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Finanza personale: Impara a gestire il tuo denaro, creare un bilancio, risparmiare, ridurre il debito e migliorare il tuo punteggio di credito

Finanza personale: Impara a gestire il tuo denaro, creare un bilancio, risparmiare, ridurre il debito e migliorare il tuo punteggio di credito

La finanza personale è la disciplina che si occupa della gestione del denaro e delle risorse finanziarie di un individuo o di una famiglia. Avere una solida conoscenza della finanza personale è fondamentale per garantire un futuro finanziario sicuro e stabile. In questo articolo, esploreremo come gestire il tuo denaro, creare un bilancio, risparmiare, ridurre il debito e migliorare il tuo punteggio di credito.

1. Gestione del denaro

La gestione del denaro è il processo di monitoraggio, analisi e controllo delle entrate e delle uscite finanziarie. Implica la definizione di obiettivi finanziari, la pianificazione del risparmio e la spesa responsabile. Per gestire efficacemente il tuo denaro, è importante:

  • Tenere traccia delle entrate e delle spese
  • Creare un bilancio realistico
  • Definire obiettivi finanziari a breve e lungo termine
  • Creare un fondo di emergenza
  • Investire in modo saggio e diversificato

2. Creazione di un bilancio

Un bilancio è uno strumento di pianificazione finanziaria che ti aiuta a monitorare le entrate e le uscite, garantendo che le spese non superino le entrate. Per creare un bilancio, segui questi passaggi:

  1. Elenca le tue entrate mensili (salario, interessi, dividendi, ecc.)
  2. Elenca le tue spese mensili fisse (affitto, mutuo, bollette, ecc.)
  3. Elenca le tue spese variabili (alimentari, trasporti, intrattenimento, ecc.)
  4. Sottrai le spese totali dalle entrate per determinare il saldo mensile
  5. Valuta e aggiusta le spese per risparmiare e raggiungere i tuoi obiettivi finanziari

3. Risparmio

Il risparmio è un aspetto cruciale della finanza personale che ti consente di accumulare fondi per gli obiettivi futuri, come l’acquisto di una casa, l’istruzione dei figli o la pensione. Ecco alcuni consigli per risparmiare:

  • Pianifica un budget e attieniti ad esso
  • Riduci le spese non essenziali
  • Crea un fondo di emergenza
  • Utilizza automaticamente il risparmio per investire o per un conto di risparmio ad alto rendimento
  • Approfitta degli sconti e delle offerte

4. Riduzione del debito

Il debito può avere un impatto negativo sulla tua salute finanziaria se non gestito correttamente. Ecco alcune strategie per ridurre il debito:

  • Paga più del minimo mensile richiesto
  • Utilizza il metodo del debito a valanga o della palla di neve
  • Considera la possibilità di consolidare il debito con un prestito a tasso d’interesse più basso
  • Evita di accumulare ulteriori debiti
  • Crea un piano di rimborso del debito e rispettalo

5. Miglioramento del punteggio di credito

Il punteggio di credito è un indicatore della tua affidabilità creditizia e può influenzare la tua capacità di ottenere prestiti, carte di credito e tassi d’interesse favorevoli. Per migliorare il tuo punteggio di credito, segui questi suggerimenti:

  • Effettua pagamenti puntuali
  • Mantieni basso il tasso di utilizzo del credito
  • Non chiudere vecchi conti di credito, a meno che non sia necessario
  • Controlla regolarmente il tuo report di credito e correggi eventuali errori
  • Diversifica il tuo mix di credito

