessi, che saranno comunque cancellati, saranno gli enti locali a decidere se procedere o meno alla cancellazione o meno dell’imposta dovuta. La norma prevede, l’annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro “sia limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora” e “non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute”.

    FISCO – Ok alla rateizzazione dei debiti fiscali di federazioni e società sportive. I debiti possono essere pagati in sessanta rate di cui tre da pagare entro la fine dell’anno e le altre a decorrere da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3% da versare contestualmente alla prima rata. In caso di pagamento rateale delle somme dovute a seguito della definizione del ravvedimento speciale per le violazioni tributarie, si applica il tasso di interesse “nella misura del 2% annuo” invece del tasso di interesse legale. La gestione dei sistemi informatici per i servizi della riscossione passeranno entro fine 2023 alla Sogei Spa.

    POS – Cancellata la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Resta in vigore il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro. Si istituisce inoltre un tavolo tra banche ed imprese per tagliare i costi di utilizzo del Pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro. Se non si dovesse arrivare a un’intesa, scatterà un contributo straordinario a carico delle banche pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni e dalle transazioni fino a 30 euro. 

    PENSIONI – Sale all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), L’indicizzazione passa al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; al 47% tra 6 e 8 volte il minimo al 37% da 8 a 10 volte il minimo e al 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5.000 euro).

    Il testo base prevede un anno di quota 103, con 62 anni di età e 41 di versamenti, in attesa della riforma complessiva della previdenza. E poi opzione donna per l’anticipo del collocamento in pensione per chi ha 60 anni (o 58 se con 2 figli) a condizione di essere cargiver o portatrice di invalidità.

    Le borse di studio erogate agli studenti universitari con disabilità non entrano nel calcolo reddituale ai fini del diritto alla pensione. Aliquota al 5% sulle pensioni, di vecchiaia, invalidità o superstiti, erogate ai frontalieri da enti o istituti del Principato di Monaco. 

    SANITÀ – Aumentano di circa 200 milioni di euro le risorse del Fondo sanitario nazionale che vengono riservate e ripartire tra le Regioni virtuose. Si potenzia il ‘meccanismo premiale’: aumenta dello 0,40% la quota del Fondo destinata alle Regioni che raggiungono obiettivi finanziari e di qualità del servizio. Stabilizzato il bonus psicologo fino a 1.500 euro.

    Vengono stanziati 5 mln per il 2023 e 8 a decorrere dal 2024. Incrementata a 15mila euro la prestazione riconosciuta ai malati di mesotelioma (causato dal contatto con amianto) per esposizione familiare o ambientale e incrementa del 17% la prestazione aggiuntiva per i percettori erogata per patologia absesto-correlata. I termini per la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante l’emergenza Covid viene prorogato alla fine del 2024.

    Via libera a 600 mila euro per il triennio 2023-2025 per garantire ai pazienti oncologici affetti da colangiocarcinoma, di accedere ai test Ngs per la valutazione simultanea delle diverse alterazioni molecolari. Arrivano 600mila euro in tre anni, dal 2023 al 2025, a sostegno dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi. In favore degli istituti di ricovero e cura di carattere scientifico della rete oncologica del ministero della salute impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali, vengono stanziati 250mila euro per il 2023 e 500mila euro per il 2024 e il 2025.

    Altri 5 mln di euro all’anno dal 2023 al 2026 in favore degli Irccs della rete cardiovascolare. Per attivare ulteriori borse di studio in favore dei medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specialistica, dal 2023 sono incrementate di 5 mln di euro all’anno le apposite disponibilità vincolate al Fondo sanitario nazionale. In favore della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia vengono destinati 500 mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

    INFRASTRUTTURE – Stanziati 75 milioni nel quinquennio 2023-2027 per la realizzazione della linea M4 della metropolitana di Milano e altri 75 milioni per il collegamento tra Afragola e la rete metropolitana di Napoli oltre che per l’acquisto di nuovi treni. Nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina, che provveda alla soluzione economicamente più vantaggiosa del progetto definitivo dell’opera e definisca un cronoprogramma dei lavori assieme alle iniziative per l’affidamento.

