Nei primi 3 mesi del 2017 sono stati investiti 38 milioni in startup italiane. 38,7 se si contano le 4 principali campagne di equity crowdfundig fatte in questo trimestre. Il numero degli investimenti è aumentato di 16 rispetto alllo scorso anno, una crescita del 42% che lascia ben sperare per l’anno in corso. Secondo quanto risulta ad Agi che ha raccolto i dati dalle comunicazioni e dai siti dei principali fondi di investimento italiani, sono stati 24 i finanziamenti fatti tra gennaio e marzo di quest’anno.
Una media di 1,4 milioni per investimento, dove spiccano però i 10 milioni ottenuti il 23 marzo dal marketplace di auto online MotorK e i 4,5 milioni ottenuti dal portale dei professionisti Fazland e i 4 che hanno finanziato il portale di video streaming Mainstream.
Il numero dei finanziamenti è salito a 24 dai 16 dello scorso anno. Ma è sceso il taglio medio, di 200mila euro per investimento, e solo nove di quelli tracciati hanno un valore superiore al milione.
Ma il confronto con il resto dell'Europa è ancora impietoso
Al netto del segnale di crescita quindi, resta bassa quindi la quantità di capitale di rischio mosso verso le startup. Problema cronico dell’Italia, dove il mercato del venture cresce in maniera troppo lenta per poter competere con gli altri Paesi europei. Non è un caso che il round di investimento più alto registrato finora, quello di MotorK, venga da portafogli internazionali, un fondo di investimento svedese e uno israeliano.
L’Italia rimane ancora lontana dai principali Paesi europei. Anche se lo scorso anno Agi ha registrato investimenti complessivi in innovazione per 180 milioni, 82 in più rispetto al 2015, rimane netto il divario rispetto al resto dell’Europa. Nel 2016 nel Regno Unito sono stati investiti 7,8 miliardi, i 2,7 miliardi in Francia e l’1,6 miliardi della Germania. Anche la Spagna, che sta puntando tantissimo sull’innovazione, ha staccato l’Italia investendo lo scorso anno mezzo miliardo in startup (dati Bloomberg/TechCity).
Se guardiamo ai round più corposi, quelli superiori al milione di euro, i fondi di investimento più attivi in Italia si confermano United Ventures di Massimiliano Magrini che ha investito 4 milioni nella piattaforma di contenuti video online Mainstream e Invitalia Ventures, fondo della controllata del ministero dell’Economia guidato da Salvo Mizzi, presente in 4 operazioni di coinvestimento. Italian Angel for Growth, il più grande network di business angel italiani, che ha investito nel marketplace del lusso Artemest 1,2 milioni con altri coinvestitori.
6 gennaio – Buzzoole – 830K; 13 gennaio – Remoria – 700 K; 16 gennaio – Pedius – 1,4M; 17 gennaio – Vino75 – 1,5M; 20 gennaio – Artemest – 1,2M; 22 gennaio 40SouthEnergy – 2,25M; 24 gennaio – Mainstream – 4M; 25 gennaio – Zehus – 2,4M;2 febbraio – Manet – 400K; 6 febbraio – Termostore – 1M; 8 febbraio – Lorenzo Vinci – 550K; 20 febbraio – Social Academy – 500K; 28 febbraio – Fazland.com – 4,5M ; 1 marzo – Moovenda – 335K; 10 marzo – Zehus – 1,5M; 17 marzo – Travel Appeal – 720K; 23 marzo – MotorK – 10M; 28 marzo – Treedom – 2,4M
Quanto si è investito con l'equity crowdfunding
Un capitolo a parte merita l'equity crowdfunding. Che nei primi tre mesi dell'anno ha visto 4 campagne chiuse con successo sulla piattaforma Mamacrowd per un totale di 780mila euro. Si tratta di:
- PerFrutto, un sistema integrato in grado di prevedere con largo anticipo la quantità di frutta alla raccolta e il numero di frutti per ogni classe di dimensione. Ha raccolto 286.050 euro, il 409% in più del richiesto (chiusa il 24 febbraio)
- Parterre, una piattaforma basata su applicazioni per smartphone che raccolgono dati dal pubblico sfruttando un mix di intrattenimento e informazioni derivate dai social network. Ha raccolto 136.876 euro, il 137% del richiesto (chiusa il 6 marzo 2017)
- Felfil progetto che nasce per rendere economicamente ed ecologicamente sostenibile il processo di stampa 3D. Ha raccolto 119.442 euro, il 239% del richiesto (chiusa il 9 marzo)
- Scuter, veicolo elettrico, coperto da brevetti, che si presenta come uno scooter a tre ruote, è utilizzabile senza casco in totale sicurezza ed è guidabile con qualsiasi patente di guida. La batteria, sostituibile, dà un’autonomia di oltre 100 km. Ha raccolto 239.663 euro, il 160% della somma richiesta (chiusa il 21 marzo 2017)