Domande frequenti sulla finanza personale e risposte

  1. Qual è l’importanza di avere un bilancio?
    Un bilancio ti aiuta a monitorare le entrate e le spese, a risparmiare denaro, a ridurre il debito e a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
  2. Come posso iniziare a risparmiare?
    Inizia pianificando un bilancio, riducendo le spese non essenziali e automatizzando il risparmio in un conto di risparmio o investimenti.
  3. Qual è il modo migliore per pagare il debito?
    Paga più del minimo mensile richiesto, utilizza il metodo della valanga o della palla di neve e considera la possibilità di consolidare il debito a un tasso d’interesse più basso.
  4. Come posso creare un fondo di emergenza?
    Risparmia automaticamente una parte delle tue entrate in un conto di risparmio separato finché non raggiungi un importo sufficiente per coprire almeno 3-6 mesi di spese.
  5. Qual è l’importanza di avere un buon punteggio di credito?
    Un buon punteggio di credito ti consente di ottenere prestiti, carte di credito e tassi d’interesse favorevoli.
  6. Quanto tempo ci vuole per migliorare il mio punteggio di credito?
    Migliorare il tuo punteggio di credito richiede tempo e costanza. Pagamenti puntuali, utilizzo responsabile del credito e un mix diversificato di credito possono contribuire a migliorare il tuo punteggio nel tempo.
  7. Come posso controllare il mio report di credito?
    Puoi richiedere un report di credito gratuito una volta all’anno dalle principali agenzie di valutazione del credito.
  8. Quali sono alcuni modi per investire i miei risparmi?
    Opzioni di investimento comuni includono azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, immobili e conti di risparmio ad alto rendimento.
  9. È possibile risparmiare denaro senza sacrificare la qualità della vita?
    Sì, è possibile risparmiare denaro senza sacrificare la qualità della vita. Ciò richiede una pianificazione accurata del bilancio e la priorità delle spese. Concentrati sul taglio delle spese non essenziali e cerca di trovare alternative a basso costo per le attività che apprezzi. Inoltre, cerca di approfittare di sconti, offerte e programmi di fidelizzazione per risparmiare sulle spese quotidiane.
  10. Devo pagare per ricevere consulenza finanziaria?
    Non sempre. Esistono molte risorse gratuite disponibili online, come blog, articoli e video, che offrono consigli e strategie sulla finanza personale. Tuttavia, se desideri consulenza personalizzata e dettagliata, potresti considerare di assumere un consulente finanziario professionista che ti aiuti a creare un piano finanziario adatto alle tue esigenze.

La gestione della finanza personale è essenziale per garantire un futuro finanziario sicuro. Creare un bilancio, risparmiare, ridurre il debito e migliorare il tuo punteggio di credito sono tutti passaggi importanti verso la stabilità finanziaria. Prenditi del tempo per educarti sulla finanza personale e mettere in pratica i consigli e le strategie condivise in questo articolo. La tua salute finanziaria ne trarrà beneficio a lungo termine.



Finanza personale: Impara a gestire il tuo denaro, creare un bilancio, risparmiare, ridurre il debito e migliorare il tuo punteggio di credito

Il piano di Francia e Germania per un bilancio unico dell’Eurozona

La Francia e la Germania presenteranno lunedì prossimo all'Eurogruppo straordinario in programma a Bruxelles un piano congiunto per creare un bilancio unico dell'Eurozona. Lo rivela il Financial Times, che ha avuto accesso alle bozze del piano. La proposta delle due maggiori economie dell'Eurozona in sostanza fa seguito alla dichiarazione comune di Meseberg, in cui questa estate Emmanuel Macron e Angela Merkel hanno proposto l'idea di un bilancio unico dell'Eurozona. Avere risorse specifiche per la moneta unica è fondamentale per portare avanti l'integrazione della regione e per per rendere l'economia della zona euro più resiliente alle crisi. Tuttavia a questo piano si sono opposti i Paesi Bassi e la Finlandia che stanno spingendo verso una maggiore responsabilità nazionale nella gestione economica dell'area euro.

Un fondo comune per gli investimenti

Secondo il Ft, il compromesso che emerge dal documento comune che verrà presentato lunedi', prevede che i soldi del bilancio siano utilizzati, come vuole Berlino, per finanziare la spesa per investimenti, al fine di favorire la "convergenza e la competitività" dei Paesi dell'Eurozona. Parigi invece spinge affinché i soldi vengano utilizzati per scopi di "stabilizzazione" e per aiutare a superare eventuali shock. Il documento inoltre prevede che siano i ministri delle Finanze dell'Eurozona, anziché la Commissione europea, a progettare i programmi di investimento in settori come la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione. La commissione dovrebbe poi approvare questi piani. Il documento prevede anche che il bilancio dell'Eurozona venga finanziato attraverso i contributi che i singoli Paesi dovrebbero versare in un fondo comune e aumentando le entrate attraverso una tassazione solo europea che attualmente non è ancora in vigore e che dovrebbe prevedere una "tassa sulle transazioni finanziarie".