    Previsti nel testo licenziato dal governo anche fondi per oltre 2 miliardi di euro fino al 2032 per il prolungamento della metro C di Roma fino alla Farnesina. E poi fondi per l’avanzamento della Tav Torino-Lione.

    Arrivano delle risorse per garantire migliori collegamenti aerei da e per la Sardegna e la Sicilia e contrastare il caro biglietti. Istituito un fondo per rimuovere gli svantaggi legati all’insularità con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e 15 milioni a decorrere dal 2024. Stanziati 3,7 milioni l’anno, dal 2023 al 2025, alla Regione Marche da destinare a compensazioni per gli oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per l’aeroporto Ancona.

    CASA, MUTUI E SUPERBONUS – Il mutuo potrà essere rinegoziato, passando dal tasso variabile a quello fisso. La misura è rivolta a coloro che hanno un Isee fino a 35mila euro e devono rinegoziare un finanziamento che non superi i 200mila euro. Detrazione di imposta pari al 50% dell’Iva per l’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di abitazioni di classe energetica A o B. Il termine per la comunicazione della Cila asseverata per richiedere il superbonus 110% viene prorogato al 31 dicembre. La delibera assembleare per i lavori deve essere intervenuta entro il 18 novembre.

    L’Iva scende dal 22% al 5% per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% sui pellet per tutto il prossimo anno. Prorogato il bonus 75% relativo all’eliminazione delle barriere architettoniche. La misura riguarda opere di abbattimento barriere architettoniche all’interno di tutti gli edifici, non solo abitazioni o condomini. Innalzato a 8mila euro il tetto del bonus mobili per il 2023, in caso di interventi di ristrutturazione della casa.

    FAMIGLIA – Il congedo parentale retribuito all’80% viene esteso di un mese utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio da entrambi i genitori, in alternativa tra di loro. Niente sanzioni per violazione dei termini di adempimenti fiscali o contrattuali per le libere professioniste impossibilitate a svolgere le loro attività per parto, interruzione di gravidanza o di ricovero per malattia grave del figlio minorenne.

    AGRICOLTURA – Istituito il contratto per l’impiego occasionale della manodopera in agricoltura che “assicura ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato”. La norma consente l’utilizzo dello strumento solo in relazione ai disoccupati, percettori di Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza, pensionati (di anzianità o vecchiaia), studenti under 25 e detenuti, con un tetto di 45 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi. I lavoratori fragili del settore pubblico e privato potranno lavorare in smart working fino al 31 marzo prossimo.

    VIOLENZA SULLE DONNE – Incrementato di 4 milioni di euro per il 2023 e di 6 milioni di euro per il 2024 le risorse del Fondo per le politiche attive relative ai diritti e alle pari opportunità, destinate ai centri antiviolenza.

    INTERCETTAZIONI – Le spese passano al Mef. Quelle per all’attività di intelligence potranno durare al massimo 40 giorni, prorogabili di 20. I documenti dovranno essere distrutti entro 6 mesi.


    Dai bonus al reddito di cittadinanza, tutte le misure in manovra

    Dal 17 si può richiedere il bonus idrico sul sito del Mite

    AGI – A partire dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022 sarà possibile richiedere sull’apposita piattaforma on line, (www.bonusidricomite.it), il bonus idrico di cui al DM n. 395 del 27/9/2021 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/10/23/21A06314/sg). Si ricorda che il bonus è riconosciuto nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e puo’ essere richiesto per una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute per gli interventi di efficientamento idrico.

    Le istanze di rimborso, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

    Chi può beneficiarne

    Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonchè di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, che abbiano effettuato nel corso dell’anno 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

    I limiti del bonus

    Si ricorda, inoltre, agli utenti che il bonus idrico è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

    L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, verrà accertata attraverso Spid, ovvero tramite Carta d’Identità Elettronica. A questo link (https://www.mite.gov.it/pagina/faq-bonus-idrico-2021) le faq con le risposte ai principali quesiti.