Agi News

Elon Musk ce l’ha fatta. Tesla chiude il bilancio in utile

Elon Musk, questa volta, ha rispettato le promesse. Quando, ad agosto, aveva confermato che il terzo trimestre di Tesla sarebbe stato in utile, in pochi gli avevano creduto. Invece ce l'ha fatta. La borsa lo premia, con un rialzo a doppia cifra. Molte le buone notizie: vendite della Model 3, prospettive per il quarto trimestre, casse più piene. Resta però l'incognita debito.

Terzo utile della storia

Tesla ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 311,5 milioni di dollari, contro il rosso di 619,38 milioni dello scorso anno. È la terza volta nella storia che la casa automobilistica chiude in positivo. L'ultima volta era stato nel settembre 2016, anche se con numeri dieci volte più piccoli. Dopo due anni “sotto zero”, Tesla riemerge con quello che è di gran lunga il miglior trimestre della sua storia e sorprende i mercati, che non credevano a una rimonta così repentina: alla fine di giugno il passivo era ancora di 717 milioni. Meglio del previsto anche il fatturato: 6,82 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto a un anno fa e oltre i 6,1 miliardi previsti dagli analisti. Il comparto automotive (Tesla vende anche sistemi elettrici di ricarica) ha incassato poco più di 6 miliardi, l'82% in più dello scorso trimestre e il 158% in più rispetto a un anno fa. Adesso Tesla è attesa alla conferma. Secondo gli osservatori più critici, Musk avrebbe accelerato per rispettare le sue promesse, senza però avere la capacità di mantenere lo stesso ritmo nei prossimi trimestri. Il ceo ha però confermato che Tesla chiuderà in utile anche il periodo che va da ottobre a dicembre.

Aggiornamenti su cassa e debito

Balza in avanti anche il flusso di cassa: è positivo, per la prima volta dal 2016, per 881 milioni di dollari. In pratica Tesla ha intascato più liquidità di quanto non ne abbia sborsata. Ed è un segnale positivo per gli investitori. Il maggiore timore non era tanto il rosso nell'ultima riga di bilancio quanto l'emorragia di capitale (-740 milioni lo scorso trimestre). La cassa era (e in parte è) ritenuta insufficiente da diversi analisti se confrontata con i progetti di espansione del gruppo (dalla fabbrica in Cina all'impennata della produzione della Model 3). Questi 881 milioni sono (a seconda delle visioni più o meno ottimistiche) una svolta o un tampone. Tra luglio e settembre, comunque, la compagnia ha smesso di bruciare cassa e si ritrova con circa 3 miliardi di dollari liquidi. Sicuramente un passo avanti.

Abbastanza per stare tranquilli? No. Prima di tutto perché in parte sono soldi dei clienti: Tesla ha 906 milioni di depositi. Sono quelli che gli automobilisti hanno sborsato per prenotare le vetture e che la compagnia potrebbe dover restituire in caso di cancellazione. Per questo motivo, la società ha voluto sottolineare che “delle 455.000 prenotazioni registrate nell'agosto 2017, meno del 20% è stata cancellata”. Come a dire: ci stanno aspettando nonostante i ritardi e ci sono poche probabilità che quei soldi debbano spostarsi (se non in parte) da dove sono. Escludendo i depositi, i liquidi cui il gruppo può attingere liberamente arrivano quindi a circa 2 miliardi. Non ancora un livello di sicurezza, visto che Tesla deve ancora fare i conti con una montagna di debito. Tracciarlo, tra bond e prestiti di vari enti, non è semplice. Ci ha provato Reuters. Nel brevissimo termine, Tesla non preoccupa. Ma da qui a un anno deve rimborsare circa 2,2 miliardi. Che diventano 8,2 miliardi entro l'agosto 2025. Cifre sopportabili solo se Tesla manterrà tassi di crescita elevati come quelli di questo trimestre.

Le vendite della Model 3

Tesla ha definito il trimestre “storico”. E non solo per l'utile. Tra giugno e settembre, la Model 3 è stata la quinta auto più venduta negli Stati Uniti ma la prima per fatturato generato. È stata, in altre parole, quella che ha incassato di più. Merito anche di un passaggio molto rapida dalla fabbrica al garage dei clienti: un paio di settimane, contro i quasi 50 giorni di Mercedes e Lexus. “La Model 3 – si legge in una nota – sta attraendo clienti sia dei brand premium che non-premium”. Che poi è l'obiettivo del modello: trasformare Tesla in un marchio (anche) di massa. Nell'ultima settimana del trimestre, le Model 3 prodotte sono state 5300. La media dell'intero periodo è di 4300 ogni sette giorni, per un totale di 56.065 unità consegnate (oltre due terzi del totale). Ridotti anche i costi, soprattutto grazie a un calo del 30% delle ore di lavoro necessarie per completare una Model 3. Il risultato è un incremento dei margini, con quello operativo al 20%.

L'importanza di quota 35.000

La sfida della Model 3 continua. La battaglia principale riguarda la capacità di produrne e venderne a 35.000 dollari (il prezzo annunciato in fase di lancio). Oggi Tesla è riuscita a scendere a 46.000 dollari. L'ulteriore ribasso è già stato promesso nel 2019, ma non ci sono ancora tempi certi. Sarà un elemento deciso per diverse ragioni. Prima di tutto perché 35.000 dollari aprono a un mercato di fascia media che Tesla non ha ancora esplorato. Secondo: le vendite delle versioni più costose sono sostenute anche dagli incentivi per le vetture elettriche. Arrivare a 35.000 significherebbe reggere anche senza questo “doping” finanziario (che dipende dalle scelte degli Stati). Terzo: il prezzo sarà importante per sfondare in Europa, dove il mercato delle “premium di media taglia” (il segmento della Model 3) è il doppio di quello americano.Quota 35.000 ha quindi diversi vantaggi, ma un grosso difetto: a oggi non garantisce gli stessi margini. Serve quindi venderne tante (perché da ogni unità si ricava meno) e ridurre i costi di produzione senza incidere sulla qualità.

Oltre gli Stati Uniti

Tesla ha affermato che inizierà a raccogliere le prenotazioni in Europa alla fine di quest'anno per portare la Model 3 su strada all'inizio del prossimo anno. Un calendario che vale anche per la Cina, dove la casa di Elon Musk ha deciso di “accelerare” la costruzione della sua fabbrica cinese. L'obiettivo è portare in Asia “parte della produzione durante il 2019” per poi costruire una rete sempre più stretta e ampia con fornitori cinesi. Non si tratta di una delocalizzazione, spiega Tesla, perché l'impianto produttivo servirà “solo clienti locali”. Oltre gli Stati Uniti c'è quindi una nuova partita, con le case automobilistiche tradizionali sempre più attrezzata anche sull'elettrico. Senza dimenticare le giuste proporzioni. Negli ultimi 12 mesi Tesla ha venduto 154.200 vetture. Eppure la società di Elon Musk ha una capitalizzazione superiore a quella di Ford e poco sotto quella di GM, che nello stesso periodo hanno venduto rispettivamente 1,89 milioni e 2,17 milioni vetture solo negli Usa. È chiaro quindi che il valore delle azioni dipende dalle aspettative future. Deluderle sarebbe molto rischioso.

Agi News

Bilancio, cosa prevede il decreto fiscale

Roma – Addio a Equitalia e agli interessi di mora, niente aliquota forfettaria al 35% per il contante nella 'voluntary disclosure'; via gli interessi sulle multe. Sono i punti principali del decreto "disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili", pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.

Nel decreto fiscale collegato alla manovra si legge anche che le domande per usufruire della rottamazione delle cartelle erariali, cancellando sanzioni e interessi, dovranno essere presentate entro 90 giorni da oggi, quindi entro il 21 gennaio. Equitalia sarà soppressa a decorrere dal 1 luglio 2017 e al suo posto viene istituito un ente pubblico economico denominato "Agenzia delle entrate-Riscossione".

Il decreto prevede la "definizione agevolata" dei carichi affidati alla riscossione di Equitalia dal 2000 al 2015: i debitori potranno estinguerli senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, e potranno dilazionare il pagamento di quanto dovuto in quattro rate.La terza rata entro il 15 dicembre 2017 e la quarta entro il 15 marzo 2018. Alle multe per violazioni al codice della strada saranno cancellati i soli interessi.