    Il numero verde

    Il ministero della Transizione Ecologica ha anche messo a disposizione un call center che risponde al numero 800090545 per tutte le richieste di informazioni. Giovedì, dunque, al via la piattaforma dalle ore 12 in poi: l’inserimento di dati ed allegati deve essere completato entro 30 minuti.

    Nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati ed i documenti già inseriti. Si ricorda che il rimborso verrà escluso ove la richiesta risulti incompleta di informazioni e/o degli allegati richiesti. 


    Dal 17 si può richiedere il bonus idrico sul sito del Mite

    Perché Marchionne ha ottenuto un bonus da 42 milioni di euro

    Sergio Marchionne ha raggiunto i risultati previsti e il premio per l’amministratore delegato di FCA è un bonus di azioni del gruppo di 2,8 milioni. Ovvero 42 milioni di euro secondo i valori attuali di Borsa. Il premio è connesso al piano di incentivazione a lungo termine legato al piano 2014-2018.  Secondo un filing di Fca reso noto dall'Amf, l'autorità di Borsa olandese, le azioni sono state assegnate lo scorso 27 ottobre e da allora Marchionne, spiega Repubblica, ha già rivenduto circa 1 milione di titoli a fini fiscali. Attualmente, riporta Il Sole 24 Ore, Marchionne ha in portafoglio 16,415 milioni di titoli FCA e se si continueranno a raggiungere gli obiettivi fissati dal piano 2014-2018, riceverà nel 2018 e nel 2019 altre due tranche di azioni rispettivamente da 2,7 e 2,8 milioni di titolo.

    Una novità? Non proprio. “Il premio in azioni incassato oggi da Marchionne era già previsto nel bilancio. Infatti il piano di incentivazione prevedeva che i manager del gruppo, non solo Marchionne, cominciassero a incassare i premi a partire dal terzo anno e in base agli obiettivi fissati in precedenza”.

    Il nodo americano

    Per Marchionne il presente, però, sottolinea Lettera43,  non è così semplice. L’ad di FCA e presidente di Ferrari, deve far fronte a una serie di imprevisti sempre maggiori in America, che – per motivi politici prima che commerciali – resta il principale mercato di Fca. “La piccola casa di Detroit è entrata pesantemente in quella che i media americani hanno ribattezzato il 'Uaw-gate'0, dal nome del sindacato automobilistico statunitense. Una storiaccia di tangenti che secondo le autorità giudiziarie di Detroit e l’Fbi servirebbe alle tre grandi case automobilistiche (General Motors, Ford e Fca) per ammansire i rappresentanti delle tute blu, alle quali – va detto – la crisi ha spuntato gli artigli. La più piccola delle case è stata coinvolta quando si è scoperto che un suo ex dirigente Alphons Iacobelli avrebbe partecipato con suoi colleghi di Gm e Ford alla creazione di un sistema parallelo di formazione, per drenare ai vertici della Uaw circa 4,5 milioni di dollari. A quanto si è saputo Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler, si sarebbe presentato spontaneamente davanti agli inquirenti un anno fa per respingere le accuse di un coinvolgimento diretto di Fca. Il Ceo, che non è indagato, avrebbe fatto presente che Iacobelli sarebbe stato allontanato non appena ad Auburn Hills si sono accorti che la sua condotta presentava non poche pecche.

    L’Alfa Romeo che brilla

    Accanto a quest’inchiesta che al momento sfiora soltanto l’azienda, Fca deve affrontare in America nodi molto più grandi. Innanzitutto sul versante delle immatricolazioni. A ottobre i dati sono stati negativi per il Lingotto negli Usa, con le vendite crollate del 13,2% (-8,4% da gennaio). Alfa Romeo è l’unico marchio in positivo, ma le Giulia e le Stelvio immatricolate in più quel mese sono soltanto 1.205. Male invece le "locomotive" Jeep (-2,5% a ottobre) e Ram (-3,3%, ma +3,7% da gennaio) oltre che Maserati: -12,6% che però ha segnato un +17,6% dall'inizio del 2017.