Per quanto riguarda la procedura di collaborazione volontaria, il decreto stabilisce la riapertura dei termini per le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016: sarà possibile avvalersi della 'voluntary disclosure' fino al 31 luglio 2017. Abbandonata invece l'ipotesi dell'imposta forfait al 35% sul contante da regolarizzare. Il decreto, inoltre, contiene misure per il potenziamento della riscossione e per il recupero dell'evasione, nonchè delle disposizioni sul credito d'imposta.

Tra le novità, la trasmissione dei dati Iva su base trimestrale. Dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia e dal sistema di 'definizione agevolatà l'erario conta di ottenere un gettito di 2 miliardi. Infine, il decreto contiene misure a favore dei Comuni per l'accoglienza di migranti (600 milioni); il potenziamento del tax credit per il cinema e l'audiovisivo (30 milioni); l'incremento al fondo per l'occupazione (592,6 milioni); autorizzazione alla spesa (17.388.000 euro) per la partecipazione di personale militare alla missione di supporto sanitario in Libia; l'autorizzazione alla spesa per investimenti Fs (720 milioni); il rifinanziamento al Fondo Pmi (895 milioni). (AGI) 

Agi News

Bilancio: manovra sale a 27 miliardi, via Equitalia

Roma – Sale a circa 27 miliardi, due in più rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi, il valore della manovra di bilancio per il 2017 approvata oggi dal governo, salvo-intese, che sarà inviata lunedì a Bruxelles. In un decreto legge collegato approvato dal Consiglio dei ministri si procede all'annunciata abolizione di Equitalia e alla rottamazione delle cartelle esattoriali.

Sale da 6 a 7 miliardi la spesa per il capitolo pensioni e non ci sarà stretta sulla sanità: il finanziamento al Fondo nazionale salirà da 111 a 113 miliardi. Mentre il canone Rai l'anno prossimo scenderà a 90 euro, 10 in meno di ora. E per il pubblico impiego arriveranno 1,9 miliardi per il rinnovo dei contratti e le assunzioni. Nel Documento programmatico di bilancio, ovvero la griglia dei numeri e delle misure in cui si articolerà la manovra, che sarà trasmesso alla Commissione europea a inizio settimana, il governo confermerà un crescita del Pil all'1% e alzerà l'asticella del deficit programmatico al 2,3% del Pil rispetto al 2% indicato nel quadro macroeconomico approvato dal Parlamento, ottenendo una spazio di manovra di circa 12 miliardi (è il valore della forbice tra l'indebitamento tendenziale all'1,6% e il deficit programmatico al 2,3%). Gli ulteriori margini di bilancio serviranno a finanziare le spese eccezionali per la ricostruzione post terremoto e l'emergenza migranti. Ma la partita con l'Europa è ancora aperta. "La Commissione europea risponderà in un paio di settimane. I rapporti con la Ue sono sempre molto fruttuosi – ha spiegato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan – se ci sono problemi cerchiamo di vederli prima piuttosto che dopo".

La voluntary bis, la nuova finestra per il rientro volontario dei capitali, dovrebbe portare nelle casse dello stato altri 2 miliardi e dall'abolizione di Equitalia e dalla sanatoria delle cartelle esattoriali sono attesi altri 4 miliardi. Secondo quanto riferiscono fonti governative, l'adesione alla sanatoria consentirà solo di non pagare le sanzioni per il ritardato pagamento mentre le imposte e gli interessi saranno dovuti per intero. La spending review dovrebbe garantire circa 2,6 miliardi e 1,6 miliardi dovrebbero arrivare dalla riorganizzazione dei fondi 2016. Poco meno di un miliardo vale il capitolo giochi. Ecco le principali misure:

STOP AUMENTO IVA E ACCISE: sterilizzate le clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento di Iva e accise dal 2017 ma il problema resta per il 2018 e 2019.

TAGLIO IRES: sarà ridotta dal 27,5 al 24%

VIA EQUITALIA: l'Agenzia della riscossione scomparirà e sarà sostituita da un nuovo soggetto.

CARTELLE PAGAMENTO: prevista una sanatoria. Saranno dovuti imposte e interessi ma non le sanzioni per il pagamento ritardato.

STOP STUDI SETTORE: abolizione degli studi di settore.

VOLUNTARY DISCLOSURE BIS: nuova finestra per il rientro volontario dei capitali detenuti all'estero. Si estende l'arco temporale al 2015 senza penalizzazioni sul fronte delle sanzioni e degli interessi. Ancora non chiaro se ci sarà una voluntary domestica, ovvero l'emersione dei capitali interni e in particolare del contante contenuto nelle cassette di sicurezza.

SANITA': il finanziamento del Fondo sanitario nazionale sale a 113 miliardi.

IMPRESE

PACCHETTO COMPETITIVITA': vale 20 miliardi e contiene le misure del piano Industria 4.0. Per gli acquisti dei macchinari industriali, confermato il superammortamento al 140% e l'iperammortamento al 250% per gli investimenti in innovazione.

CREDITO D'IMPOSTA R&S: rafforzato e confermato fino al 2020 il credito di imposta alle attività di ricerca e sviluppo.

PMI: rifinanziamento fondo centrale garanzia per 1 miliardo.

IRI PER ARTIGIANI: arriva la nuova imposta sul reddito dell'imprenditore al 24%.

LEGGE SABATINI: prorogata a tutto il 2017 per facilitare il finanziamento degli investimenti delle imprese.

VIA IRPEF AGRICOLA: sarà eliminata. Decontribuzione per gli agricoltori under 40.

MADE IN ITALY: 100 milioni con l'obiettivo di ottenere oltre un 1 miliardo di incremento di fatturato delle imprese italiane sui mercati esteri.

PENSIONI

NO TAX AREA: sarà equiparata per tutti a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro)

14ESIMA: sarà estesa a 1,2 milioni per arrivare in totale a 3,3 milioni di pensionati.

APE (ANTICIPO PENSIONISTICO) PARTE DA MAGGIO: i lavoratori con 63 anni potranno andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima, con un prestito richiesto all'Inps e corrisposto da una banca.

APE SOCIAL: per alcune categorie sarà senza costi, fino ad un reddito da pensione lordo di 1.350 euro mensili. Per accedervi sarà necessario avere almeno 36 anni di contributie 30 anni se si è disoccupati.

FAMIGLIA: stanziati 600 milioni da destinare a misure per i nuclei con figli.

LOTTA ALLA POVERTA': 50 milioni al Fondo non autosufficienza e 500 milioni dal 2018 per le politiche contro la povertà.

LAVORO

RINNOVO CONTRATTI P.A: in arrivo altri 600 milioni oltre ai 300 milioni già stanziati.

NUOVE ASSUNZIONI: concorsi per infermieri, poliziotti, medici e docenti.

PREMI PRODUTTIVITA': la detassazione al 10% si applicherà per i premi fino a 4mila euro e sui redditi fino a 80mila euro.

SGRAVI ASSUNZIONI: gli sgravi dovrebbero essere destinati ai neodiplomati.- ESUBERI BANCHE: al settore dovrebbero arrivare 100 milioni l'anno, per tre anni, per accompagnare l'uscita di cinquantamila bancari nell'arco del triennio.

ECOBONUS E MOBILI: confermate le attuali agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni al 50% e per il risparmio energetico al 65%, compreso il bonus mobili al 50%.

BONUS RISTRUTTURAZIONI: sarà esteso a condomini e alberghi.

SISMA BONUS: incentivo proporzionale al livello di adeguamento sismico. Si potrà scontare dall'Irpef tra il 50 e l'80% delle spese sostenute.

BONUS 18ENNI: ogni ragazzo di 18 anni lo potrà spendere per attività culturali.

TERREMOTO: in arrivo 4,5 miliardi per la ricostruzione e per il piano Casa Italia.

SCUOLE: risorse per l'edilizia scolastica.

ENTI TERRITORIALI: sono previsti 3 miliardi, tra cui risorse per sbloccare gli investimenti dei Comuni.

CONTRIBUTO ACCOGLIENZA MIGRANTI: 500 euro l'anno a migrante una tantum per le spese sostenute dai Comuni per l'accoglienza.

DISSESTO IDROGEOLOGICO: 7 miliardi in 7 anni.

PERIFERIE: 120 progetti per 2,1 miliardi. (AGI)

Agi News