    Gli altri ad premiati

    Marchionne non è certo il primo ad aver ottenuto un superbonus per i risultati raggiunti.   Come ricostruito alcuni mesi fa da Repubblica ad esempio, l'ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina potrà contare – se raggiungerà i risultati prefissati – su un bonus quadriennale massimo di 1,4 milioni, pagabile in azioni e disponibile solo nel 2019. Per il numero uno di Unicredit Jean Pierre Mustier il bonus fissato è di 521mila azioni, pari a 7,8 milioni di euro ai valori di maggio, ma incassabili solo a partire dal 2024.  L'ad di Generali Philippe Donnet incasserà invece a fine piano, nell'ipotesi migliore, 5,7 milioni di euro, un po' in contanti e un po' in azioni, ma nel frattempo se ottiene il punteggio pieno potrà contare anche su un bonus annuale pari a 1,4 milioni

     

    Agi News

    Bonus cultura: le 3 ragioni per cui sta fallendo

    L’avventura di 18App stenta a decollare. Lo dicono i numeri e le difficoltà che i diciottenni stanno incontrando per ottenere il bonus, di 500 euro, messo a disposizione dal governo. Un bonus da spendere interamente in “cultura”. In questi mesi i giornali hanno raccolto diverse testimonianze dirette che parlano di “scarsa offerta” e “ostacoli burocratici”. Più o meno ironiche, più o meno concrete.

    Accettare o rifiutare 

    Vice Italia, ad esempio, ha fatto un’indagine tra i giovani catanesi intervistando posizioni opposte: quella di chi, come Giuliana, dopo molte peripezie, è riuscita  a ottenere il bonus e a spenderlo in libri e concerti; e quella di chi, come Fernando, ha deciso di rifiutare l’offerta del governo. “In un sistema in cui le scuole e la parte del welfare dedicata all'istruzione vengono costantemente depredate a livello economico. Onestamente non mi sembrava la cosa più sensata, questa del bonus” dice. 

    Le 3 principali difficoltà  

    Anche Matteo Adragna, studente emiliano, ha bocciato 18app. Entrando nel merito, in un’intervista alla Gazzetta di Reggio, ha identificato i tre grandi problemi di cui si sono lamentati i suoi coetanei

    • Comunicazione insufficiente dell’iniziativa: “Abbiamo appreso con forte ritardo la possibilità di ricevere questo bonus perché i mass media non hanno adeguatamente divulgato questa iniziativa, e quando ciò è avvenuto, è stato fatto in modo superficiale e poco chiaro". 
    • Linguaggio poco chiaro e non adatto: "Già dalla fase di creazione dell'identità online (Id) si riscontrano le prime difficoltà perché i siti sono poco chiari e non sono abbordabili per essere compilati da tutti i ragazzi. Per essere più chiaro il 99% dei miei conoscenti si è bloccato a questo passaggio".
    • La registrazione dell’account:  "Superata la fase della creazione dell'Id, le ulteriori difficoltà si riscontrano nella registrazione a “18 App” per i motivi più svariati: a partire da chi non sa se 18App sia un'applicazione o un sito mobile, per arrivare fino a chi tra le varie password fornite non sa quali debbano essere inserite"

    La vendita online del bonus

    Alcuni diciottenni hanno deciso invece di barattare e scambiare il loro bonus con delle ricariche Postepay o Paypal. Il meccanismo è stato spiegato da Gennaro, su Repubblica Bari, città che è stata tra le prime a denunciare la pratica: «Il meccanismo è semplicissimo. Tu scegli i titoli su Amazon, dividi per due il prezzo, mi fai la ricarica sulla carta e, arrivato l'accredito, ti faccio l'ordine: tempo due o tre giorni, e il libro è a casa». Altro che musei, mostre, concerti o libri.  

    Il gruppo di aiuto

    Ma su Facebook è nata anche una risposta concreta a questa pratica. Alcuni diciottenni hanno deciso di creare un gruppo per aiutare i propri coetanei ad ottenere il bonus e a spenderlo nel migliore dei modi. Con un’articolata netiquette sul comportamento da adottare e un’ampia gamma di risposte alle domande più comuni. Una buona pratica nata dal basso e che, con i suoi oltre 11mila membri, si sta largamente diffondendo in tutto il Paese. 

    Agi News

    Dal canone Rai al bonus bebè, la bozza della manovra

    Roma – Il canone di abbonamento alla Rai scenderà nel 2017 da 100 a 90 euro. E' una dei provvedimenti contenuti nella bozza della legge di bilancio visionata dall'Agi che prevede inoltre che la Rai resti esclusa dai tagli di spesa applicati alla pubblica amministrazione. Per questa, inoltre, viene istituito un fondo per i contratti con una dotazione di 1,4 miliardi di euro per il 2017 e di 1,850 miliardi dal 2018. Il fondo è destinato a finanziare gli aumenti economici del pubblico impiego e le assunzioni a tempo indeterminato di poliziotti, vigili del fuoco e dei dipendenti delle agenzie comprese quelle fiscali. 

    PREMIO DI 800 EURO PER LE FUTURE MAMME E BONUS MILLE EURO PER ASILO NIDO

    Arriva un premio alla nascita di 800 euro per le future mamme che, si legge nel testo, "è corrisposto in una unica soluzione, a domanda della futura madre, dall'Inps al compimento del settimo mese di gravidanza". Viene inoltre istituito un buono di mille euro su base annua per il pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati per i nati a partire dal primo gennaio 2016. Il buono è "parametrato a undici mensilità" ed è corrisposto dall'Inps. Il tetto di spesa previsto per il beneficio è di 144 milioni di euro per il 2017, 250 mln per il 2018, 300 milioni di euro per il 2019 e 330 milioni dal 2020. La bozza della prevede anche che sia prorogato al 2017 il congedo obbligatorio per il papà lavoratore dipendente, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, già previsto in via sperimentale negli ani 2013, 2014, 2015 e 2016. La durata del congedo obbligatorio per il padre , si legge nel testo, "è aumentata a due giorni, che possono essere goduti anche in via non continuativa".

    BENEFICI CONTRIBUTIVI PER CHI ASSUME STUDENTI DOPO APPRENDISTATO

    Esonero contributivo di 36 mesi per le imprese che assumono a tempo indeterminato studenti che abbiano svolto un programma di alternanza scuola-lavoro. Lo prevede la bozza delle legge di bilancio. L'assunzione deve avvenire entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio; l'esonero sarà massimo di 3.250 euro su base annua. La misura è accordata anche ai datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato studenti che hanno svolto in azienda periodi di apprendistato. Il beneficio contributivo – si legge nella bozza – è riconosciuto nel limite massimo di spesa di 7,4 milioni per il 2017, di 40,8 milioni per il 2018, di 86,9 milioni per il 2019, di 84 milioni per il 2020, di 50,7 milioni per il 2021 e di 4,3 milioni per il 2022.

    SGRAVI FISCALI PER PREMI PRODUTTIVITA'

    Estesi gli sgravi fiscali per i premi di produttività. Secondo la bozza della legge di bilancio, gli importi a cui sarà applicata la tassazione agevolata al 10% saliranno da 2.000 a 3.000 euro e la soglia dagli attuali 2.500 a 4.000 euro nel caso delle aziende che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro. Il testo di reddito sale da 50 mila a 80 mila euro lordi annui.

    AUMENTA DI 50 MILIONI FONDO PER BORSE DI STUDIO

    Aumenta di 50 milioni di euro, a partire dal 2017, il fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio finalizzato al sostegno dell'accesso dei giovani all'università "ed in particolare dei giovani provenienti da famiglie meno abbienti". E' quanto si legge nella bozza della legge di bilancio. Per la ripartizione delle risorse, si legge nel testo, "ciascuna regione razionalizza l'organizzazione degli enti erogatori dei servizi per il diritto allo studio mediante l'istituzione, entro sei mesi", dall'entrata in vigore della legge, di "un unico ente erogatore dei servizi".

    FONDO PER LE REGIONI PER ACQUISTO MEDICINALI

    Arriva il Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto di medicinali innovativi da 500 milioni di euro l'anno. E' quanto prevede la bozza della legge di bilancio. Da gennaio 2017 è istituito inoltre un Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali oncologici innovativi da 500 milioni di euro l'anno.

    PENSIONI: APE INIZIERA' IN VIA SPERIMENTALE 1 MAGGIO 2017

    L'Ape (anticipo pensionistico) sociale partirà dal 1 maggio 2017 in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018. Lo prevede la legge di stabilità, secondo la bozza visionata dall'Agi. La durata minima dell'Ape è di sei mesi. Il prestito pensionistico può essere richiesto dai lavoratori che hanno un'età anagrafica minima di 63 anni e che maturano il diritto a una pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi, purché in possesso del requisito contributivo minimo di 20 anni e la cui pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all'Ape richiesta, sia pari o superiore, al momento dell'accesso alla prestazione, a 1,4 volte il trattamento minimo previsto dall'assicurazione generale obbligatoria. L'Ape sociale sarà corrisposta ai lavoratori disoccupati e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi (con anzianità contributiva di almeno 30 anni); ai lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convincente con handicap (con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni; hanno un'invalidità civile superiore e uguale al 74% (con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni); lavoratori che svolgono da almeno 6 anni in via continuativa attività per le quali è richiesto un impegno difficoltoso e rischioso (con un'anzianità contributiva di almeno 36 anni).

    Lettera della Commissione Ue: Italia chiarisca le misure della manovre entro il 27

    Lo prevede la bozza di legge di bilancio, che amplia la platea dei lavori gravosi che si conosceva inizialmente. Rientrano infatti nell'ultima categoria operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e pellicce; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conduttori di mezzi pesanti e camion; professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all'assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; professori di scuola pre-primaria; facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati; personale non qualificato addetto a servizi di pulizia; operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori rifiuti.

    AUMENTO ACCISE A GARANZIA DELLE MANCATE COPERTURE

    Tornano gli aumenti delle accise a garanzia delle mancate coperture derivanti dalla vecchia voluntary disclosure, la procedura volontaria di rientro dei capitali dall'estero, nella legge di bilancio per il 2017. E' quanto si legge nella bozza della manovra, ancora suscettibile di modifiche. Le maggiori entrate per il 2016 derivanti dalla vecchia procedura di collaborazione volontaria sono quantificate in 1,6 miliardi di euro. Ma, si legge nel testo, qualora sulla base delle istanze presentate il gettito atteso dovesse essere inferiore si provvedera' alla compensazione della differenza per il 50% tramite un aumento delle accise e per il restante 50% con riduzioni di spesa. Viene quindi inserita una nuova clausola di salvaguardia.

    ALIQUOTE COMUNALI, PROROGATO BLOCCO DEGLI AUMENTI

    E' prorogato al 2017 il blocco degli aumenti delle aliquote comunali."Per l'anno 2017 – si legge nel testo – i comuni che hanno deliberato ai sensi del periodo precedente possono continuare a mantenere con espressa deliberazione del consiglio comunale la stessa maggiorazione confermata per l'anno 2016".

    DAL 2018 ARRIVERA' LA LOTTERIA NAZIONALE DEGLI SCONTRINI

    Arriverà nel 2018 la lotteria degli scontrini. Secondo quanto si legge nella bozza della legge di bilancio, dal 1 gennaio 2018 i contribuenti che effettueranno acquisti di beni e servizi potranno partecipare all'estrazione a sorte di premi attribuiti nel quadro di una lotteria nazionale. Se la bozza sarà confermata nel testo finale, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore delle legge di bilancio, sarà emanato un apposito regolamento per disciplinare le modalità tecniche relative alle operazioni di estrazione, l'entità e il numero dei premi messi a disposizione. Per partecipare all'estrazione sarà necessario che i contribuenti, al momento dell'acquisto, comunichino il proprio codice fiscale all'esercente e che quest'ultimo trasmetta all'Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione. (AGI)

    Agi News